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Cronaca

Bene confiscato alla mafia, diventato “palestra antiracket”: Palermo, sequestro da 250mila euro

La presidente di un’associazione antiracket accusata di danno erariale e occupazione abusiva

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La Guardia di Finanza di Palermo ha eseguito un sequestro per oltre 250mila euro nei confronti di Valeria Grasso, presidente di un’associazione antiracket. Il provvedimento, emesso dalla Corte dei Conti per la Regione siciliana, mira a garantire il risarcimento di un danno erariale rilevante.

Le indagini hanno rivelato che la donna avrebbe occupato senza titolo un immobile confiscato alla mafia e affidato all’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati.

Al suo interno, veniva esercitata un’attività di palestra a scopo di lucro. Tutto è emerso grazie a una denuncia di un imprenditore locale, che lamentava il mancato pagamento di lavori eseguiti nell’immobile per quasi 50mila euro.

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Ulteriori accertamenti hanno quantificato il danno erariale in 165mila euro, a cui si aggiungono 80mila euro derivanti dagli introiti della palestra e circa 10mila euro per altre somme incassate.

Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo ha svolto approfonditi accertamenti patrimoniali per individuare beni della presidente, che ora sono stati sottoposti a sequestro conservativo.

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Cronaca

Vento e pioggia paralizzano Palermo: danni in diverse zone della città

Allagamenti, alberi caduti e disagi alla circolazione: scatta l’allerta meteo gialla

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Vento e pioggia si abbattono su Palermo, creando disagi e significtivi danni: dopo quella che è stata la breve tregua del  weekend, le raffiche di vento, già intense venerdì, sono tornate a soffiare con forza sul capoluogo siciliano.

Numerosi sono stati gli interventi dei vigili del fuoco, chiamati a fronteggiare il distacco di intonaco in diversi edifici e la caduta di alberi.

Tra i casi più rilevanti, una grossa palma si è abbattuta all’interno del Pta Enrico Albanese, fortunatamente senza provocare feriti.

La situazione è critica anche per le strade allagate. In viale Regione Siciliana, soprattutto nei pressi del sottopasso di viale Michelangelo e nella zona dell’ospedale Cervello, l’acqua ha reso difficoltosa la circolazione. Altri punti critici si registrano in viale Resurrezione e in via Ugo La Malfa. Alberi sradicati e crollati nella via Lanza di Scalea, dove la circolazione delle auto è stata interrotta.

Intanto, la Protezione Civile ha emesso un’allerta meteo gialla per la giornata di oggi, e i cittadini sono invitati alla massima prudenza.

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Cronaca

Corre con l’auto e travolge donna sulle strisce, poi scappa via: dramma a Giarre

Donna in codice rosso, l’appello della polizia. Appena pochi giorni fa, altro caso di incidente simile sempre nella cittadina del Catanese

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Grave incidente, quello avvenuto nella serata di ieri a Giarre, in viale Sturzo. Una donna di 54 anni, mentre attraversava sulle strisce pedonali, è stata travolta da un’auto che non si è fermata a prestare soccorso.

La vittima, soccorsa dal personale del 118 di Riposto, è stata trasportata in codice rosso all’ospedale Sant’Isidoro di Giarre, riportando seri traumi agli arti inferiori.

Nonostante le ferite, la donna è riuscita a fornire alla polizia locale di Giarre il numero di targa della vettura. Gli agenti stanno ora lavorando per identificare il responsabile e ricostruire tutto quanto accaduto, con precisione.

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Fondamentali potrebbero rivelarsi le telecamere di sorveglianza che sono installate nella zona dell’incidente. Il ulogo è poco distante dall’ufficio postale di Trepunti, da dove potrebbe essere stato ripreso il momento dell’impatto.

L’incidente è il secondo grave episodio avvenuto a Giarre nell’arco di pochi giorni. La settimana scorsa, un uomo di 46 anni è stato investito in via Trieste, alla periferia est della cittadina jonica, da una Panda. In quel caso, la conducente si è fermata a prestare soccorso. Tuttavia, le condizioni del pedone restano critiche: l’uomo è ricoverato in prognosi riservata al Garibaldi di Catania.

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Cronaca

Sicilia sotto la pioggia: scatta allerta gialla, temporali e neve a bassa quota

L’allerta della Protezione civile scatta in quasi tutta l’Isola: venti di burrasca, fulmini e mari agitati per i prossimi giorni

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Una perturbazione di bassa pressione sta interessando la Sicilia, portando instabilità diffusa e temporali in gran parte delle province. La Protezione Civile regionale ha diramato un’allerta gialla per rischio idrogeologico e venti forti, con possibilità di burrasche e attività elettrica, soprattutto sulla costa tirrenica da Palermo a Messina.

