E’ il giorno dell’entrata in vigore: da oggi, 14 dicembre 2024, diventano operative le 36 nuove norme introdotte dalla Legge 25 novembre 2024, n. 177, che riformano il Codice della Strada. Le modifiche puntano a rafforzare la sicurezza stradale e a promuovere comportamenti più responsabili alla guida.
Tra le novità più rilevanti spicca la tolleranza zero verso l’uso del telefonino al volante e la guida in stato di ebbrezza, con pene più severe per i trasgressori. A queste si aggiungono aggiornamenti sui limiti di velocità e nuove regole dedicate ai neopatentati, con l’obiettivo di ridurre incidenti e infrazioni tra i più giovani.
Grande attenzione è rivolta ai monopattini elettrici, che dovranno obbligatoriamente essere dotati di targa, casco e assicurazione. Questi provvedimenti mirano a regolamentare l’uso di un mezzo sempre più diffuso, garantendo maggiore sicurezza per tutti gli utenti della strada.
Un’altra novità importante è il ritiro della patente per chi abbandona animali in strada, una misura che coniuga tutela degli animali e prevenzione di incidenti.
Mentre molte delle nuove disposizioni sono già autoapplicative, altre, come quelle relative alla targa e all’assicurazione obbligatoria per i monopattini, richiederanno regolamenti specifici. Entro un anno, è previsto un riordino complessivo del Codice della Strada.
C’è una novità rispetto al testo approvato e riguarda l’uso di cannabis terapeutica. L’obiettivo è tutelare le persone in cura con sostanze psicotrope sotto controllo medico, consentendo loro di continuare a guidare. Il Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha annunciato l’avvio di tavoli di confronto per definire eventuali deroghe o regole specifiche, escludendo la sanzionabilità per i pazienti che seguono protocolli terapeutici certificati.
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Buona notizia invece per tutti gli automobilisti: il governo ha deciso di rinviare l’adeguamento delle multe stradali all’inflazione anche per il 2025, evitando così un aumento delle sanzioni che avrebbe comportato un incremento del 6% a partire dal 1° gennaio 2025. Questo rinvio è stato deciso in risposta all’attuale situazione economica, evitando così aumenti consistenti, come le multe per eccesso di velocità che sarebbero potute arrivare fino a 4.000 euro.
L’uso del cellulare o di altri dispositivi elettronici durante la guida è ora severamente sanzionato. La multa per chi viene sorpreso al volante varia tra i 250 e i 1.000 euro. In aggiunta, è prevista una sospensione automatica della patente per una settimana se il conducente ha almeno 10 punti sulla patente.
Nel caso in cui i punti siano inferiori, la sospensione sarà di 15 giorni. La violazione di queste regole comporta anche una perdita di punti sulla patente: da 5 a 10, a seconda della gravità dell’infrazione.
In caso di recidiva, le sanzioni si aggravano. La multa può salire fino a 1.400 euro, mentre la sospensione della patente può arrivare a un massimo di tre mesi. Inoltre, la decurtazione dei punti sulla patente può arrivare fino a 10 punti. È importante sottolineare che la normativa non si limita solo all’uso del cellulare, ma include qualsiasi dispositivo elettronico che possa distrarre il conducente, come tablet o notebook.
Tolleranza zero per la guida in stato di ebbrezza. Se il tasso alcolemico è tra 0,5 e 0,8 grammi per litro, la multa va da 573 a 2.170 euro e la sospensione della patente dura da 3 a 6 mesi. Per un tasso tra 0,8 e 1,5 g/l, si applicano sia la sanzione pecuniaria (da 800 a 3.200 euro) che l’arresto (fino a 6 mesi), con una sospensione della patente da 6 mesi a un anno. Se il tasso supera 1,5 g/l, le sanzioni sono più gravi: arresto da 6 mesi a un anno, multa da 1.500 a 6.000 euro, e sospensione della patente da 12 a 24 mesi. In tutti i casi, viene decurtato un totale di 10 punti dalla patente.
