Cronaca
Che tempo farà in Sicilia nel weekend? Isola “fra acquazzoni e scirocco”, le previsioni
Temporanea tregua sabato, ma mari agitati e nuvole sparse fino a domenica: le condizioni generali saranno migliori
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Dopo l’allerta maltempo (rossa ed arancione) scattata per la giornata di oggi, venerdì 17, il fine settimana in Sicilia sarà caratterizzato da condizioni meteo instabili, con venti di scirocco e mari agitati che domineranno entrambe le giornate.
Per domani, sabato 18 gennaio, si prevede una temporanea attenuazione dei fenomeni sul versante ionico a partire da metà mattina. Tuttavia, acquazzoni locali rimarranno possibili, soprattutto nelle province di Trapani, Agrigento e Caltanissetta.
I venti, da moderati a forti di scirocco, agiteranno lo Ionio e i Canali di Sicilia, mentre il Mar Tirreno sarà molto mosso. Le temperature subiranno un leggero aumento.
Domenica 19 gennaio, invece, non sarà completamente priva di precipitazioni. Nubi più compatte interesseranno il settore centro-orientale dell’isola, con la possibilità di brevi rovesci.
Nonostante ciò, le condizioni generali saranno migliori rispetto a sabato. I venti di scirocco si manterranno moderati, mentre i mari resteranno ancora mossi o molto mossi.
Il weekend si annuncia dunque variabile, ma con spazi di miglioramento temporaneo: fondamentale prestare attenzione ai bollettini meteo e alle condizioni dei mari per chi intende mettersi in viaggio o praticare attività all’aperto.
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Cronaca
Il maltempo sferza la Sicilia: tromba d’aria tra Avola e Noto, mini ciclone sulle Eolie con onde alte 5 metri
Disagi ovunque, mareggiate e danni: è stato un venerdì 17 gennaio caratterizzato dalle avverse condizioni meteo
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Venerdì 17 gennaio nel segno del maltempo in Sicilia. Lo si era detto, con tanto di allerta rossa in sei province dell’isola della zona centro-orientale, e così è stato. Acquazzoni, venti forti, mareggiate ma anche trombe d’aria e mini-cicloni. L’isola sferzata dalle intemperie.
Nel primo pomeriggio, attorno alle 15, una tromba d’aria si è abbattuta nella zona sud di Avola, vicino alla provinciale per Noto, nel Siracusano. Colpite diverse abitazioni e danni nel giro di pochi minuti.
Tutto si è consumato nel giro di pochi minuti. La formazione metereologica si è dissolta in pochi minuti.
Sempre nella provincia aretusea sono stati segnalati finora 25 gli interventi di soccorso effettuati dai vigili del fuoco da stamattina per danni provocati dalle forti raffiche di vento. Intonaci pericolanti, pali o alberi pericolanti, rimozione di oggetti vari dalla sede stradale. Rispetto a quanto previsto ha iniziato a piovere dopo le 13.
Maltempo nel Catanese
Un forte temporale si è abbattuto nella notte sul Catanese. Le zone maggiormente colpite sono state il capoluogo etneo, Belpasso, Randazzo, Palagonia e Riposto. Dalla mezzanotte i vigili del fuoco del comando provinciale hanno eseguito una trentina di interventi per danni provocati dalla pioggia, alberi pericolanti, servizi di assistenza e dissesti statici.
A Misterbianco il guidatore di un’auto è rimasto bloccato all’interno della macchina a causa della strada allagata ed è stato soccorso utilizzando un canotto.
A Catania per precauzione molte attività del centro storico hanno sbarrato gli ingressi, specialmente in via Etnea, dove più volte a causa delle alluvioni si è creato un fiume d’acqua che ha allagato negozi e locali. A causa della forte pioggia di stanotte molte buche in città si sono allargate e altre si sono create perché l’asfalto si è sbriciolato per la violenza dell’acqua caduta, come in via IV aprile.
Mini ciclone nelle Eolie, onde alte 5 metri
Mini ciclone nel pomeriggio nelle Eolie. Onde alte anche 5 metri hanno investono tutte le coste delle isole a Lipari, a Marina Lunga, Marina Corta, Canneto, Acquacalda, Porto delle Genti, a Vulcano, Stromboli. Sui porti di Lipari, Vulcano e Stromboli si sono abbattute le mareggiate.
Il mare è arrivato fin nei negozi e nelle case. Strade chiuse al traffico a Lipari e Canneto per il mare che ha invaso le rotabili. Anche auto e moto investite dai marosi. Strade piene di ciottoli e sabbia. Dopo l’albero di Lipari centro, un altro si abbattuto in località Pirrera. Intervenuti i vigili del fuoco con la collaborazione dell’associazione Are.
A Vulcano transennata l’area portuale: il mare ha invaso le strade, travolgendo le automobili
Disagi anche nel resto del Messinese
Precipitazioni significative a Linguaglossa, nel Messinese e nella zona del versante orientale della Sicilia. A Taormina la polizia locale ha chiuso la via Crocefisso, una delle principali strade utilizzate per raggiungere dalla costa il centro storico della cittadina: sono in corso i lavori per sgomberare la via.
A Giardini Naxos, vigili urbani e Protezione civile stanno monitorando il fiume Alcantara che è ingrossato a seguito delle precipitazioni. È stato fatto sgomberare per ragioni di sicurezza un uomo probabilmente accampato da mesi sull’argine sinistro del corso d’acqua.
