Cronaca
Acqua, ridotta erogazione in sette comuni palermitani, proteste a Villa Tasca
Carenza d’acqua: problemi all’acquedotto Montescuro Est e razionamenti prolungati nel capoluogo
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Disservizi nell’erogazione dell’acqua per sette comuni della provincia di Palermo e alcuni quartieri del capoluogo. Amap ha comunicato che, a partire dalla giornata di ieri i problemi di distribuzione idrica riguarderanno Alia, Aliminusa, Caccamo, Lercara Friddi, Montemaggiore Belsito, Roccapalumba e Vicari.
Le difficoltà derivano da un guasto nell’acquedotto Montescuro Est, gestito da Siciliacque, che ha causato un forte calo della portata d’acqua destinata ai comuni interessati.
“Aggiornamenti sulla risoluzione dei problemi di competenza di Siciliacque – specifica Amap in una nota – saranno pubblicati sul nostro sito ufficiale”.
Anche Palermo non è esente dai disagi: nel quartiere Villa Tasca protestano residenti e commercianti. “Noi costretti a razionamenti idrici che durano ben oltre le 24 ore previste – si legge sulla pagina Facebook ‘Quartiere Villa Tasca’ –. L’acqua viene chiusa alle 7 del lunedì e ritorna solo a metà giornata del mercoledì. Nonostante le decine di segnalazioni, il problema resta irrisolto”.
(www.teleone.it)
Cronaca
Meteo, domenica con allerta “arancione”: la “minaccia” del vortice Mediterraneo
Per oggi piogge sparse interesseranno ancora Sicilia occidentale e Sardegna, con zone a rischio ed anche neve a bassa quota
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Si tratterà di un’altra giornata segnata dal maltempo: anche oggi, domenica 19 Gennaio ci sarà la “minaccia” del vortice mediterraneo con piogge e nevicate anche a quote basse. La protezione civile ha lanciato un durissimo avviso di maltempo.
Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.
I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).
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Per la giornata di domenica, piogge sparse interesseranno ancora Sicilia occidentale e Sardegna. Salendo verso le regioni del Nord, oltre a una copertura nuvolosa compatta su quasi tutti i settori, si potranno verificare precipitazioni nelle regioni del Triveneto e sui rilievi del Piemonte, dove la neve potrebbe cadere a quote intorno ai 700-800 metri.
Allerta gialla anche in Sicilia
Nel corso del pomeriggio, la situazione resterà pressoché invariata, eccetto per un aumento delle piogge nel distretto tirrenico centrale, con fenomeni via via più intensi tra Lazio e Toscana. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, attività elettrica e forti raffiche di vento. Inoltre l’avviso delle protezione civile prevede moderata criticità per rischio idrogeologico in Puglia e Sardegna
Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domenica 19 gennaio, allerta arancione su Puglia e Sardegna orientale, allerta gialla su nord della Puglia, Basilicata, Lazio, ovest Sicilia e resto della Sardegna.
(www.teleone.it)
Cronaca
Agrigento Capitale della cultura 2025, Schifani: “Da qui parte un nuovo cammino”
La cerimonia al Teatro Pirandello, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella
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«Agrigento, con l’isola di Lampedusa e i comuni della provincia, ha assunto come ispirazione, riferimento tematico e obiettivo di questo anno la relazione fra l’individuo, il prossimo e la natura, ponendo come fulcro l’accoglienza e la mobilità. Il programma delle iniziative presentato a un pubblico nazionale e internazionale è di grande interesse. Partendo dalla straordinaria eredità culturale del territorio, infatti, valorizza una variegata offerta culturale, nella quale tradizione, intersezioni e contaminazioni culturali consentono di definire una dimensione innovativa che guarda con fiducia allo sviluppo socio-economico che, con fatica ma con determinazione, la Sicilia ha già avviato».
