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Cronaca

Campagna comunicazione donazione organi a Palermo: la nota di Pierrestampa

La richiesta di revisione dei prezzi avanzata dall’appaltatrice Pierrestampa è stata rifiutata: le tappe della vicenda

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Invito a donare gli organi a Palermo. Sulla campagna di comunicazione hanno pesato intoppi, ritardi e aumenti delle tariffe. Ma la richiesta di revisione dei prezzi avanzata dall’appaltatrice Pierrestampa è stata rifiutata.

Questa, in breve, la sintesi della vicenda ricapitolata nella nota.

Campagna di comunicazione per la donazione degli organi a Palermo: una gara pubblica bandita dall’Azienda Ospedaliera Arnas che – con un’offerta di servizio all inclusive pari a 120.912 euro – si è aggiudicata Pierrestampa, agenzia di comunicazione con sede a Roma e che da 40 anni lavora in tutta Italia. Il risultato è ineccepibile e incontestabile, ottenuto in assoluta trasparenza, in forza di un capitolato definito nei minimi dettagli e di professionalità vincenti. Tutto questo però non è bastato a scongiurare continui ostacoli e battute di arresto, che hanno messo a rischio l’intera operazione. I fatti tra il novembre del 2021 e l’ottobre del 2022. Infine, a lavori finalmente conclusi – dopo intoppi, ritardi e prezzi lievitati alle stelle anche a causa della guerra alle porte dell’Europa – l’ultimo scoglio sorto in questi giorni. Orecchie ostinatamente sorde del Provveditorato e del Rup di fronte alla legittima istanza di una revisione dei prezzi iniziali, ormai prassi nelle procedure di appalto che sono stati svolte nel mezzo della guerra.

Sulla campagna una catena di resistenze

Non mancano documenti e atti a provare resistenze e criticità. Già all’indomani della aggiudicazione di gara, avvenuta il 26 novembre del 2021, sono intervenute richieste di interventi non previsti nel Capitolato, ma comunque ritenuti irrinunciabili dal Centro regionale trapianti, controparte per i contenuti della campagna.

Prima l’idea di uno spot natalizio, la cui impraticabilità è subito emersa per i tempi troppo a ridosso delle feste, quindi una vera e propria revisione del capitolato di gara, che avrebbe comportato un aumento dei costi insostenibile in rapporto all’offerta. Revisione cui ha fatto seguito un vero e proprio articolato documento di modifica del capitolato, sempre incompatibile con il quadro economico d’insieme e mai stoppato dal Rup della gara.

Per quanto in condizioni operative di disagio, Pierrestampa avvia comunque il lavoro. Il primo step consiste nella realizzazione di uno spot pubblicitario. Venti i nomi dei testimonial proposti. Altrettanti i rifiuti. Fino a che non viene finalmente individuato il volto giusto tra quelli suggeriti dalla stessa stazione appaltante: il campione olimpico di scherma Daniele Garozzo. Ma non finisce qui. Ora ad essere messo in discussione è lo script. Il commercial non viene comunque considerato convincente e ciò senza indicarne le ragioni. Fino a che nel gennaio del ’22 si intima la sospensione dell’intera commessa, con questa motivazione: lo spot, (peraltro concordato in tutti i particolari) non è piaciuto. Firmato Professor Battaglia, presidente del Centro Trapianti.

È un benservito che Pierrestampa non è disposta ad accettare, riservandosi di tutelare i propri diritti per vie legali e chiedendo 30 mila euro per il lavoro sin qui svolto. Nel frattempo, in conseguenza della guerra in Ucraina, i prezzi dell’energia schizzano alle stelle e così quelli della carta stampata, ma non solo. Qualche esempio? L’aumento delle tariffe delle concessionarie di pubblicità, comprese quelle delle aziende di trasporto i cui autobus sono destinati a dare veste grafica al visual della campagna. Oppure i costi per la produzione dello spot pubblicitario, balzati da 7 mila a 15.500 euro.

Pierrestampa avverte subito i vertici dell’ospedale e del Centro trapianti: i costi stanno lievitando, le concessionarie aumentano le tariffe. Sbrighiamoci o il quadro economico salta. Nessuna risposta.

Il 7 aprile del 2022 finalmente viene posto fine allo stallo. Dopo un incontro con i vertici del Centro trapianti, della parte amministrativa delll’ARNAS civico di Palermo e la mediazione costruttiva del direttore amministrativo Tronca, si dà infine il via libera al prosièguo della campagna. Ma ci vorranno ancora mesi, molti oneri e ore di lavoro per concludere il lavoro.

Dopo tante complicazioni non si può però pretendere di risolvere tutto con un semplice colpo di spugna. Tra vari irrigidimenti e forzose battute di arresto – e in particolare a causa della intervenuta impennata generalizzata delle tariffe – i 120.912 euro ipotizzati non sono più sufficienti a coprire i costi. Di qui la legittima richiesta di revisione. Una richiesta rifiutata proprio in questa settimana.

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Cronaca

Sala dell’assessorato al Turismo della Regione siciliana intitolata a Totò Schillaci

In via Notarbartolo a Palermo, una sala riunioni porterà il nome del celebre calciatore, su iniziativa dell’assessore Elvira Amata

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La Regione Siciliana ha deciso di intitolare la sala riunioni dell’assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo di via Notarbartolo, a Palermo, alla memoria di Totò Schillaci, l’iconico calciatore palermitano scomparso ieri mattina.

