Sono migliaia le persone che hanno dato il via questa mattina a Palermo al corteo regionale organizzato da sindacati, associazioni datoriali e cittadini regionale contro il caro bollette.
Partecipazione in aumento per la manifestazione, la cui conclusione è prevista a piazza Verdi, di fronte al Teatro Massimo.
Le associazioni hanno scritto delle proposte che consegneranno alla fine della manifestazione al presidente della regione Renato Schifani e al prefetto di Palermo Emanuele De Francesco.
Schifani ha annunciato che riceverà una delegazione delle associazioni di categoria.
Nel corteo aperto dallo striscione “Diamo luce alla Sicilia, stop al caro energia” e da decine di sindaci con la fascia tricolore e rappresentanti i comuni sfilano oltre duemila persone con le bandiere delle associazioni organizzatrici. In testa al corteo anche il due volte sindaco di Valledolmo (Palermo) Angelo Conti sulla sua carrozzella elettrica. C’è anche chi mostra le bollette della luce quadruplicate negli ultimi mesi.
Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’Anci Sicilia, dicono che “le ragioni della manifestazione di oggi contro il caro-energia stanno particolarmente a cuore anche al sistema degli enti locali. È bene ricordare che la crisi legata all’aumento dei costi dell’ elettricità e del gas colpisce doppiamente i comuni che, da un lato, stanno sopportando maggiori ed insostenibili costi che gravano sui bilanci e, dall’altro, risentono indirettamente della grave crisi che sta colpendo il mondo delle imprese e che sta impoverendo i cittadini anche in considerazione del fatto che si registra una minore riscossione dei tributi locali, in special modo della Tari”.
“Siamo convinti – aggiungono – che nel breve periodo occorrano interventi urgenti di sostegno a cittadini, imprese e comuni e che non potendo bastare , in prospettiva, aiuti e ristori si renda necessario favorire una strategia regionale sull’approvvigionamento energetico e su misure che incentivino investimenti che negli enti locali siano in grado di rafforzare la capacità amministrativa e favoriscano l’impiego delle risorse per investimenti”.
Le associazioni imprenditoriali chiedono “la promozione, anche attraverso l’introduzione di uno specifico credito di imposta del 50%, impianti fotovoltaici per autoconsumo delle Pmi utilizzando le superfici dei capannoni e prevedendo semplificazioni nelle relative autorizzazioni e nelle fasi di connessione alla rete”.
Sono sedici punti che le associazioni di categoria hanno individuato per un intervento immediato finalizzato a arginare la crisi. Tra questi: l’applicazione immediata e reale di un tetto al prezzo dell’energia; la moratoria di 12 mesi, prorogabile di ulteriori 12 mesi per le rate delle bollette in scadenza entro il 31 dicembre 2023; l’ ampliamento dell’orizzonte temporale per la rateizzazione delle bollette almeno fino a giugno 2023; l’incremento del credito d’imposta per il caro energia elettrica dal 30% al 50% e l’introduzione di un meccanismo finalizzato allo slittamento del termine per l’utilizzo dello stesso credito d’imposta legato all’energia, ma anche al gas, finanziamenti a tasso agevolato alle imprese per fare fronte alle esigenze di liquidità determinate dall’aumento del prezzo dell’energia elettrica.
A sfilare sono i rappresentanti di Cna Sicilia, Ance Sicilia, Ascom Sicilia, Casartigiani Sicilia, Cia Sicilia, Cidec Sicilia, Claai Sicilia, Confagricoltura Sicilia, Confartigianato Sicilia, Confcommercio Sicilia, Confcooperative Sicilia, Confesercenti Sicilia, Confindustria Sicilia, Copagri Sicilia, Legacoop Sicilia, Cgil Sicilia, Uil Sicilia, Associazione Italiana Amministratori Condomini, UNAI e le consulte giovanili Movimento Terra è Vita e Trinacria