Inoltre, per chi commette una violazione tra 0,8 e 1,5 g/l, sulla patente verranno inseriti i codici unionali 68 e 69, che impongono il divieto di assumere alcol alla guida o l’obbligo di utilizzare veicoli dotati di alcolock, un dispositivo che impedisce l’avviamento del motore in caso di alcol nel respiro. Il dispositivo dovrà essere installato a spese del conducente e il codice resterà sulla patente per 2-3 anni, a seconda della gravità della violazione. Se la violazione è commessa alla guida di un veicolo altrui, la sospensione della patente è raddoppiata. In caso di recidiva entro due anni, la patente viene revocata e il veicolo confiscato (se di proprietà del trasgressore).
Nessuno sconto anche per chi guida sotto l’effetto di stupefacenti: ora non è più necessario che il guidatore sia in uno stato evidente di alterazione psico-fisica; basta che risulti positivo ai test per la presenza di droghe nel suo organismo. Se le forze dell’ordine non hanno l’attrezzatura per effettuare i test sul posto, il conducente sarà portato in strutture sanitarie per i prelievi di campioni biologici. In caso di esito positivo, scatta il ritiro della patente per un massimo di tre anni. Questa norma non si applica ai consumatori di cannabis terapeutica, ma per tutti gli altri, la sanzione è immediata.
Chi supera i limiti di velocità tra 10 e 40 km/h rischia una multa che varia da 173 a 694 euro. Se la violazione avviene in un centro abitato e viene ripetuta almeno due volte in un anno, la sanzione aumenta, con una multa tra 220 e 880 euro e la sospensione della patente da 15 a 30 giorni.
Una novità importante riguarda le infrazioni ripetute in un breve periodo: se un guidatore commette più violazioni nello stesso tratto di strada, entro un’ora e sotto la giurisdizione dello stesso ente, non si sommano le multe. Invece, si applica la sanzione più grave, aumentata di un terzo.
Per quanto riguarda gli autovelox, le nuove regole stabiliscono che devono essere segnalati in anticipo e rispettare distanze minime tra dispositivi. Inoltre, non è più possibile cumulare multe per infrazioni ripetute nello stesso tratto in un’ora.
Il nuovo Codice della strada prevede la confisca obbligatoria del veicolo in caso di guida contromano che causa un incidente grave, con morti o feriti, su curve o tratti a visibilità limitata. Inoltre, verranno installati cartelli per contrastare l’ingresso contromano sulle strade. Per i veicoli pesanti, è obbligatorio percorrere esclusivamente la corsia più vicina al margine destro della carreggiata, nei tratti autostradali con divieto di sorpasso.
Per i monopattini elettrici, sono introdotti nuovi obblighi: targa, casco e assicurazione. Inoltre, la loro circolazione è limitata alle strade urbane con limiti di velocità sotto i 50 km/h, con il divieto di viaggiare contromano e nelle aree pedonali. Le società di sharing dovranno anche installare dispositivi per prevenire utilizzi non conformi. I trasgressori rischiano multe tra i 100 e i 400 euro. Tuttavia, le disposizioni attuative per queste misure arriveranno nelle prossime settimane.
In tema di sicurezza per i ciclisti, gli automobilisti dovranno mantenere una distanza di almeno 1,5 metri durante il sorpasso, per aumentare la protezione per chi pedala.
Il nuovo Codice della strada abbassa a 120 cc (o 6 kW per i veicoli elettrici) il limite di cilindrata per i ciclomotori che possono circolare su autostrade e tangenziali, a condizione che il conducente sia maggiorenne. I motocicli con cilindrata non inferiore a 120 cc (o 6 kW per quelli elettrici) potranno circolare sulle autostrade e strade extraurbane principali, sempre se condotti da maggiorenni.
