La Procura di Enna ha avviato un’indagine esplorativa per fare luce sull’emergenza idrica che affligge il territorio ennese. La situazione, aggravata dalle drastiche turnazioni nella fornitura d’acqua, ha scatenato proteste diffuse da parte dei residenti di diversi Comuni della provincia.
L’inchiesta nasce anche a seguito dell’allarme sociale generato da manifestazioni organizzate dagli utenti stanchi dei continui disservizi.
💪 SIAMO ANCHE SU GOOGLE NEWS! Seguici cliccando QUI! 🖋
Tra i principali problemi segnalati, vi è la turnazione dell’acqua che può arrivare fino a sette giorni, creando gravi disagi. Inoltre, si è acceso il dibattito sulle tariffe idriche, considerate troppo elevate. Secondo Giampiero Alfarini, avvocato del Comitato Senz’Acqua Enna, esisterebbero le condizioni per contestare le bollette, soprattutto per la presenza delle cosiddette “partite pregresse”, elemento di forte dissenso tra gli utenti.
In alcuni Comuni, come Enna, anche nel giorno previsto per l’erogazione settimanale, l’acqua arriva con pressione insufficiente o non arriva affatto in alcune abitazioni, rendendo difficile persino il riempimento dei serbatoi.
Un altro aspetto critico riguarda il rifornimento delle autobotti, spesso gestite da privati, con conseguenti costi per i cittadini. Solo in alcune località, come Calascibetta, l’amministrazione comunale ha messo a disposizione un mezzo da 15 mila litri di acqua potabile, mentre la Protezione civile si occupa della distribuzione di acqua per uso domestico, ma non in tutto il territorio ennese. (foto archivio)
🖋 CONTINUA A LEGGERE su Teleone.it
🟢 LA “CARICA” DEI 500MILA: seguici su FACEBOOK! 📲
🎥 GUARDA TUTTI I VIDEO! – CLICCA QUI 📲
(www.teleone.it)