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Buca stradale, ora la multa la fanno a te se non la eviti: il risarcimento te lo scordi proprio
Ci si mette anche la Cassazione: oltre al…

Ci si mette anche la Cassazione: oltre al danno per l’incidente, anche la possibile beffa…
Oltre al danno, la beffa. In casi come questi, il celebre detto è più azzeccato che mai. Non solo, il grande rischio è di farsi davvero tanto male, ma adesso è necessaria una lunga, lunghissima trafila di operazioni per potere anche soltanto “dimostrare” di aver ragione ed ottenere un risarcimento giusto dopo quel che è accaduto. Il tema è di quelli importanti, ma soprattutto frequenti, non solo nel nostro Paese, ma anche all’estero. Quest’oggi ci concentriamo, insomma, sulle buche stradali.
Si tratta di un problema diffusissimo, in particolare centri urbani, dove il traffico intenso fa accelerare il processo del deterioramento dell’asfalto. Ma adesso è possibile ottenere un risarcimento danni in tempi considerevolmente stretti, oppure le difficoltà sono aumentate parecchio? Ci chiediamo, in definitiva: quando è veramente possibile chiedere un risarcimento danni per un incidente causato proprio da una strada dissestata?
Partiamo dal fatto che, secondo la legge, l’ente proprietario della strada – che generalmente è il Comune – abbia un obbligo ben preciso, ovvero quello della manutenzione e della sicurezza, come stabilito dall’art. 2051 del Codice Civile.
Chi subisce un danno, e qui entriamo nei dettagli, adesso deve dimostrare che l’incidente è stato causato direttamente dalla buca. E non solo: bisogna ora dimostrare anche che l’ente responsabile non ha adottato misure idonee per prevenire il pericolo.
La posizione della Cassazione
Ma andiamo a vedere come sono cambiate le cose negli ultimi tempi. Perché ci sono numerosi casi in cui, nonostante il danno – e dunque, un incidente o anche un infortunio – non è stato assolutamente possibile ottenere alcun tipo di risarcimento. Spostandoci sul legale, in particolare, la Corte di Cassazione – con l’ordinanza n. 18518 – ha stabilito che chi subisce un danno deve dimostrare che questo è stato causato dalla strada dissestata.
L’amministrazione, invece, deve provare di aver eseguito la manutenzione necessaria. Ma a volte, come anticipato, le cose possono complicarsi, perché, secondo la stessa sentenza, ci sono casi in cui non si può fare richiesta di risarcimento. Uno dei casi particolari è quello in cui la buca risulta ben visibile ed anche segnalata. In questo caso, infatti, si presume che il danno potesse essere evitato con una guida prudente. Ma, è chiaro, che alcune volte anche una guida prudente non basti per evitare “guai” ben più grandi.

Cosa fare una volta che avviene un incidente
Il primo passo per ottenere un rimborso è chiamare le forze dell’ordine. La loro presenza permetterà di redigere un verbale ufficiale, una prova fondamentale per dimostrare l’esistenza e la pericolosità della buca. Questo documento sarà utile nella successiva richiesta di risarcimento. La persona danneggiata deve poi inviare una lettera di messa in mora all’ente responsabile della manutenzione della strada, allegando prove fotografiche, il verbale della Polizia e, se presenti, dichiarazioni di testimoni. Questo documento formale è il primo passo per ottenere il risarcimento.
Se il danno non riguarda solo il veicolo ma anche la persona (ad esempio in caso di lesioni a un pedone o ciclista), è essenziale recarsi al pronto soccorso e ottenere un certificato medico che attesti il nesso tra l’incidente e le ferite riportate. Per massimizzare le possibilità di successo, è fondamentale raccogliere prove solide, tra cui testimonianze, fotografie, referti medici e documenti ufficiali. Fondamentali sono anche le testimonianze: se altre persone hanno assistito all’incidente, le dichiarazioni rafforzano parecchio la richiesta risarcitoria. Inoltre, è consigliabile scattare fotografie della buca e del danno subito. E’ da sottolineare che, oltre alla via giudiziaria, esiste un’opzione più rapida: la negoziazione assistita. Questo metodo consente di trovare un accordo con l’ente responsabile senza dover affrontare le lunghe tempistiche di un processo.
(www.teleone.it)

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