Cronaca
Al Sicilia Jazz Festival 2024, stelle internazionali fra i protagonisti
Al Sicilia Jazz Festival 2024 protagonista l’Orchestra Jazz Siciliana con i big del panorama internazionale. Tra gli ospiti stelle internazionali come Arturo Sandoval, Arisa, Ron Carter, Noemi, Veronica Swift, Philip Lassiter, Cory Henry, Take 6. Ampio spazio anche ai Conservatori presenti anche quest’anno con svariate esibizioni i dipartimenti jazz dei conservatori ‘Alessandro Scarlattì di Palermo, […]
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Al Sicilia Jazz Festival 2024 protagonista l’Orchestra Jazz Siciliana con i big del panorama internazionale.
Tra gli ospiti stelle internazionali come Arturo Sandoval, Arisa, Ron Carter, Noemi, Veronica Swift, Philip Lassiter, Cory Henry, Take 6. Ampio spazio anche ai Conservatori presenti anche quest’anno con svariate esibizioni i dipartimenti jazz dei conservatori ‘Alessandro Scarlattì di Palermo, ‘Arcangelo Corellì di Messina, ‘Antonio Scontrinò di Trapani, ‘Arturo Toscaninì di Ribera e l’Istituto superiore di Studi di Musica ‘Vincenzo Bellinì di Catania, protagonisti con le classi di jazz e le loro orchestre al Ridotto dello Spasimo, allo Steri e al Real Teatro Santa Cecilia.
‘Carissimi fan italiani e tutti coloro che si trovano a breve distanza dall’Italia, il 25 giugno 2024 farò una tappa di appena un giorno nella bellissima città di Palermo per suonare al Teatro di Verdura.
Con me sul palco ci sarà l’Orchestra Jazz Siciliana, una stimata big band italiana la cui storia risale ai primi anni ’70, quando fu fondata da Ignazio Garsia come Brass Group Big Band’ con queste parole, Ron Carter, monumento vivente della storia del jazz, annuncia la sua presenza al Sicilia Jazz Festival, che vedrà protagonista l’Orchestra Jazz Siciliana – The Brass Group, e che per la quarta edizione avrà in cartellone la presenza di stelle internazionali e Grammy Awards.
Da oggi, 23 giugno, è fino al 7 luglio, per il quarto anno consecutivo dopo i grandi numeri delle precedenti edizioni, saranno realizzati diversi concerti, in totale 72 di cui 8 produzioni con la big band OJS, in scena in alcuni siti del centro storico tra i più affascinanti di Palermo e al Teatro di Verdura di Villa Castelnuovo (XVIII Secolo).
Sono previste, quali peculiarità del festival, prime assolute di produzioni inedite appositamente commissionate, tanti concerti esclusivi con solisti di fama internazionale e le eccellenze dei conservatori siciliani costituite da altre big band e da tanti nostri giovani musicisti. Si susseguiranno così spettacoli tra big, musicisti non soltanto siciliani, maestri e giovani talenti dei conservatori della nostra Isola.
Il Festival, promosso dalla Regione Siciliana – Assessorato al Turismo Sport e Spettacolo, la cui consulenza artistica e tecnica è stata affidata alla Fondazione The Brass Group, braccio operativo della Regione, istituito per legge, 1° febbraio 2006, n. 5, aprirà i battenti nel mese di giugno ma sono già online le prevendite della biglietteria.
L’iniziativa è frutto della collaborazione tra l’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, il Comune di Palermo, la Fondazione Orchestra Jazz Siciliana – The Brass Group e i Conservatori di Musica del territorio regionale, e si pone come ulteriore obiettivo il coinvolgimento e la sinergia strutturale tra le istituzioni didattiche regionali, i musicisti del territorio e le maestranze locali.
Sull’iniziativa interviene l’assessore regionale al Turismo Sport e Spettacolo, Elvira Amata: ‘Ritornano a breve le forti emozioni musicali che per il quarto anno consecutivo il Sicilia Jazz Festival offrirà al grande pubblico e alla vasta platea di turisti grazie al ricco e pregevole calendario artistico e alla sinergia fortemente consolidata tra le diverse Istituzioni coinvolte nella organizzazione della rassegna.
Ancora una volta e con l’entusiasmo sempre più crescente assisteremo a concerti e spettacoli di altissimo livello artistico con protagonisti di fama internazionale. Una conferma dell’impegno fortemente voluto dal Governo regionale e dall’Assessorato che rappresento di consolidare e rafforzare gli strepitosi successi già registrati nelle precedenti edizioni, che fanno del Festival – possiamo affermarlo con orgoglio – un evento di punta del Calendario delle manifestazioni di questo Assessorato.
