Una quantità di pioggia mai vista, che in poche ore ha fatto salire il livello dei fiumi fino a farli esondare. Praticamente tutti i corsi d’acqua che si trovano fra Rimini e Bologna, ventuno in tutto, hanno rotto gli argini o sono esondati allagando vaste zone della Romagna.
Sono salite a nove le vittime del maltempo in Emilia Romagna, dove continua l’emergenza, con evacuazioni in corso per tutta la notte a Castel Bolognese, nella provincia di Ravenna, dove si è registrato un problema di assenza di acqua potabile. Ancora una notte di paura, nuovi allagamenti in particolare nella zona di Ravenna.
La frattura fra Reda e Fossolo ha sovraccaricato il Canale emiliano-romagnolo e tutta la rete secondaria dei canali consortili, con l’acqua che ha invaso parti significative delle campagne: situazione drammatica a Russi, Godo, San Pancrazio e Villanova di Ravenna.
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Nella notte il Comune di Ravenna è intervenuto, con il supporto della Polizia locale, informando i cittadini di Villanova, invitandoli ad andare ai piani alti, offrendo a chi fosse impossibilitato il primo piano della sede del centro civico o la sistemazione al Cinemacity. Il Comune ha distribuito l’acqua dove ha potuto e al palazzetto dello sport è arrivata un’autobotte.
E intanto, è finita sott’acqua Faenza, una parte di Cesena e di Forlì e molti altri grandi centri abitati. In alcune zone, in pochi minuti l’acqua è salita, raggiungendo anche i primi piani delle case. Sono morte otto persone che non sono riuscite a mettersi in salvo e sono rimaste intrappolate nei piani bassi delle case o nelle automobili. La furia delle esondazioni è stata impetuosa: una delle vittime, una donna di Ronta di Cesena, è stata ritrovata in mattinata sulla spiaggia di Cesenatico. Il Savio ha trascinato il cadavere per venti chilometri in poche ore.
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