L’iniziativa nasce dalla volontà dell’assessore Elvira Amata, ed è stata prontamente accolta e sostenuta dal presidente della Regione, Renato Schifani.

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La cerimonia di intitolazione si terrà nei prossimi giorni e sarà un’occasione per rendere omaggio a uno degli sportivi più amati e rappresentativi della Sicilia, che ha lasciato un segno indelebile nella storia del calcio italiano, soprattutto per le sue memorabili prestazioni ai Mondiali di Italia ’90.

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Cronaca

Violenza ad Avola: soccorritore del 118 preso a calci e pugni da familiari di una paziente

Gli è stata certificata una prognosi di 7 giorni. Contro gli aggressori sarà inoltrata denuncia

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Un soccorritore della Seus 118 è stato aggredito dai familiari di una paziente ad Avola, in provincia di Siracusa. Colpito ripetutamente con calci e pugni ha riportato ferite al volto e ad una spalla. Al termine di una visita al pronto soccorso gli è stata certificata una prognosi di 7 giorni. Contro gli aggressori sarà inoltrata denuncia.

Riccardo Castro, presidente della Seus, sottolinea: “Per l’ennesima volta i nostri operatori sono aggrediti mentre compiono il proprio dovere. Un fenomeno vergognoso, contro il quale come già annunciato nei mesi scorsi doteremo al più presto i nostri equipaggi del 118 di apposite bodycam come deterrente”.

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“In sinergia con l’assessorato regionale alla Salute abbiamo pure chiesto ad Asp, ospedali e Policlinici – limitatamente alle proprie competenze- di inserire i nostri soccorritori negli interventi previsti dalle linee guida emanate dal Dasoe per la prevenzione degli atti di violenza e delle aggressioni verbali e/o fisiche agli operatori. La Seus si costituirà parte civile nei processi contro gli autori delle aggressioni, ha avviato campagne di sensibilizzazione e sta predisponendo un sostegno psicologico. Siamo orgogliosi e concretamente al fianco dei nostri “angeli del soccorso”, i quali con notevole professionalità e spirito di sacrificio salvano centinaia di vite”.

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Cronaca

“Macchinario guasto”, lui muore al “Civico” di Palermo: condannati due medici

Assolti il primario e una dottoressa del pronto soccorso: secondo i periti, un intervento tempestivo avrebbe potuto salvare il paziente

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Il tribunale di Palermo ha condannato due in servizio presso l’ospedale Civico, a un anno di reclusione con pena sospesa per la morte di Andrea Palma, avvenuta il 25 febbraio del 2017.

Il giudice monocratico Sergio Ziino ha emesso la sentenza in primo grado, mentre sono stati assolti il primario del pronto soccorso ed un’altra dottoressa, difesi rispettivamente dagli avvocati Massimo Motisi e Roberto Mangano.

Andrea Palma si era recato al pronto soccorso del Civico la sera del 23 febbraio con una diagnosi di sindrome coronarica acuta. Era stato programmato un esame di coronarografia urgente per la mattina successiva, ma un guasto a uno dei macchinari e l’impegno dell’altro per altre emergenze avevano impedito l’esecuzione dell’esame presso la struttura.

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Secondo le indagini, i medici Priolo e D’Antona non avrebbero disposto il trasferimento del paziente in un altro ospedale per effettuare la coronarografia. Gli esperti del processo hanno stabilito che un intervento tempestivo avrebbe potuto evitare il peggioramento delle condizioni di Palma, che è deceduto alle 5:25 del 25 febbraio. La sentenza è di primo grado e potrà essere impugnata in appello.

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Cronaca

Come cambia l’Etna: cresce il cratere Voragine, il bordo supera i 3400 metri

La rilevazione è contenuta nel bollettino settimanale ed è dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia

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Cresce in altezza il cratere Voragine dell’Etna: con il materiale lavico accumulato con le ultime eruzioni, l’orlo orientale ha raggiunto quota 3.400 metri d’altezza, arrivando a toccare 3.403 metri sul livello del mare.

La rilevazione è contenuta nel bollettino settimanale, nel periodo tra il 9 e il 15 settembre, sul vulcano attivo più alto d’Europa a cura dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, di Catania, che lo pubblica sul proprio sito.

Il ‘sorpasso’ sul cratere di Sud-Est, che deteneva il ‘record dal 10 agosto del 2021 e che ultime stime davano alto 3.347 metri, era già avvenuto nello scorso luglio quando la Voragine toccava quota 3.369 metri d’altezza.

Quello precedente, che resisteva dagli anni Settanta del secolo scorso, era del cratere di Nord-Est.

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Cresciuto anche il cratere Bocca Nuova che adesso tocca quota 3.380 metri sul livello del mare. Il Cratere Voragine, silente da oltre tre anni – la sua ultima emissione di cenere era del 3 aprile del 2021 – ha cominciato a ‘crescere’ in altezza dal 14 giugno scorso con una debolissima attività stromboliana che ha poi avuto un progressivo aumento nell’intensità del fenomeno trasformatosi poi in fontane di lava.

Il materiale piroclastico emesso, con l’intensa e frequente attività stromboliana, ha portato ad accumuli sul Cratere Voragine aumentando la sua altezza, fino a fargli superare i 3.400 metri, con un margine di errore nelle quote stimato dall’Ingv in un metro.

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