Il Codice della strada introduce modifiche per i neopatentati, ampliando le opzioni di veicoli guidabili nei primi anni di patente. Per i neopatentati, il limite di potenza per le auto sale a 75 kW (101,9 CV) nei primi tre anni di guida, con un limite di 105 kW per tonnellata per veicoli elettrici o ibridi. Divieto assoluto di circolare con un tasso alcolemico positivo nei primi tre anni, con una decurtazione di 10 punti in caso di infrazione. È previsto l’uso dell’alcolock per i recidivi.
Il foglio rosa, invece, non sarà più rilasciato subito dopo l’esame teorico, ma solo dopo un numero minimo di esercitazioni pratiche in diverse situazioni, come strade extraurbane e notturne, certificato dalle autoscuole.
Viene abbassata l’età minima per guidare veicoli adibiti al trasporto di persone. Per i veicoli con patente D o DE, il limite scende a 18 anni per i servizi di linea con percorrenza non superiore a 50 km, a condizione che il conducente possieda una CQC ottenuta tramite un corso di 280 ore. Per altri veicoli senza limiti di percorrenza e tipologia di servizio, il limite è fissato a 20 anni. I minibus (patenti D1 e D1E, fino a 16 passeggeri) potranno essere guidati a partire dai 18 anni, con una CQC conseguita attraverso il corso ordinario di 280 ore.
Cambiano le regole per le “supercar”. Per chi ottiene la patente dopo l’introduzione della legge, il divieto di guida di auto “potenti” salirà da uno a tre anni, ma con un limite di potenza ammorbidito rispetto al passato. I neopatentati non potranno guidare veicoli con potenza superiore a 75 kW/t o autovetture con potenza superiore a 105 kW, con corsi nelle scuole guida previsti per l’incremento dei punti sulla patente.
Inasprite le pene per chi abbandona animali sulla strada. La sanzione per chi viene sorpreso a compiere questo atto, anche senza causare incidenti, aumenta, con pene che arrivano fino a un anno di carcere e multe da 1.000 a 10.000 euro. Se l’abbandono avviene tramite un veicolo, oltre alla pena detentiva, è prevista la sospensione o revoca della patente da sei mesi a un anno. In caso di incidente con gravi conseguenze per altre persone, si applicano le sanzioni previste per omicidio stradale e lesioni gravi o gravissime.
Con le nuove regole viene introdotta la sospensione automatica della patente, che si applica senza il coinvolgimento del prefetto. Questa scatta alla prima violazione, ma solo se il guidatore ha meno di 20 punti sulla patente. La sospensione sarà di 7 giorni con un punteggio tra 10 e 19 punti e di 15 giorni con un punteggio tra 1 e 9 punti. Se il guidatore è responsabile di un incidente, la durata della sospensione sarà raddoppiata: 14 giorni per il primo caso, 30 giorni per il secondo. Le infrazioni che attivano questa norma includono l’uso del cellulare, il mancato uso delle cinture di sicurezza o del casco, il sorpasso a destra, la circolazione contromano e il mancato rispetto di semafori o sensi vietati.
Le limitazioni alla circolazione nelle zone a traffico limitato (Ztl) potranno essere imposte solo in presenza di esigenze congiunte: riduzione delle emissioni inquinanti, tutela del patrimonio culturale, e rispetto dell’ambiente e della natura. Le normative dovranno rispettare criteri di adeguatezza, proporzionalità e tenere conto della mobilità e della necessità di sostenere la produzione.
Per i veicoli con contrassegno per disabili, la sosta nelle aree a pagamento (“strisce blu”) sarà gratuita. Vengono, invece, inasprite le sanzioni per chi parcheggia in modo illecito negli spazi riservati agli invalidi. Inoltre, è previsto l’obbligo di riservare almeno il 20% delle aree di sosta gratuite, inclusi gli spazi per la ricarica dei veicoli elettrici, e la creazione di zone “kiss & ride” presso stazioni e aeroporti.
Nelle nuove normative si stabilisce anche che il proprietario del veicolo sia responsabile della verifica dell’assicurazione, anche se il veicolo è affidato a terzi. Sono previsti strumenti tecnici per l’incrocio rapido dei dati degli archivi per i controlli.
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