La prontezza di due donne anziane, una 90enne di Bisceglie e una 70enne di Minervino Murge, ha portato all’arresto di tre presunti truffatori.
Decisiva è stata la partecipazione delle donne a un corso di sensibilizzazione organizzato dai carabinieri, che aveva lo scopo di prevenire raggiri ai danni delle fasce più vulnerabili.
In entrambi i casi, il modus operandi era lo stesso: i truffatori contattavano le vittime spacciandosi per carabinieri o parenti in difficoltà, chiedendo contanti e gioielli per presunte emergenze. Grazie ai consigli ricevuti durante il corso, le donne si sono insospettite e hanno contattato i veri carabinieri, che sono intervenuti tempestivamente.
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Il primo caso risale a martedì scorso, quando un 24enne e un 20enne hanno tentato di truffare la pensionata di Bisceglie. Uno dei due si è finto nipote della donna, sostenendo di essere bloccato in caserma per problemi legali. Chiedeva denaro e gioielli come cauzione. La vittima, intuendo l’inganno, ha avvisato i carabinieri, che hanno arrestato i truffatori poco prima che raggiungessero la sua abitazione.
Poche ore dopo, a Minervino Murge, un 40enne campano ha cercato di raggirare una 70enne, simulando un incidente stradale causato dal marito della donna. Il truffatore, fingendosi un carabiniere, le chiedeva di risarcire i danni con gioielli. Nonostante il tentativo di rendere credibile la farsa facendola telefonare a un falso 112, la donna ha agito con lucidità e ha allertato i veri militari.
I tre giovani sono stati arrestati in flagranza di reato e condotti nel carcere di Trani. La loro posizione è ora al vaglio dell’autorità giudiziaria. I carabinieri sottolineano l’importanza di iniziative educative per prevenire simili reati.
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