E’ il giorno – nell’aula bunker dell’Ucciardone – della conferenza sulla Carta di Palermo contro la criminalità organizzata. Sono presenti tra gli altri i ministri anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi oltre che il direttore esecutivo dell’ufficio per la droga e il crimine dell’Onu, Ghada Waly.
Vent’anni dalla Carta di Palermo La Carta di Palermo contro la criminalità organizzata transnazionale fu firmata a Palermo il 15 novembre 2000 ed è entrata in vigore il 29 settembre 2003 con l’adesione, ad oggi, di 190 Stati dell’Onu su 193. Ispirata a una visione di Giovanni Falcone, la Carta è una cornice giuridica che introduce strumenti globali più avanzati per la cooperazione di polizia contro il crimine organizzato.
“L’impegno nella lotta al traffico dei migranti deve unire i Paesi, la collaborazione col sistema Onu è fondamentale. Il presidente Meloni l’ha ricordato pochi giorni fa alle Nazioni Unite. Dobbiamo ingaggiare una guerra totale e globale senza sconti ai trafficanti di esseri umani. L’impennata degli sbarchi deve imporre una riflessione seria”, ha detto il ministro Carlo Nordio.
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“Per Palermo e l’intera Italia questa giornata ha un significato speciale, vorrei rendere omaggio a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino – ha aggiunto – che hanno dato la vita per la lotta contro il crimine organizzato. Questo aula bunker è un luogo simbolo”.
“C’è l’esigenza di una risposta unitaria per fronteggiare l’emergenza che riguarda il traffico dei migranti. Io vorrei lanciare oggi una proposta per avviare una specie di cooperazione rafforzata con gli Stati parte della Convenzione che intendono irrobustire la cooperazione giudiziaria fra di loro, al fine di combattere il traffico di migranti e la tratta di essere umani. Questa cooperazione rafforzata si potrà concretizzare in varie iniziative. Oggi – ha poi annunciato Nordio – firmerò due trattati, a margine dei lavori della Conferenza, con i miei colleghi Ministri della giustizia di Algeria e Libia“.
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