Il New York Times ha gettato nuova luce sull’affondamento del Bayesian, il lussuoso yacht da 40 milioni di dollari appartenente al miliardario britannico Michael Lynch. La tragedia è avvenuta lo scorso agosto al largo di Ponticello, vicino Palermo, e ha portato alla morte di sette persone, tra cui Lynch e la figlia Hannah.
Il veliero, costruito dai cantieri Perini Navi, vantava un albero di oltre 72 metri e 40 tonnellate, il più alto del mondo al momento, che si sarebbe rivelato fatale.
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Secondo il quotidiano, questo super-albero rappresentava un’anomalia rispetto alle altre barche della stessa classe, che ne montano due di dimensioni più contenute. Documenti tecnici e simulazioni hanno evidenziato come l’albero sproporzionato e alcune criticità strutturali potessero rendere il Bayesian vulnerabile durante una tempesta, portandolo al ribaltamento in pochi minuti. Quindici persone a bordo sono sopravvissute.
La richiesta di un albero extra-tall sarebbe arrivata proprio dal proprietario del Bayesian, l’uomo d’affari danese John Groenewoud. Tale decisione aveva imposto modifiche alla zavorra, ammassata verso la parte posteriore per controbilanciare la nuova struttura. Altri difetti, come le grandi porte di vetro e prese d’aria troppo vicine alla linea di galleggiamento, avrebbero aumentato i rischi di imbarco d’acqua.
Giovanni Costantino, CEO di Italian Sea Group, che ha acquisito Perini Navi nel 2021, sostiene che, se gestito correttamente, il Bayesian sarebbe stato inaffondabile. Ha attribuito la tragedia agli errori dell’equipaggio, che avrebbero avuto un ruolo determinante nella catastrofe.
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