Marta Bianco Mannino, pittrice di 32 anni, è morta domenica a causa di una reazione allergica dopo aver mangiato un piatto a base di zucca.

Era la sua prima cena nella nuova casa a Mirano, dove si era appena trasferita con il marito William, con l’intento di iniziare una nuova vita insieme e costruire una famiglia.

La sera prima del decesso, Marta aveva preparato una cena con la zucca, un alimento che aveva già consumato nei giorni precedenti senza alcun problema. Tuttavia, la mattina successiva, la giovane donna si è svegliata con forti dolori addominali e nausea. Preoccupato, il marito ha chiamato immediatamente i soccorsi, e Marta è stata trasportata d’urgenza all’ospedale di Mirano in condizioni gravissime.

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Nonostante i tentativi di salvarla, Marta è deceduta poche ore dopo. L’autopsia, effettuata nei giorni successivi, ha confermato che la zucca ha innescato una reazione fatale.

Si sospetta che la donna potesse essere a conoscenza di una lieve intolleranza o allergia, ma che non immaginava potesse avere conseguenze così estreme.

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Il 22 settembre scorso, nella città di Samut Prakan, in Thailandia, un camion fuori controllo ha travolto ben 16 veicoli, scatenando il caos. L’incidente è stato causato da un guasto improvviso ai freni del mezzo pesante, che ha reso impossibile al conducente fermarsi in tempo.

La violenta collisione ha causato il ferimento di 17 persone, alcune delle quali sono state trasportate d’urgenza agli ospedali vicini. Per fortuna, nessuna delle vittime è in condizioni critiche, ma lo spavento è stato grande per tutti i coinvolti.

L’impatto ha generato pesanti ripercussioni sul traffico locale, bloccando la circolazione per diverse ore e causando ingorghi in una zona già normalmente congestionata. Le autorità hanno lavorato duramente per rimuovere i veicoli danneggiati e ripristinare la viabilità.

Le indagini sono in corso per determinare le responsabilità dell’incidente e verificare lo stato di manutenzione del camion.

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Un’esplosione di gas ha causato il crollo di una palazzina di due piani a Saviano, in provincia di Napoli, lasciando una famiglia di cinque persone e un’anziana sotto le macerie.

La tragedia, avvenuta in via Tappia al civico numero 5, ha provocato la morte di due bambini di 4 e 6 anni. Il padre e un altro bimbo di due anni sono stati estratti vivi, mentre si cerca ancora il corpo di un bambino di 6 anni, la madre e l’anziana residente al secondo piano.

L’esplosione è avvenuta intorno alle 8 del mattino e, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe partita dall’appartamento dell’anziana al secondo piano, mentre la famiglia di cinque persone viveva al primo piano.

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Il bambino di 6 anni e la madre non rispondono alle chiamate dei soccorritori, che temono per la loro sorte.

Sul posto sono intervenute le squadre Usar (Urban Search and Rescue) dei vigili del fuoco, specializzate nel soccorso tra le macerie in caso di crolli. Le operazioni di ricerca continuano ininterrottamente, mentre l’intera comunità di Saviano rimane con il fiato sospeso sperando in un miracolo.

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Un bambino di 7 anni, Evan Briggs, è morto improvvisamente durante un allenamento di football presso il campo sportivo della Bath Area YMCA negli Stati Uniti. Mentre si stava allenando, Evan è crollato a terra a causa di un arresto cardiaco.

Il personale ha immediatamente avviato le manovre di rianimazione cardiopolmonare (RCP) e i paramedici sono intervenuti prontamente, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. Il bambino è deceduto poco dopo il trasporto in ospedale.

La Bath Area YMCA ha espresso il proprio cordoglio, sottolineando l’impegno del personale e dei soccorritori: “Nonostante i grandi sforzi, siamo rimasti sconvolti nell’apprendere che il bambino è deceduto“.

Evan stava partecipando a un programma sportivo giovanile del centro sportivo e stava provando ad entrare nella squadra di football quando ha avuto il malore.

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Il padre del piccolo, Nathan Briggs, ha raccontato con dolore il momento della tragedia: “L’ho visto scappare via con un pallone in braccio, poi, quando mi sono girato, l’ho visto collassato a terra. È morto tra le mie braccia“.

Evan era nato con un difetto al cuore, noto come “buco al cuore”, che gli aveva accompagnato sin dalla nascita. La famiglia attende ancora i risultati dell’autopsia per capire cosa abbia provocato l’arresto cardiaco. Intanto, è stata avviata una raccolta fondi per sostenere la famiglia di Evan nel difficile momento. Fino ad oggi sono stati raccolti quasi 18.000 euro.

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