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Il Governo Meloni apre i rubinetti: c’è il nuovo bonus senza limiti di Isee | Lo possono prendere proprio tutti
Ma quanto pesano le spese scolastiche per i…

Ma quanto pesano le spese scolastiche per i figli? Arriva in soccorso un’agevolazione con la Legge di bilancio 2025.
La “botta” arriva proprio all’inizio di ogni anno scolastico, e non solo: con l’apertura dei cancelli degli istituti migliaia di famiglie si trovano infatti a dover affrontare una lunga lista di spese. Dai libri di testo alle tasse scolastiche, dai costi per la mensa e il trasporto fino alle attività extrascolastiche. Si può, insomma dire tranquillamente che l’investimento per l’istruzione dei figli può diventare davvero oneroso. Se per la scuola primaria e secondaria di primo grado l’istruzione è gratuita, le spese accessorie possono comunque incidere pesantemente sul bilancio familiare.
Per non parlare, poi, dei costi nei licei, gli istituti tecnici e soprattutto le università, dove le tasse e il materiale didattico rappresentano un vero e proprio impegno economico. Uno degli aspetti più gravosi riguarda il costo del servizio mensa, spesso indispensabile per i genitori lavoratori. A seconda della città e dell’istituto scolastico, i prezzi possono variare notevolmente, con rette che superano facilmente i 100 euro al mese per ogni figlio.
Anche il trasporto scolastico può rivelarsi una spesa considerevole, specialmente per chi vive in comuni che non hanno le scuole proprio vicinissime. I costi degli abbonamenti ai mezzi pubblici, in poche parole, possono raggiungere cifre elevate, incidendo ulteriormente sul budget familiare. E poi, a tutto ciò si aggiungono anche le attività extracurriculari. Sono fondamentali per la crescita dei bambini, ma, anche in questo caso, diventano un altro capitolo di spesa da non sottovalutare. Sport, corsi di lingua, laboratori artistici e musicali rappresentano un’opportunità preziosa, ma i costi sono molto spesso elevati. Tra iscrizioni, divise, attrezzature e trasferte, le cifre possono facilmente lievitare.
E’ da sottolineare che, in soccorso delle famiglie italiane, spesso ci sono delle detrazioni sulle spese scolastiche che permettono di recuperare una parte dei costi sostenuti, ma, anche in questo caso, le difficoltà sono dietro l’angolo. Molto spesso, infatti, i vincoli che si presentano sono parecchio stringenti. Il riferimento va, ad esempio, a quelli che sono i requisiti di reddito stabiliti tramite l’ISEE, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Il calcolo può infatti escludere molte famiglie da questi benefici. Come una manna dal cielo, insomma, è arrivata dal Governo una importante decisione, quella di rafforzare proprio il supporto alle famiglie con un importante incremento della detrazione fiscale per le spese scolastiche. Andiamo a scoprire di cosa si tratta.
La mano d’aiuto del Governo: ecco il Bonus senza requisiti ISEE
Entrando nei dettagli, arriva dunque una misura, da parte del Governo, che rappresenta un autentico aiuto concreto per tutti coloro i quali affrontano costi sempre più elevati legati all’istruzione, come tasse scolastiche, mensa, trasporto e attività extracurriculari. Una delle novità più significative è l’innalzamento del tetto massimo detraibile, che passa da 800 a 1.000 euro per ogni studente. La percentuale di detrazione resta al 19%, consentendo alle famiglie di recuperare fino a 190 euro a figlio.
Nel caso di questa detrazione, non sono previsti limiti di reddito o vincoli ISEE, e viene dunque resa accessibile a tutte le famiglie con figli iscritti a scuole pubbliche e private paritarie all’interno del sistema nazionale di istruzione. Andiamo a scoprire quali spese scolastiche sono detraibili. Fra quelle incluse nella lista, ci sono: tasse scolastiche per iscrizione e frequenza; contributi obbligatori, come la mensa scolastica; servizi integrativi, inclusi pre e post scuola; gite scolastiche e attività extracurriculari; servizio di trasporto, come lo scuola-bus. Ma attenzione: il bonus non copre l’acquisto di libri di testo per le scuole secondarie né il materiale di cancelleria.

Ecco come è possibile ottenere la detrazione per i figli
A differenza di altri incentivi fiscali, la detrazione che esaminiamo oggi è disponibile per tutte le famiglie indipendentemente dal reddito. Il bonus è valido per le spese sostenute in: Scuole dell’infanzia (asilo e materna); Scuole primarie (elementari); Scuole secondarie di primo grado (medie); Scuole secondarie di secondo grado (superiori). La detrazione, come viene specificato, è valida per le scuole statali e paritarie private o degli enti locali, ma non per istituti scolastici all’estero.
Per usufruire del bonus scolastico, è fondamentale che i pagamenti siano effettuati con strumenti tracciabili. Sono ammessi: Bonifici bancari o postali; Carta di credito, debito o prepagata; Assegni bancari. Le spese devono essere indicate nel modello 730, nella sezione “Oneri e Spese” (righe E8-E12, codice 12). La detrazione rappresenta, dunque, una grande opportunità, un supporto economico concreto che non fa distinzioni di reddito.
(www.teleone.it)

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