Sulla costa tirrenica si prevedono cieli molto nuvolosi o coperti, con deboli piogge che potrebbero persistere per l’intera giornata. Sul litorale ionico, invece, la situazione dovrebbe migliorare nel pomeriggio, così come nelle aree meridionali dell’Isola.

Le temperature sono in calo, complice l’arrivo di una perturbazione fredda che anticipa giornate rigide per il periodo natalizio.

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Sulle aree montane di Etna, Nebrodi, Madonie (foto), Erei e Sicani sono previste deboli nevicate, con accumuli a partire da quote comprese tra i 400 e gli 800 metri.

Anche i mari saranno particolarmente mossi o agitati, rendendo difficili le condizioni per la navigazione. Il maltempo, che ha già portato disagi in diverse aree, potrebbe attenuarsi solo parzialmente nelle prossime ore, con una graduale tregua nelle zone orientali e meridionali della rgione. (Piano Battaglia, foto facebook teleone.it)

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Cronaca

Morta in ospedale a Palermo, la denuncia della figlia: “Tenuta in barella per 8 giorni”

La direzione aziendale dell’Asp di Palermo ha avviato un’indagine interna al fine di verificare eventuali responsabilità

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Finisce in Procura il caso di una donna di 76 anni originaria di Menfi, nell’Agrigentino, morta all’ospedale Ingrassia di Palermo dopo essere stata tenuta su una barella del pronto soccorso per 8 giorni.

“Hanno lasciato mia madre su una barella dal 10 dicembre al 18 dicembre. Solo il 19 è stata trasferita a Medicina generale, quando stava già malissimo. Ma ormai era troppo tardi. Il 20 dicembre è morta. Potrebbe avere contratto un’infezione in ospedale”, racconta la figlia, Romina Gelardi, che ha presentato una denuncia per il decesso della paziente, Maria Ruggia.

Assistita dall’avvocato Andrea Dell’Aira ha chiesto alla Procura di Palermo di accertare se ci si trovi davanti a un caso di malasanità. É intervenuta, come riporta l’ansa, la polizia che ha sequestrato le cartelle cliniche e la salma che sarà portata all’istituto di medicina legale del Policlinico per l’autopsia.

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“Nel corso del ricovero non sono state considerate le condizioni cliniche di mia madre, cardiopatica, con cardiopatia ischemica, carcinoma mammario e diabete mellito di tipo II – aggiunge la figlia – E’ stata ricoverata con sintomi di protratta inappetenza e nausea persistente. E’ stata tenuta al pronto soccorso senza somministrarle adeguata terapia antibiotica preventiva dovuta dal momento che si trattava di paziente fragile, esponendola a un ambiente sanitario non idoneo”.

Secondo la donna i medici non avrebbero visto “i più che evidenti segni di sepsi, tra cui la protratta assenza di stimolo ad urinare”.

Non ci è stato consentito di assistere nostra madre. Ogni giorno telefonavamo e ci dicevano che attendevano che si liberasse un posto in reparto. Poi quando il posto è stato disponibile, una dottoressa – prosegue Romina Gelardi – ci ha detto che le sue condizioni erano molto gravi. Ventiquattrore dopo è arrivata la telefonata che era morta. Noi vogliamo giustizia. È bene che chi ha parenti ricoverati in ospedale sappia cosa succede. Per questo abbiamo presentato la denuncia”.

LEGGI: Palermo, sparatoria al cimitero dei Rotoli: ferito uomo di 43 anni dopo lite – TeleOne

“La direzione aziendale dell’Asp di Palermo ha avviato un’indagine interna al fine di verificare eventuali profili di responsabilità sulla gestione dell’assistenza e del ricovero della donna di 76 anni arrivata all’ospedale Ingrassia in gravi condizioni di salute e con un complesso quadro clinico”, ha reso noto l’Azienda sanitaria provinciale del capoluogo siciliano in una nota.

L’Asp verificherà “anche il rispetto delle procedure e dei protocolli al Pronto soccorso dell’Ingrassia che ha fatto registrare nei giorni scorsi uno straordinario afflusso di pazienti”. “L’Azienda assicura il massimo rigore nell’indagine che riguarda l’intero sistema dell’emergenza-urgenza. Le dichiarazione della figlia sullo stato di abbandono – conclude la nota -saranno, immediatamente, verificate analizzando e valutando proprio ciò che risulta nella cartella clinica”.

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