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Succede ancora, sfugge ai genitori e annega in piscina: muore a due anni

Sfugge al controllo dei genitori per andare poi a finire all’interno della vasca collocata al centro del giardino

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Sembra che il piccolo sia sfuggito al controllo dei genitori. Alla fine, tuttavia, si è registrata un’altra tragedia simile a quelle dei giorni scorsi. Dramma in Salento, dove un bimbo di 2 anni e mezzo è morto annegato.

E’ accaduto in una piscina montabile di una villetta che si trova in Contrada Ucceri a Taurisano. Quando è accaduto l’incidente, sono arrivati sul posto polizia ed i sanitari del 118. Nonostante tutti tentativi e tutti gli sforzi compiuti per evitare la tragedia, i medici non sono riusciti a rianimare il piccolo.

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Tutto è avvenuto fra le otto e le nove della sera. La dinamica dell’accaduto è ancora da ricostruire. Ma la certezza è che il bambino sia sfuggito al controllo dei genitori, per andare poi a finire all’interno della vasca, che è collocata al centro del giardino.

Secondo quanto emerso successivamente, il corpicino del bimbo sarebbe stato ritrovato dalla nonna. Appena qualche giorno fa, un’altra tragedia simile, dopo quelle che si erano verificate anche nei mesi scorsi, e non soltanto in Italia. Dopo quanto accaduto a Parma (LEGGI), due giorni fa, alle porte di Vicenza un altro bambino della stessa età era morto dopo essere annegato, sempre in piscina. (www.teleone.it) (la foto è d’archivio)

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Pranza e si tuffa in piscina: arresto cardiaco per bimba di 9 anni, poi miracoloso salvataggio

Momenti di paura in un hotel di Scanno: la piccola colta da congestione e arresto cardiaco durante una colonia estiva

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Allarme in un hotel di Scanno, in provincia dell’Aquila, dove una bambina di 9 anni ha rischiato di morire nella piscina della struttura. La piccola, ospite di una casa famiglia con cento bambini in colonia, si è gettata in acqua subito dopo pranzo, ma ha subito una congestione che le ha provocato un arresto cardiaco.

Fortunatamente, un medico presente sul posto è intervenuto tempestivamente, riuscendo a farle vomitare il cibo e a liberarle lo stomaco. Nonostante la gravità della situazione, la bambina ha mostrato segni di ripresa immediata.

I sanitari del 118 di Scanno sono accorsi prontamente, stabilizzando la piccola e organizzando il trasporto in elisoccorso all’ospedale di Pescara.

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Le condizioni della bambina, di origine straniera, sembrano ora in miglioramento. I momenti di grande concitazione e la rapida azione dei soccorritori sono stati decisivi per salvare la sua vita. (foto archivio)

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Clelia e la morte in ascensore: tanti dubbi, la Procura apre inchiesta

Una giovane vita spezzata e molte domande ancora senza risposta: mistero a Fasano

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Clelia Ditano, 25 anni, è morta in circostanze tragiche e misteriose nel palazzo dove viveva a Fasano (LEGGI). Rimangono molti punti da chiarire su cosa sia realmente accaduto quella notte.

Secondo il racconto del padre, poco dopo mezzanotte Clelia era salita al quarto piano per lasciare la borsa e altri effetti personali. Poi, con solo il telefono in mano, ha deciso di scendere nuovamente probabilmente per salutare degli amici o per recuperare qualcosa di dimenticato. Sarebbe stato in questo frangente che, pensando di poter utilizzare l’ascensore, è caduta nel vuoto poiché la cabina non era risalita.

LEGGI ANCHE: Chiama l’ascensore, ma precipita nel vuoto: morta ragazza di 25 anni a Fasano

Un dettaglio cruciale da analizzare è perché la cabina dell’ascensore sia scesa al primo piano pur avendo la porta semiaperta al quarto. Un’inquilina del condominio ha confermato indirettamente che l’ascensore fosse fuori uso, dichiarando che alle tre di notte l’ascensore risultava occupato.

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A scoprire la tragedia è stato il padre di Clelia, Giuseppe. Non vedendola in casa alle 6 del mattino, le ha telefonato e ha sentito il cellulare squillare proprio nel vano dell’ascensore. “Quando ho sentito squillare il telefono di Clelia, ho capito subito che era successo qualcosa di grave”, ha raccontato Giuseppe, lanciando immediatamente l’allarme.

L’ascensore è stato sequestrato e la Procura ha aperto un fascicolo per individuare eventuali responsabilità. La ditta incaricata della manutenzione ha confermato che i controlli erano stati effettuati recentemente e che non erano state riscontrate anomalie.

Clelia, descritta come una ragazza solare e piena di vita, viveva con i genitori alla periferia di Fasano. Lavorava in vari B&B della zona per guadagnare la propria indipendenza. “Era una ragazza gioiosa con tanti sogni, tra cui prendere la patente e forse sposarsi”, ha ricordato il padre. Un’amica, tra le lacrime, ha aggiunto: “Era un punto di riferimento costante per la sua famiglia. Siamo tutti sconvolti”.

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Chiama l’ascensore, ma precipita nel vuoto: muore ragazza di 25 anni a Fasano

Clelia Ditano muore dopo una caduta nel vano ascensore di una palazzina popolare

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Una ragazza di 25 anni, Clelia Ditano, è morta a Fasano, in provincia di Brindisi, in seguito ad una incredibile caduta all’interno di un vano ascensore.

L’incidente si è verificato mentre Clelia, trovandosi al quarto piano, aveva richiesto l’ascensore: quando ha aperto la porta, tuttavia, è precipitata nel vuoto. Secondo le prime ricostruzioni, la cabina non era risalita come previsto.

La tragedia è avvenuta all’interno di una palazzina popolare, e Clelia lavorava nei B&B della zona occupandosi delle pulizie. I vigili del fuoco sono intervenuti sul posto per recuperare il corpo della giovane. Il dramma si è consumato in un condominio situato in via Saragat 170, lasciando la comunità sconvolta.

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Paura nei Caraibi: uragano Beryl verso “categoria 4”, il più forte mai registrato

Minaccia crescente, col possibile passaggio: l’allarme fino al Messico meridionale. Beryl per ora a 675 chilometri a est-sudest delle Barbados

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L’uragano Beryl, in evoluzione nei Caraibi meridionali, potrebbe intensificarsi dalla categoria 3 alla 4 della scala Saffir-Simpson, sollevando serie preoccupazioni per le isole caraibiche e il Messico meridionale.

Secondo l’ultimo rapporto del National Hurricane Center (NHC), Beryl si trova a 675 chilometri a est-sud-est delle Barbados e a circa 3.700 chilometri da Cancún, nello stato messicano di Quintana Roo.

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Attualmente l’uragano presenta venti massimi sostenuti di 185 km/h, con raffiche fino a 220 km/h, e si sposta verso ovest a 33 km/h, accompagnato da forti piogge. I meteorologi, secondo la tv messicana Milenio, prevedono che Beryl potrebbe diventare un uragano di categoria 4 mentre si avvicina ai Caraibi sudorientali, con specifico allarme per Barbados, Santa Lucia, Grenada e Saint Vincent e Grenadine.

L’NHC ha dichiarato che la situazione per le Piccole Antille è estremamente grave, prevedendo venti pericolosi e pesanti mareggiate. Philip Klotzbach, ricercatore di uragani presso la Colorado State University, ha sottolineato che Beryl è il primo grande uragano di categoria 3 o superiore documentato a giugno a est delle Piccole Antille.

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