Una giovane donna è stata ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Garibaldi di Catania dopo essersi presentata al pronto soccorso nella serata di ieri con ustioni profonde su parte del volto e difficoltà respiratorie. I medici sono intervenuti immediatamente per stabilizzare la paziente, che è stata poi trasferita al centro ustioni del reparto di chirurgia plastica dell’ospedale Cannizzaro.

La dinamica dell’accaduto resta ancora da chiarire. Le ferite riportate, insieme alla gravità delle ustioni, fanno ipotizzare una possibile aggressione, forse mediante l’uso di benzina. Gli inquirenti stanno indagando per ricostruire le circostanze e comprendere come la donna sia giunta al pronto soccorso in tali condizioni.

L’episodio ha destato grande preoccupazione, e le autorità stanno cercando di far luce su un caso che potrebbe celare una violenza premeditata.

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Un operaio di 35 anni è ricoverato all’ospedale Cannizzaro di Catania con ustioni di secondo e terzo grado, dopo aver cercato di fermare un uomo che stava tentando di dare fuoco al titolare di una ditta di commercializzazione di prodotti agricoli a Marina di Ragusa.

L’incidente è avvenuto nel pomeriggio di ieri, quando un 52enne, pregiudicato e in prova ai servizi sociali a Gela, ha preteso dal titolare della ditta il pagamento di una somma di denaro che, a suo dire, gli spettava.

L’imprenditore ha respinto l’uomo, ma quest’ultimo è tornato poco dopo con due bottiglie di benzina. A quel punto, un dipendente dell’azienda ha cercato di farlo desistere, ma il 52enne ha reagito versando benzina sull’operaio e appiccando il fuoco.

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Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso l’intera scena, permettendo alla polizia di arrestare l’aggressore poco dopo il fatto. Fortunatamente, nonostante la gravità delle ustioni riportate, i medici hanno confermato che l’operaio non è in pericolo di vita.

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La Corte d’Assise di Agrigento ha condannato a 23 anni di carcere Salvatore Sedita, il 35enne di Racalmuto, reo confesso dell’omicidio dei suoi genitori, avvenuto il 13 dicembre 2022.

L’uomo aveva ucciso Giuseppe Sedita e Rosa Sardo, di 66 e 62 anni, infliggendo loro 47 colpi di mannaia nella loro abitazione, dopo anni di violenze e soprusi.

Sedita, in un primo momento, aveva tentato di sviare le indagini con una ricostruzione delirante, sostenendo di aver visto demoni e attribuendo l’omicidio a un uomo con maschera e tatuaggi che avrebbe bussato alla porta di casa.

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Una versione sconnessa, ribadita anche durante un colloquio con lo psichiatra. Tuttavia, subito dopo l’arresto, l’uomo ha confessato il massacro, fornendo dettagli agghiaccianti.

Nel corso del processo, una nuova perizia psichiatrica ha riconosciuto a Sedita un vizio parziale di mente, circostanza che ha portato alla riduzione della pena. Inoltre, gli sono state concesse le attenuanti generiche. Le sorelle della vittima, ascoltate in aula, hanno descritto il progressivo deterioramento del fratello, diventato violento e aggressivo a causa della sua dipendenza da crack.

La Procura ha aggiunto all’accusa di omicidio anche quella di maltrattamenti nei confronti dei genitori.

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Una ragazza di 29 anni è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Villa Sofia di Palermo dopo uno scontro tra il suo monopattino e una motocicletta. L’incidente è avvenuto in via Pietro Nenni, poco dopo la rotonda di via Belgio. Il conducente della motocicletta, un uomo di 31 anni alla guida di una Kawasaki Z1000, è rimasto illeso.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, entrambi i veicoli stavano procedendo nella stessa direzione al momento dell’impatto.

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Alcuni automobilisti, testimoni dell’incidente, hanno subito contattato il 112 per richiedere l’intervento di un’ambulanza e della polizia municipale.

Gli agenti dell’Infortunistica sono giunti sul luogo per eseguire i rilievi necessari a chiarire la dinamica dello scontro e a stabilire eventuali responsabilità. La ragazza, in condizioni serie, è stata portata al pronto soccorso in codice rosso, mentre il motociclista non ha riportato ferite.

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