Strade allagate a Palermo
Strade allagate a Palermo Pioggia battente a Palermo e diverse strade si trasformano in fiumi difficili da attraversare. Fiumi in strada segnalati anche nella zona di Mondello dove in via Castelforte si registrano difficoltà nella circolazione. Così anche viale Venere, molte delle strade interne e via Ludovico Bianchini allo Zen dove i tombini non reggono la pressione dell’acqua. Fiumi anche in via Lanza di Scalea.
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Cronaca
Messina Denaro, spunta un’altra prof amante: “Non sapevo fosse lui…”
Campobello di Mazara torna al centro delle indagini sulla rete di protezione di Matteo Messina Denaro. Una professoressa del luogo, indagata per favoreggiamento aggravato, ha dichiarato di aver avuto una relazione sentimentale con il boss, ignara della sua vera identità. La donna, interrogata in procura, si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Secondo quanto […]
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Campobello di Mazara torna al centro delle indagini sulla rete di protezione di Matteo Messina Denaro. Una professoressa del luogo, indagata per favoreggiamento aggravato, ha dichiarato di aver avuto una relazione sentimentale con il boss, ignara della sua vera identità.
La donna, interrogata in procura, si è avvalsa della facoltà di non rispondere.
Secondo quanto riportato da Repubblica Palermo, il 21 gennaio 2023, pochi giorni dopo l’arresto del superlatitante, la professoressa si presentò spontaneamente dai carabinieri affermando di aver conosciuto l’uomo sotto il falso nome di Francesco Salsi, un medico anestesista in pensione.
“Mai sospettato che fosse Matteo Messina Denaro, sono sotto choc”, dichiarò agli inquirenti.
L’incontro al supermercato
Il racconto della donna risale a due anni prima, quando conobbe “il dottor Salsi” in un supermercato vicino casa. Dopo uno scambio di numeri a settembre, il mese successivo l’uomo le diede appuntamento a Mazara del Vallo, conducendola poi nella sua abitazione di Campobello di Mazara. “Mi invitò altre volte – raccontò – ma ci sentivamo solo per telefono fino a pochi giorni prima del suo arresto”.
L’indagine ha rivelato che della relazione era a conoscenza Laura Bonafede, storica amante e complice del boss mafioso, recentemente condannata a 11 anni e 4 mesi di carcere per il suo ruolo nella rete di protezione del latitante.
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Cronaca
Palermo, sequestrati beni per 1,5 milioni a affiliato a clan di Santa Maria di Gesù
Tra i beni di Giuseppe Urso figurano attività commerciali, immobili e conti bancari. Condannato a oltre 19 anni per mafia
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Il Tribunale di Palermo ha disposto il sequestro di beni per un valore complessivo di un milione e mezzo di euro, riconducibili a Giuseppe Urso, già condannato due volte per associazione mafiosa.
Urso, attualmente in carcere, sta scontando una pena di 19 anni e sei mesi di reclusione per i reati accertati nel luglio 2003 e nel novembre 2022.
Secondo quanto emerso dalle sentenze di condanna, Urso sarebbe affiliato alla famiglia mafiosa di Santa Maria di Gesù. I suoi legami con il clan Vernengo sono consolidati anche sul piano familiare: Urso ha infatti sposato Rosa Vernengo, figlia di Pietro Vernengo, storico capomandamento.
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Il patrimonio sequestrato include una serie di attività e proprietà. Tra questi, una società di distribuzione di carburanti e una quota del 50% in una società di gestione di impianti sportivi.
Sono stati inoltre messi sotto sigilli due immobili, un box auto e tre appezzamenti di terreno a Palermo, di cui due comprendono fabbricati destinati a usi pubblici. Sequestrati anche un veicolo e sette rapporti bancari intestati o riconducibili all’uomo.
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Cronaca
Bimbo di 9 anni morto nel pozzo, chiuse indagini: 10 indagati per omicidio colposo
Il bambino di 9 anni caduto in un pozzo durante un grest: responsabilità contestate a educatrici e gestori del sito
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La Procura di Siracusa ha chiuso le indagini sulla morte di Vincenzo Lantieri, il bambino di 9 anni deceduto il 27 giugno scorso dopo essere precipitato in un pozzo in contrada Falabia, a Palazzolo Acreide, durante le attività di un grest estivo.
Dieci persone sono indagate con l’accusa di omicidio colposo, aggravato dalla prevedibilità dell’evento. Tra loro figurano il presidente e legale rappresentante della cooperativa sociale La Contea Falabia e il proprietario del terreno, accusati di non aver messo in sicurezza il pozzo, privo dei requisiti normativi e delle adeguate segnalazioni di pericolo.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Vincenzo avrebbe cominciato a saltare sulla copertura del pozzo, che ha ceduto sotto il suo peso, causandone la caduta fatale.
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Indagate anche cinque educatrici della fondazione Anffass e tre operatrici del servizio civile, incaricate della sorveglianza dei bambini. Per la Procura, le responsabili erano consapevoli della presenza del pozzo e di altre fonti di pericolo, ma non hanno garantito un’adeguata vigilanza su Vincenzo.
Le indagini sono state coordinate dal procuratore capo Sabrina Gambino e condotte dal sostituto procuratore Davide Viscardi.
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