Un ristorante etnico nel cuore del centro storico di Palermo è stato chiuso a seguito di un’ispezione dei carabinieri del Nas, Nucleo Antisofisticazione e Sanità.

Il controllo, effettuato nell’ambito di una più ampia strategia nazionale, è stato avviato dopo che alcuni cittadini avevano segnalato malesseri, ricorrendo persino alle cure mediche, dopo aver consumato cibo proveniente dall’esercizio.

Durante l’ispezione, i militari del Nas e i tecnici della prevenzione dell’Asp hanno riscontrato gravi carenze igieniche nel locale.

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Inoltre, è stata rilevata la mancanza di tracciabilità e identificazione delle preparazioni alimentari, molte delle quali erano conservate in maniera inadeguata e sono state poste sotto sequestro.

A tutela della salute pubblica, l’Asp ha disposto l’immediata sospensione dell’attività del ristorante. Contestualmente, i carabinieri del Nas hanno elevato sanzioni amministrative pecuniarie nei confronti del titolare per le violazioni riscontrate.

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Il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, ha informato la cittadinanza che oggi, 23 settembre, la distribuzione idrica non avverrà in nessuna zona della città a causa di un’improvvisa riduzione della portata d’acqua lungo la condotta principale proveniente da Bresciana.

La nota precisa che, nonostante gli impianti di mandata siano funzionanti, si sta monitorando la condotta per individuare il punto in cui potrebbe esserci una falla significativa.

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“A causa di un repentino abbassamento della portata lungo la condotta che da Bresciana converge l’acqua ai serbatoi di San Giovannello – si legge nella nota del Comune – ieri, con qualche difficoltà, è stato possibile distribuire parzialmente al centro storico. Nonostante gli impianti di mandata a Bresciana siano funzionanti, si sta monitorando la condotta (ed al riguardo sono stati informati anche i comuni di Castelvetrano e Misiliscemi) onde appurare il sito ove verosimilmente insiste la grossa falla”.

Tranchida ha rassicurato i cittadini che seguiranno aggiornamenti sullo stato dei lavori di riparazione e sulla ripresa dell’erogazione dell’acqua.

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Domani, lunedì 23 settembre, l’Italia sarà attraversata da una depressione di origine atlantica che porterà un significativo peggioramento del meteo, con piogge e temporali che si sposteranno progressivamente dal Nord-Ovest a gran parte del Paese.

Le condizioni peggiori si avranno sulle regioni settentrionali, con un’allerta meteo già emessa dal Dipartimento della Protezione Civile.

Le prime ore della giornata vedranno precipitazioni diffuse su Liguria, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana e Campania. Questi fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, grandinate e venti forti.

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A fronte di tale situazione, è stata valutata un’allerta arancione per rischio idraulico in Emilia-Romagna, mentre altre 11 regioni, tra cui Liguria, Lazio, Umbria, Toscana, Campania e Sicilia, saranno in allerta gialla.

Tuttavia, in Sicilia e nel Sud Italia la perturbazione sarà accompagnata da venti caldi, che determineranno un ulteriore aumento delle temperature.

Secondo le previsioni, sull’isola si raggiungeranno valori estremi, con picchi fino a 35°C. Questa fase di caldo, definita dai meteorologi come una vera e propria “estate settembrina”, sarà favorita dalla presenza di un promontorio africano, che porterà stabilità atmosferica e alte temperature dal 27 settembre.

Successivamente, a partire dal 29 settembre, si prevede che l’anticiclone africano si espanderà ulteriormente, dando il via alla cosiddetta “ottobrata”, l’ondata di caldo autunnale che interesserà tutto il Paese.

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Ancora un grave episodio di violenza a Palermo, dove un ragazzo è arrivato al pronto soccorso del “Villa Sofia”, gravemente ferito da diverse coltellate.

E’ accaduto tutto intorno alle due del mattino di sabato nei vicoli della Vucciria: lì giovanissimo si trovava con alcuni amici, ma in seguito ad uno scontro fra il suo gruppo e un altro, qualcuno ha tirato fuori coltelli. Il ragazzo è stato più volte colpito, e una volta soccordo trasportato in ambulanza in ospedale.

Al momento si trova sotto osservazione a causa della gravità delle ferite. E nella stessa notte, sempre nei viali di Villa Sofia, si è verificato un altro scontro tra gruppi armati di coltelli. Sebbene non risultino altri feriti ricoverati ufficialmente al pronto soccorso, fonti interne all’ospedale confermano l’agguato, ancora avvolto da molti interrogativi.

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Dietro questi episodi di violenza potrebbe celarsi un regolamento di conti legato alla vendita di stupefacenti. Secondo alcune testimonianze, la criminalità giovanile starebbe sperimentando nuovi luoghi per lo spaccio, utilizzando le aree buie e appartate degli ospedali di Palermo, ritenuti insospettabili.

Alcuni ragazzini a bordo di motorini elettrici si muoverebbero di notte, vendendo marijuana e hashish.

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