Voglio davvero augurare la migliore riuscita del Festival formulando, al contempo, alla Fondazione ‘The Brass Group’ il mio più vivo compiacimento per l’impegno costante, la collaborazione sempre profusa e per le scelte artistiche che attestano la rassegna come un’eccellenza internazionale della nostra offerta musicale e turistica in piena coerenza con la mission e le competenze dell’Assessorato.
Un cartellone, quello del Sicilia Jazz Festival 2024, ricco e variegato con attività concertistiche continue e da vivere, perchè la musica è sinonimo di vita, crescita sociale, culturale e aggregazione per possibili sviluppi turistici ed economici. E la musica sicuramente avvicina, unisce, inebria, conforta e riesce a far scoprire nuovi luoghi valorizzando il territorio e la storia come è già accaduto per le prime due edizioni del Sicilia Jazz Festival che grazie alle attività concertistiche dislocate lungo il centro storico della città, ha dato modo di far conoscere i luoghi e le caratteristiche turistiche della città.
La quarta edizione del Sicilia Jazz Festival vuole dare prevalenza alla scoperta dei luoghi per valorizzarli tutti nella loro pienezza storica e culturale perchè la musica è un linguaggio universale, da tutti compreso senza limiti di età e di genere, senza limiti di appartenenza e di razza.
Nel cartellone scorrono così grandi nomi del mondo artistico internazionale che si esibiranno tutti con l’Orchestra Jazz Siciliana come Arturo Sandoval che inaugura il Festival il 23 giugno al Teatro di Verdura, ed ancora Ron Carter il 25 giugno, Philip Lassiter il 27 giugno, Arisa il 29 giugno, Noemi il 1° luglio, Cori Henry il 3 luglio, Veronica Swift il 5 luglio, i Take 6, con ben dieci Grammy Awards chiudono il SJF 24 il 7 luglio.
La musica jazz come strumento di rinascita e crescita culturale: così il Sicilia Jazz Festival si afferma come uno dei più importanti festival mondiali.
La musica jazz è lo strumento, sposato da 50 anni dal Brass Group, di sviluppo e di crescita del dialogo interculturale volto ad una rinascita territoriale. Con questo proposito viene ripetuta l’esperienza del Sicilia Jazz Festival, giunto già al quarto anno, la cui peculiarità è anche quella di essere l’unico festival nato durante la pandemia a dimostrazione che la musica e la cultura è simbolo di rinascita e forza interiore. Inoltre, il Sicilia Jazz Festival si vanta di essere una kermesse musicale con produzioni inedite e progetti esclusivi jazz rispetto a tanti altri festival mondiali.
Ricordiamo che grazie all’impegno dell’Ambasciatore di buona volontà dell’UNESCO e leggenda del Jazz, Herbie Hancock, il Jazz, è stato riconosciuto nel 2011 dall’UNESCO Patrimonio Immateriale dell’Umanità, per condividere i valori di un genere musicale profondamente significativo. Un messaggio di creatività e riscoperta della propria identità che viene suonato con le note in JAZZ da tantissimi artisti e produzioni inedite musicali che rappresentano esclusive mondiali.
Saranno presenti anche quest’anno con svariate esibizioni i dipartimenti jazz dei conservatori ‘Alessandro Scarlattì di Palermo, ‘Arcangelo Corellì di Messina, ‘Antonio Scontrinò di Trapani, ‘Arturo Toscaninì di Ribera e l’istituto superiori di studi di musica ‘Vincenzo Bellinì di Catania. Oltre ai momenti musicali, sono previste delle presentazioni di libri e delle rappresentazioni video che avranno come tematica l’importanza della musica jazz quale strumento di espressione artistica e territoriale. Il SJF inoltre è sicuramente divenuto strumento di veicolazione della produzione di musica jazz siciliana quale volano turistico, culturale ed artistico della nostra terra, che vede protagonisti non solamente l’Orchestra Jazz Siciliana ma soprattutto gli studenti dei conservatori siciliani.
Talenti emergenti si esibiscono sui palchi storici della città di Palermo: largo spazio, dunque, alle giovani leve che hanno la possibilità di esibirsi in uno dei palcoscenici più importanti che per la terza edizione si consacra tra gli eventi dell’estate come quello dei grandi numeri con un programma ricco di concerti di musicisti residenti e la presenza di stelle internazionali. Dal 23 giugno al 7 luglio, saranno realizzati più di un centinaio di concerti, di cui diverse produzioni orchestrali originali in scena in alcuni siti del centro storico di Palermo quali Palazzo Chiaramonte Steri, il Complesso Monumentale Santa Maria dello Spasimo, il Real Teatro Santa Cecilia e il Teatro di Verdura di Villa Castelnuovo.
