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Prosciutto crudo, non comprare mai queste marche: ti mandano in terapia intensiva | Da evitare come la peste
E’ una vera e propria delizia, una specialità…

E’ una vera e propria delizia, una specialità (eccellente) della cucina italiana, ma attenti a questi effetti sulla salute
Volete “mettere” una striscia di pane appena sfornato con una bella fetta di prosciutto crudo? Per molti, un vero sogno, e in particolare quando la fame, in alcuni momenti della giornata, inizia a farsi sentire davvero. Amato per il suo sapore intenso e la sua versatilità, il crudo è presente in molte tavole italiane. Tuttavia, recenti studi hanno evidenziato possibili effetti negativi legati al suo consumo eccessivo. E questi effetti riguardano in particolare la salute cardiovascolare, la memoria e i livelli di colesterolo. Per tali ragioni è, dunque, importante conoscere i rischi e imparare a scegliere prodotti di qualità, evitando quelli con conservanti dannosi.
Questo alimento, bisogna dire per iniziare, è una fonte di proteine di alta qualità, ma contiene anche elevate quantità di sodio e grassi saturi. Questi elementi possono avere un impatto significativo sul benessere del cuore, contribuendo all’ipertensione e all’aumento del colesterolo LDL. Le persone con predisposizione a malattie cardiovascolari dovrebbero limitarne il consumo per evitare rischi a lungo termine.
Oltre ai problemi cardiovascolari, alcuni studi suggeriscono che il consumo regolare di carne lavorata, proprio come il prosciutto crudo, potrebbe avere effetti negativi anche sulla funzione cerebrale. I nitrati e altri additivi utilizzati nella conservazione sono infatti collegati a disturbi della memoria e declino cognitivo nel tempo. Sono tanti, tirando le somme, i motivi per cui è fondamentale informarsi sulle marche di prosciutto crudo che garantiscono una produzione di alta qualità, evitando prodotti con troppi additivi.
Ma andiamo al cuore del problema: in questo caso la dieta gioca un ruolo essenziale nel mantenimento di una buona salute. Sebbene il prosciutto crudo sia un prodotto di pregio, è fondamentale considerare il suo impatto proprio sulla salute a lungo termine. Il consumo regolare di questo salume può infatti portare ad elevati livelli di colesterolo LDL, aumentando il rischio di malattie cardiache e arteriosclerosi.
Attenzione: tutte le scelte vanno valutate attentamente
Al rischio cardiaco va aggiunto un particolare: anche il sodio che è presente nel prosciutto crudo è un fattore di rischio per l’ipertensione. Chi soffre già di pressione alta o ha una storia familiare di problemi cardiovascolari dovrebbe ridurne l’assunzione per proteggere la propria salute. A questo punto, la scelta è fondamentale. Ed è per questo che tutte le scelte, al supermercato, vanno valutate molto attentamente: non tutti i prosciutti crudi, infatti, sono uguali.
Alcune marche, entrando nel dettaglio, utilizzano metodi di lavorazione tradizionali e ingredienti naturali, mentre altre ricorrono a conservanti e additivi chimici per aumentarne la durata. Per evitare rischi, è importante controllare l’etichetta e preferire prodotti con pochi ingredienti, senza nitrati e nitriti. Inoltre, optare per prosciutti certificati DOP o IGP può garantire una maggiore qualità, poiché vengono realizzati seguendo rigidi standard produttivi. Questi prodotti offrono un sapore autentico e sono spesso privi di conservanti artificiali.

Se proprio riuscite… a farne a meno, pensate alle alternative
Se il vostro amore per il prosciutto crudo è grande, ma volete anche ridurre l’assunzione di grassi saturi e sodio, è importante sapere che esistono delle validissime alternative. Salumi più leggeri, come il prosciutto cotto o il tacchino affumicato, contengono meno sodio e possono essere integrati in una dieta equilibrata.
Abbinare, inoltre, il prosciutto crudo a cibi ricchi di fibre, come verdure fresche e pane integrale, può aiutare a bilanciare l’apporto nutrizionale e ridurre l’impatto negativo sulla salute. Come dire: il crudo è senza dubbio una gran delizia, ma il suo consumo richiede attenzione. Scegliere prodotti di qualità e limitarne la quantità all’interno di una dieta sana è la soluzione migliore per godere del suo sapore senza compromettere il benessere. Un’altra soluzione che aiuta parecchio in questo campo è quella di consultare un nutrizionista. Un esperto, infatti, può aiutare a trovare il giusto equilibrio, evitando gli effetti negativi legati a un consumo eccessivo di salumi.
(www.teleone.it)

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