Sul caso era intervenuto persino il ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara. Una docente di Scienze in un istituto di Rovigo, il “Viola Marchesini”, qualche mese fa era stata colpita dagli studenti in classe con dei pallini di gomma, sparati dai banchi.
La scena venne ripresa anche con i cellulari e, come spesso accade, fra una condivisione e l’altra, finì sul web. Il fatto è poi diventato un vero e proprio caso mediatico, con la prof, Maria Cristina Finatti, che adesso è decisa ad andare avanti con la querela nei confronti di tre ragazzi di 15 anni.
Il tribunale dei minori di Venezia l’ha invitata alla mediazione penale, un iter che mira al confronto e alla riparazione evitando il processo. La donna non vuol sentir parlare di passi indietro. “Se ci sono delle responsabilità – ha sottolineato – è giusto che paghino se no non si va da nessuna parte“, continua a dire Maria Cristina Finatti. La donna insegna sempre nella stessa scuola, ma in un’altra classe.
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Nello scorso mese di giugno il caso era tornato alla ribalta per gli alti voti in condotta che alla fine vennero attribuiti ai ragazzi, nonostante quel che era accaduto in classe. Proprio in quel caso, i giudici vennero “rivisti” ed abbassati, proprio per l’intervento del ministro Valditara. La vicenda, adesso, continua ad andare avanti.
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