Sono previste, quali peculiarità del festival, prime assolute di produzioni inedite appositamente commissionate, tanti concerti esclusivi con solisti di fama internazionale e le giovani eccellenze dei conservatori siciliani costituite da altre big band e da tanti allievi delle istituzioni musicali AFAM.
Un cartellone, quello del Sicilia Jazz Festival 2024, ancora una volta ricco e variegato con attività concertistiche continue e da vivere, perchè la musica è sinonimo di vita, crescita sociale, culturale e aggregazione per possibili sviluppi turistici ed economici ma anche uno spazio dedicato ai giovani dei Conservatori a cui va un particolare plauso per l’impegno costante nello studio della musica e per una affermazione di un futuro professionale di alto livello.
E la musica sicuramente avvicina, unisce, inebria, conforta e riesce a far scoprire nuovi luoghi valorizzando il territorio e la storia come è già accaduto per le prime due edizioni del Sicilia Jazz Festival che grazie alle attività concertistiche dislocate lungo il centro storico della città, ha dato modo di far conoscere i luoghi e le caratteristiche turistiche della città.
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Cronaca
Settimana della Cucina Italiana nel mondo, Sicilia protagonista a Parigi
Giunta alla nona edizione, quest’anno il tema era “Dieta Mediterranea e Cucina delle Radici: Salute e Tradizione”
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La brioche con il gelato come un simbolo dei proficui scambi tra l’Italia, e in particolare la Sicilia, e la Francia, un’invenzione francese ed una siciliana che insieme hanno dato vita ad un capolavoro. Lo ha ricordato Jacopo Albergoni, il nuovo console generale d’Italia a Parigi, nominato lo scorso settembre, aprendo la serata dedicata alla Sicilia della Settimana della Cucina Italiana nel mondo a Parigi.
Giunta alla nona edizione, quest’anno il tema era “Dieta Mediterranea e Cucina delle Radici: Salute e Tradizione” ma nel caso della serata siciliana si è parlato anche di moda, con un parallelismo tra le creazioni degli chef e quelle degli stilisti, ispirati entrambi dalle magnifica natura, dalle tradizioni e dai diversi stili architettonici dell’isola.
Così ad abiti di ispirazione folk, ad esempio, è stato abbinato lo street food, invece al liberty, in omaggio ai Florio, dei secondi a base di tonno rosso e gambero di Mazara, lo stile barocco è stato richiamato dalla celeberrima cassata.
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A rappresentare l’isola è intervenuta Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo e amministratrice delegata della casa di moda La Vie en rose, i cui abiti sono stati fatti sfilare durante l’evento. L’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana, Edmondo Tamajo, ha inviato un messaggio in cui ha tenuto a omaggiare i siciliani nel mondo che sono tutti ambasciatori della straordinaria cultura dell’isola, frutto di contaminazioni millenarie.
Per parlare della Sicilia, delle sue bellezze e eccellenze, c’era la giornalista Stefania Petyx, che di solito denuncia quello che non funziona nell’Isola e invece stavolta ha potuto raccontare l’amore per la sua terra.
La serata è stata organizzata nella sede del Consolato Generale d’Italia nel 16esimo arrondissement di Parigi, in collaborazione con la Maison de l’Italie, residenza universitaria diretta da Maria Chiara Prodi, e proprio alcune giovani ospiti della struttura, che ha anche un ricco programma di eventi culturali legati all’Italia, sono state le modelle d’eccezione delle sfilate d’abiti arricchendo la serata con la loro giovane e fresca grazia.
Il menu degustazione è stato curato dal giovane chef palermitano Salvatore Galati, ma durante la conferenza il maestro gelatiere Antonio Cappadonia aveva già preparato del gelato “in neviera”, l’antica tecnica di preparazione con la neve, che è stata proprio quella portata a Parigi nel ‘600 da Procopio, il siciliano che ha aperto con successo la prima gelateria nella capitale francese. Un locale storico ancora esistente, come ha raccontato Donado Didonna, amministratore unico di Cappadonia Gelati.
Ad ascoltare, e degustare, era presente in sala anche Guillaume Gomez, chef dell’Eliseo per oltre due decenni, nominato dal presidente Emmanuel Macron ambasciatore per la gastronomia, l’alimentazione e le arti culinarie. Una presenza che è stato un grande onore per la Sicilia, ha sottolineato il console Albergoni.
La serata siciliana ha concluso una Settimana che ha visto protagonista anche l’altra grande isola del Mediterraneo, la Sardegna, con una conferenza degustazione sulla sacralità dei pani rituali, organizzata dall’Accademia italiana della cucina – delegazione Parigi Montparnasse insieme agli alunni dell’istituto alberghiero di Arzachena e al Lycèè Tirel di Parigi.
