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Cronaca

Due neonati salvati a Lampedusa, insieme a 320 migranti

Operazioni senza sosta a Lampedusa, dove gli sbarchi vanno avanti fino a tarda notte. In salvo bambini e neonati: i dettagli

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Continuano fino a notte fonda le operazioni di soccorso di migranti a Lampedusa. Le motovedette della Guardia Costiera hanno recuperato diversi barchini di ferro in balìa del mare con a bordo circa 320 persone.

Sono quasi tutti giovani sotto i 30 anni e provengono dall’Africa subsahariana. Tra loro circa 80 donne, di cui una in gravidanza al settimo mese, 6 minori, 4 bambini di 5-6 anni, 2 bambini di 3-4 mesi, e una bimba appena nata.

Parlano tutti il francese e raccontano di essere in viaggio da settimane, hanno attraversato il deserto, passando dall’Algeria e si sono messi in mare, su piccole imbarcazioni precarie, dalla costa tunisina due giorni fa, raccontano al personale delle associazioni umanitarie presenti al molo Favaloro.

LEGGI ANCHE: Sbarchi a Lampedusa, giornalisti aggrediti: “Penalizzato il turismo nell’isola”

I sanitari, hanno prestato aiuto e verificato lo stato di salute dei bambini e della donna in gravidanza, non riscontrando particolari criticità. Alcuni uomini, avevano difficoltà deambulatorie e sono stati supportati dai medici presenti al porto. I migranti, dopo la prima assistenza e le consuete operazioni di polizia, sono stati trasferiti nell’hotspot di contrada Imbriacola, gestito dalla Croce Rossa Italiana, tornando di nuovo ad essere sovraffollato, oltre la capienza massima. Già nella giornata di ieri, sono state soccorse più di mille persone, dal personale della Guardia Costiera.

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Sempre nella giornata di ieri, centinaia di persone sono state trasferite in Sicilia con il traghetto di linea diretto a Porto Empedocle, e anche stamattina sono previsti ulteriori trasferimenti. Nel pomeriggio di ieri, 600 migranti (di cui 200 dall’hotspot) sono stati trasbordati sulla nave Dattilo della Guardia Costiera, in rada davanti al porto dell’isola pelagica e diretta in Sicilia. Durante lo sbarco della notte, altre tre motovedette (due della Guardia Costiera e una della Guardia di Finanza) sono tornate in mare per altri recuperi, dopo le segnalazioni di alcuni pescherecci al largo di Lampedusa.

Il loro rientro è previsto nelle prossime ore. Le ottime condizioni meteo dei prossimi giorni, favoriranno sicuramente ulteriori arrivi di migliaia di persone, pronte a partire dalla costa tunisina, come hanno raccontato alcuni migranti appena sbarcati. Intanto, continuano le tensioni sull’isola dopo la visita del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e della Commissaria europea agli Affari Interni Ylva Johansson.

Sono state tre le aggressioni di alcuni cittadini di Lampedusa ai danni di due giornalisti e un operatore video, che hanno ricevuto pietrate, calci e minacce danneggiando le loro attrezzature mentre stavano documentando gli sbarchi. Alcuni degli aggressori sono stati individuati e denunciati alla Procura della Repubblica.

Sull’isola è stato costituito un movimento “Pelagie Mediterranee” che hanno annunciato per Lunedì 10 luglio una manifestazione “contro la militarizzazione dell’isola, la sua riduzione a frontiera dell’Ue e la tratta di esseri umani”, un tam tam partito da un gruppo whatsapp, invitando tutta la popolazione a partecipare, al grido “siamo disposti a tutto per salvare la nostra isola, senza paura!”. (foto teleone.it)

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Cronaca

Sala dell’assessorato al Turismo della Regione siciliana intitolata a Totò Schillaci

In via Notarbartolo a Palermo, una sala riunioni porterà il nome del celebre calciatore, su iniziativa dell’assessore Elvira Amata

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La Regione Siciliana ha deciso di intitolare la sala riunioni dell’assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo di via Notarbartolo, a Palermo, alla memoria di Totò Schillaci, l’iconico calciatore palermitano scomparso ieri mattina.

L’iniziativa nasce dalla volontà dell’assessore Elvira Amata, ed è stata prontamente accolta e sostenuta dal presidente della Regione, Renato Schifani.

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La cerimonia di intitolazione si terrà nei prossimi giorni e sarà un’occasione per rendere omaggio a uno degli sportivi più amati e rappresentativi della Sicilia, che ha lasciato un segno indelebile nella storia del calcio italiano, soprattutto per le sue memorabili prestazioni ai Mondiali di Italia ’90.