E’ questo uno dei passaggi centrali del saluto del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, nella cerimonia di apertura di Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025, che si è svolta al Teatro Pirandello, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, del presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, del sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, del commissario straordinario del Libero Consorzio di Agrigento, Giovanni Bologna e di tutte le autorità locali.
LEGGI ANCHE: Mattarella inaugura Agrigento Capitale italiana della cultura 2025
«Di assoluto rilievo – ha aggiunto il presidente Schifani, interrotto più volte da applausi – è il coinvolgimento attivo delle giovani generazioni, in una terra che troppe energie perde ancora a causa dell’emigrazione, affinchè la cultura possa rappresentare un caposaldo della crescita personale e dell’intera comunità. Il titolo di Capitale della Cultura, che si è ormai consolidato dopo tante edizioni, offrirà ad Agrigento e all’intera Sicilia l’opportunità di rinsaldare e far conoscere le proprie radici, mostrandole agli italiani e agli stranieri che, siamo certi numerosi, verranno a visitarla».
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«Da Agrigento, mentre nel Mediterraneo inizia a spirare un flebile vento di pace, la Capitale italiana della Cultura darà l’opportunità di far conoscere quell’incrocio di civiltà che è stato e che è – ha sottolineato – grazie alla capacità di comporre le differenze, di metterle a sistema, di ricondurre le antitesi a sintesi proprio attraverso la cultura e la sua bellezza senza tempo». «Il governo della Regione – ha continuato il governatore – ha avviato un’azione preparatoria di questo anno particolare promuovendo il concerto natalizio trasmesso dalla Valle dei templi in televisione. Un evento che ha avuto un significativo successo a livello nazionale. Il rilevante sostegno finanziario offerto dalla Regione è giustificato dalla convinzione che questo importante investimento culturale sia una straordinaria opportunità per tutta la Sicilia, così come lo sarà Gibellina prima Capitale italiana dell’Arte contemporanea nel 2026».
«Ad Agrigento, di fronte a questo suggestivo “mare africano, immenso e geloso”, inizia oggi un nuovo cammino. E sarà intersecato da opportunità che occorre cogliere, da sogni operosi da trasformare in nuove iniziative culturali ed imprenditoriali, sorrette dall’impegno per realizzazioni concrete. Questa antica Città – ha proseguito Schifani – come la Sicilia intera, è culla della cultura, della civiltà, della filosofia, della letteratura, del diritto, pur se tra le tremende contraddizioni delle difficoltà economiche e del peso della criminalità mafiosa, i due angeli neri dai quali ci stiamo progressivamente affrancando con una scelta di popolo che si è alimentata col sacrificio di eroi che hanno offerto la loro vita. Pirandello diceva di esser nato in Sicilia e che qui “l’uomo nasce isola nell’isola e rimane tale fino alla morte”».
«Proprio partendo dalla consapevolezza di sè, del proprio retaggio storico, dell’immensa eredità culturale ricevuta, del prezioso ecosistema da preservare e tramandare alle future generazioni – ha concluso il presidente Schifani – ci si deve aprire all’altro, alla comunità, alla natura, al confronto, spesso misterioso, con la diversità (culturale, religiosa, etnica), alla natura. Una visione relazionale, di accoglienza, di dialogo che è l’antico retaggio di un’identità plurale condivisa. Noi in Sicilia facciamo così da secoli. Ed Agrigento potrà essere ancora una volta testimonianza ed emblema dalla cultura siciliana ed italiana».
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Cronaca
Mattarella inaugura Agrigento Capitale italiana della cultura 2025
Agrigento è risultata vincitrice per il 2025 con il dossier dal titolo “Il sè, l’altro e la natura. Relazioni e trasformazioni culturali”
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“Viviamo un tempo in cui tutto sembra comprimersi ed esaurirsi sull’istante del presente. In cui la tecnologia pretende, talvolta, di monopolizzare il pensiero piuttosto che porsi al servizio della conoscenza. La cultura, al contrario, è rivolgersi a un orizzonte ampio, ribellarsi a ogni compressione del nostro umanesimo, quello che ha reso grande la nostra civiltà”.
Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha partecipato alla cerimonia d’inaugurazione di Agrigento capitale italiana della cultura 2025, che si è svolta al Teatro Luigi Pirandello. “Guardiamo con speranza a questo anno da vivere insieme con la voglia di accogliere, di conoscere, di dialogare, di compiere un percorso affascinante, in compagnia gli uni degli altri”, ha sottolineato.
Al termine, uscito dal teatro, il Capo dello Stato, è stato salutato, tra gli applausi, da alunni e studenti in festa, che sventolavano bandierine tricolore al grido “Presidente, Presidente”. Mattarella si è avvicinato ai ragazzi, salutandoli e stringendo mani. Stessa scena prima dell’inizio della cerimonia.
L’evento, aperto dall’Inno nazionale eseguito dal coro e dall’orchestra d’archi del Conservatorio “Arturo Toscanini” di Ribera, diretto dal Maestro Alberto Maniaci, è stato condotto da Bebbe Convertini e da Incoronata Boccia.
Nel corso della cerimonia hanno preso parola Roberto Albergoni, Direttore Generale della Fondazione Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025; Natalia Re, Presidente Movimento Italiano per la Gentilezza; Giacomo Minio, Presidente della Fondazione Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025; Francesco Miccichè, Sindaco di Agrigento; Renato Schifani, Presidente della Regione Siciliana; Alessandro Giuli, Ministro della cultura.
Agli interventi si sono alternate le esibizioni di Gianfranco Jannuzzo con il monologo “Girgenti amore mio”, del musicista Francesco Buzzurro che ha eseguito il brano “Il quinto elemento Fuego” e di Romina Caruana che ha letto un testo tratto dal suo libro “E’ solo un gioco di anime”.
Le celebrazioni si sono concluse con l’intervento del Presidente Mattarella. Al termine tutti in piedi per rendere omaggio al Capo dello Stato.
Selezionata dal Ministero della cultura, tra una rosa di 10 città finaliste, Agrigento è risultata vincitrice per il 2025 con il dossier dal titolo “Il sè, l’altro e la natura. Relazioni e trasformazioni culturali”, incentrato sullo scambio culturale tra i diversi popoli del Mediterraneo.
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Cronaca
Maltempo, nelle isole Eolie bilancio devastante: danni milionari e stato di calamità
Porti distrutti, case allagate e interventi di emergenza dopo un violento temporale che ha colpito nella giornata di ieri
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Il violento temporale che ha colpito le isole Eolie ha provocato danni per diversi milioni di euro e lasciato dietro di sé una vera e propria scia di devastazione.
I danni più gravi riguardano le infrastrutture portuali: a Lipari, la banchina commerciale è stata completamente distrutta, mentre a Vulcano le raffiche hanno danneggiato l’arredo del porto in costruzione. Filicudi e Stromboli hanno subito il distacco e il trasporto in mare di ampie sezioni del grigliato del punto di approdo per gli aliscafi, con ulteriori danni alle strutture portuali. Anche il pontile di Canneto è stato pesantemente compromesso.
A Lipari, per consentire l’approdo dei traghetti, è stato necessario l’intervento urgente di una pala meccanica per liberare uno spazio minimo.
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La frazione di Canneto è tra le aree più colpite: il mare ha invaso le abitazioni, lasciando al loro interno acqua, sabbia e detriti. Gravemente danneggiati il parco giochi locale e diverse attività commerciali.
Fin dalle prime ore di questa mattina, dopo una riunione del centro operativo comunale, sono iniziate le ricognizioni e i primi interventi di emergenza. Sul campo operano squadre di ditte private e volontari.
Il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, ha dichiarato che richiederà il riconoscimento dello stato di calamità naturale per ottenere supporto finanziario e avviare i lavori di ripristino.
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