Della cucina italiana come modello di dieta mediterranea, capace di coniugare gusto, salute, equilibrio e sostenibilità, si è parlato invece nella serata organizzata dalla Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Organizzazioni Internazionali con cooking show dello chef abruzzese Danilo Cortellini. E tanti altri eventi a Parigi, ma anche in altre città della Francia, sono stati coordinati dall’Ambasciata d’Italia a Parigi con il sostegno dell’Ufficio di Parigi dell’ICE.
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Cronaca
Misilmeri, badante si impossessa di eredità: confisca da due milioni di euro
La storia di un’eredità contesa, manipolazioni e sudditanza psicologica
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I finanzieri del comando provinciale di Palermo hanno confiscato beni per un valore di 2.150.000 euro a una donna di Misilmeri, condannata per autoriciclaggio.
La confisca è stata emessa dalla procura generale presso la corte d’appello di Palermo, a seguito della condanna definitiva. La donna era stata prosciolta dalla sola accusa di circonvenzione di incapace per intervenuta prescrizione.
L’indagine, condotta dalla compagnia di Bagheria tra il 2015 e il 2018, ha fatto luce sull’operato della badante, assunta per prendersi cura di un imprenditore italo-americano e di suo figlio disabile. L’imprenditore, titolare di una catena di lavanderie negli Stati Uniti, era tornato in Sicilia per trascorrere gli ultimi anni di vita.
La donna era stata nominata nel testamento come responsabile delle cure del figlio, in cambio di un’ingente eredità: 31 immobili e terreni, oltre a polizze assicurative per più di 2 milioni di euro.
Dopo la morte dell’imprenditore nel 2014, però, sono emersi elementi inquietanti. Il perito del tribunale ha denunciato la totale incapacità del figlio di gestire il denaro e la sua sudditanza psicologica nei confronti della badante, per la quale aveva sviluppato una dipendenza affettiva.
Intercettazioni e indagini hanno svelato come la donna avesse tentato di manipolare le perizie giudiziarie, istruendo il giovane a collaborare per avvalorare la legittimità delle donazioni ricevute.
La badante aveva inoltre trasferito le polizze sui propri conti e creato una società in Ungheria per occultare l’origine del denaro. Da qui la condanna definitiva e la confisca dei beni.
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Cronaca
Terremoto magnitudo 3.1 nel Catanese: paura nella notte a Ramacca
Scossa che nella cittadina del Catanese è stata registrata a 9 km di profondità
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Una scossa di terremoto di magnitudo 3.1 ha fatto tremare l’area intorno a Ramacca, nel Catanese, nel cuore della notte. L’evento sismico è stato registrato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) alle 03:59.
L’epicentro è stato localizzato a circa 11 chilometri dal comune di Ramacca, all’interno della città metropolitana di Catania, a una profondità di 9 chilometri.
La scossa è stata avvertita chiaramente dalla popolazione locale, anche se fortunatamente non sono stati segnalati danni significativi a persone o strutture.
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Cronaca
Risse, lanci di pietre e bastonate fuori dallo stadio: violenza e agente ferito a Vittoria
Il club del Vittoria condanna i gravi episodi avvenuti all’esterno della struttura
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Avrebbe dovuto essere una festa sportiva, ma si è trasformata in un triste scenario di violenza.
Prima della partita tra Vittoria e Milazzo, valida per il campionato d’Eccellenza (girone B), si sono verificati violenti scontri tra le tifoserie fuori dallo stadio comunale “Gianni Cosimo”.
Risse, lanci di pietre, colpi di bastoni, fumogeni e pugni hanno caratterizzato i tafferugli. Un agente di polizia è rimasto lievemente ferito durante gli scontri, mentre una ragazza è stata trasportata in ospedale per un attacco di panico, come riportato dalla testata Oggi Milazzo.
La società Fc Vittoria calcio è intervenuta con un comunicato di condanna: “Esprimiamo ferma condanna per i gravi episodi di violenza verificatisi all’esterno dello stadio prima dell’incontro. Prendiamo con decisione le distanze da qualsiasi comportamento contrario ai valori di rispetto e sportività che promuoviamo da sempre”.
Il comunicato ha inoltre ribadito il supporto all’agente ferito, augurandogli una pronta guarigione, e la volontà di collaborare con le autorità per evitare che simili episodi si ripetano. “Il calcio deve essere un momento di aggregazione e festa, non un’occasione per atti di violenza”.
La partita, conclusasi con un pareggio per 2-2, si è svolta regolarmente e all’interno dello stadio non si sono registrati ulteriori problemi tra le tifoserie. (Screenshot pubblicato da Oggi Milazzo)
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