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Cronaca

Violenza ad Avola: soccorritore del 118 preso a calci e pugni da familiari di una paziente

Gli è stata certificata una prognosi di 7 giorni. Contro gli aggressori sarà inoltrata denuncia

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Un soccorritore della Seus 118 è stato aggredito dai familiari di una paziente ad Avola, in provincia di Siracusa. Colpito ripetutamente con calci e pugni ha riportato ferite al volto e ad una spalla. Al termine di una visita al pronto soccorso gli è stata certificata una prognosi di 7 giorni. Contro gli aggressori sarà inoltrata denuncia.

Riccardo Castro, presidente della Seus, sottolinea: “Per l’ennesima volta i nostri operatori sono aggrediti mentre compiono il proprio dovere. Un fenomeno vergognoso, contro il quale come già annunciato nei mesi scorsi doteremo al più presto i nostri equipaggi del 118 di apposite bodycam come deterrente”.

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“In sinergia con l’assessorato regionale alla Salute abbiamo pure chiesto ad Asp, ospedali e Policlinici – limitatamente alle proprie competenze- di inserire i nostri soccorritori negli interventi previsti dalle linee guida emanate dal Dasoe per la prevenzione degli atti di violenza e delle aggressioni verbali e/o fisiche agli operatori. La Seus si costituirà parte civile nei processi contro gli autori delle aggressioni, ha avviato campagne di sensibilizzazione e sta predisponendo un sostegno psicologico. Siamo orgogliosi e concretamente al fianco dei nostri “angeli del soccorso”, i quali con notevole professionalità e spirito di sacrificio salvano centinaia di vite”.

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Cronaca

“Macchinario guasto”, lui muore al “Civico” di Palermo: condannati due medici

Assolti il primario e una dottoressa del pronto soccorso: secondo i periti, un intervento tempestivo avrebbe potuto salvare il paziente

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Il tribunale di Palermo ha condannato due in servizio presso l’ospedale Civico, a un anno di reclusione con pena sospesa per la morte di Andrea Palma, avvenuta il 25 febbraio del 2017.

Il giudice monocratico Sergio Ziino ha emesso la sentenza in primo grado, mentre sono stati assolti il primario del pronto soccorso ed un’altra dottoressa, difesi rispettivamente dagli avvocati Massimo Motisi e Roberto Mangano.

Andrea Palma si era recato al pronto soccorso del Civico la sera del 23 febbraio con una diagnosi di sindrome coronarica acuta. Era stato programmato un esame di coronarografia urgente per la mattina successiva, ma un guasto a uno dei macchinari e l’impegno dell’altro per altre emergenze avevano impedito l’esecuzione dell’esame presso la struttura.

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Secondo le indagini, i medici Priolo e D’Antona non avrebbero disposto il trasferimento del paziente in un altro ospedale per effettuare la coronarografia. Gli esperti del processo hanno stabilito che un intervento tempestivo avrebbe potuto evitare il peggioramento delle condizioni di Palma, che è deceduto alle 5:25 del 25 febbraio. La sentenza è di primo grado e potrà essere impugnata in appello.

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Cronaca

Come cambia l’Etna: cresce il cratere Voragine, il bordo supera i 3400 metri

La rilevazione è contenuta nel bollettino settimanale ed è dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia

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Cresce in altezza il cratere Voragine dell’Etna: con il materiale lavico accumulato con le ultime eruzioni, l’orlo orientale ha raggiunto quota 3.400 metri d’altezza, arrivando a toccare 3.403 metri sul livello del mare.

La rilevazione è contenuta nel bollettino settimanale, nel periodo tra il 9 e il 15 settembre, sul vulcano attivo più alto d’Europa a cura dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, di Catania, che lo pubblica sul proprio sito.

Il ‘sorpasso’ sul cratere di Sud-Est, che deteneva il ‘record dal 10 agosto del 2021 e che ultime stime davano alto 3.347 metri, era già avvenuto nello scorso luglio quando la Voragine toccava quota 3.369 metri d’altezza.

Quello precedente, che resisteva dagli anni Settanta del secolo scorso, era del cratere di Nord-Est.

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Cresciuto anche il cratere Bocca Nuova che adesso tocca quota 3.380 metri sul livello del mare. Il Cratere Voragine, silente da oltre tre anni – la sua ultima emissione di cenere era del 3 aprile del 2021 – ha cominciato a ‘crescere’ in altezza dal 14 giugno scorso con una debolissima attività stromboliana che ha poi avuto un progressivo aumento nell’intensità del fenomeno trasformatosi poi in fontane di lava.

Il materiale piroclastico emesso, con l’intensa e frequente attività stromboliana, ha portato ad accumuli sul Cratere Voragine aumentando la sua altezza, fino a fargli superare i 3.400 metri, con un margine di errore nelle quote stimato dall’Ingv in un metro.

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