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Sicilia

Enoturismo in Sicilia, al via l’evento “Calici di Stelle 2022”

Al via in Sicilia “Calici di Stelle 2022”, evento promosso da Movimento Turismo del vino e Associazione nazionale Città del Vino – I DETTAGLI

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Lasciarsi ispirare ed emozionare dall’arte e dalla bellezza, in compagnia di un calice di vino e sotto un cielo stellato. Al via in Sicilia “Calici di Stelle 2022”, l’evento estivo atteso da enoturisti e appassionati del vino, promosso da Movimento Turismo del Vino e Associazione Nazionale Città del Vino.

Le cantine del Movimento Turismo del Vino Sicilia, fino al 15 agosto, organizzano innumerevoli e variegate iniziative non solo in cantina, ma anche in piazze e in luoghi suggestivi delle città siciliane. Attraverso il binomio vino e buon cibo si vuole, in particolare, dare valore alla cultura per raccontare il territorio. (continua sotto 👇)
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Calici di Stelle, quest’anno, diventa inoltre un’occasione per ribadire e rafforzare l’impegno del Movimento Turismo del Vino Sicilia, in un’ottica di maggiore coesione tra le cantine associate, puntando a collaborazioni costruttive con tutte quelle realtà che vogliono sostenere la cultura del vino e incrementare l’immagine e le prospettive economiche e occupazionali dei territori vitivinicoli in chiave enoturistica.

a qui il supporto strategico di Fondazione Sicana che, a conferma della collaborazione con il Movimento, ha ospitato all’interno della sua sede – il palazzo ex Poste Centrali – nel centro storico di Caltanissetta, la conferenza stampa di presentazione di Calici di Stelle, alla quale hanno preso parte, oltre al presidente di Fondazione Sicana Giuseppe Di Forti e al presidente del Movimento Turismo del Vino Sicilia Stefania Busà, il coordinatore Città del Vino in Sicilia Leonardo Ciaccio e il presidente del Movimento Turismo del Vino Italia Nicola D’Auria, per la prima volta in Sicilia per incontrare gli associati.

“Tra gli obiettivi che il Movimento Turismo del Vino Sicilia ha intrapreso negli ultimi anni, nonostante il periodo abbastanza difficile della pandemia che ci lasciamo alle spalle, ci sono l’incremento del numero degli associati e il potenziamento della comunicazione per far conoscere maggiormente i valori e le attività della nostra associazione sul territorio – puntualizza la presidente Stefania Busà (MTV Sicilia) -. E’ importante, tra l’altro, ricordare che soltanto le cantine associate possono utilizzare i brand dei nostri eventi, ad esempio Cantine Aperte o Calici di Stelle. Questi marchi sono di proprietà esclusiva del Movimento Turismo del Vino e certificano il rispetto di protocolli da noi riconosciuti fondamentali nel garantire agli enoturisti servizi di accoglienza ed esperienze di qualità.
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All’edizione 2022 di Calici di Stelle – continua Busà – partecipano 22 cantine di 6 province, con un intenso calendario che comprende visite guidate, passeggiate in vigna, cene sotto le stelle, performance musicali e spettacoli teatrali. Questo evento è poi un’opportunità per fare sinergie con altre associazioni o istituzioni del territorio, accomunate dalla volontà di portare cultura intorno al mondo del vino e valorizzare i territori. Per questo motivo – conclude Busà – ringrazio sia Città del Vino con cui ogni anno consolidiamo la partnership a livello organizzativo, sia Fondazione Sicana che, grazie alla sensibilità del presidente Giuseppe Di Forti, da quest’anno ha intrapreso con noi un percorso di collaborazione culturale. Inaugurare Calici di Stelle in Sicilia con la visita del presidente nazionale D’Auria rappresenta uno slancio per tutti gli associati, per far crescere il Movimento Turismo del Vino Sicilia”.

“Fondazione Sicana, sin dalla sua costituzione – spiega il presidente Giuseppe Di Forti – vuole contribuire concretamente alla rinascita della Sicilia, realizzando e promuovendo con costanza iniziative finalizzate alla crescita morale e culturale, in una visione fortemente integrata con il territorio, di cui si vuole salvaguardare la storia e l’identità. Intraprendere quindi questa collaborazione con il Movimento Turismo del Vino è per noi naturale: il vino è arte, custode di valori autentici, trait d’union tra tradizione e innovazione. All’associazione poi ci unisce, in particolare, l’attenzione alle nuove generazioni: Fondazione Sicana propone una organica riflessione tra economia circolare ed economia del territorio per un radicale ripensamento del rapporto dell’uomo con la natura, il Movimento Turismo del Vino si rivolge al pubblico più giovane proponendo un avvicinamento al mondo del vino con un approccio culturale, responsabile e consapevole”.

“Calici Di Stelle è da sempre uno degli eno-appuntamenti più amati dagli appassionati in Sicilia – commenta Nicola D’Auria, presidente del Movimento Turismo del Vino – e siamo certi che questa edizione saprà emozionare tutti coloro che vorranno gustare un calice di buon vino sotto al cielo stellato che solo la Sicilia sa regalare. Sarà un’ulteriore occasione, per le cantine aderenti, per confermare l’incredibile diversità e la qualità della produzione vinicola siciliana, ma anche per apprezzare le bellezze naturalistiche e artistiche di un territorio assolutamente unico”.

“La partnership con Movimento Turismo del Vino Sicilia, in occasione di Calici di Stelle – precisa il coordinatore di Città del Vino in Sicilia Leonardo Ciaccio – ci permette di condividere i valori di sempre e di pensare a nuove esperienze, in grado di valorizzare e far conoscere ad un pubblico sempre più ampio il nostro patrimonio artistico e storico cittadino. Calici di Stelle è dunque un viaggio nella bellezza e nella conoscenza del nostro territorio, per scoprire e far rivivere, tra vino e stelle, le piazze e i centri storici delle nostre città” (Italpress)
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Cronaca

Senzatetto sessantenne ucciso a calci e pugni alla stazione: dramma a Siracusa

Testimone racconta l’atroce aggressione subita da M., 61 anni, senzatetto, che ha portato al decesso: la polizia indaga sul caso

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Una aggressione violenta e brutale scuote la Sicilia: a Siracusa un senzatetto di 61 anni, M., è stato massacrato di pugni e calci da uno sconosciuto. La tragedia si è consumata nella notte tra mercoledì e giovedì, e a raccontarla è stato un altro senzatetto, R., che ha assistito al dramma.

Visibilmente scosso e con le mani tremanti, il testimone ha descritto l’accaduto ai cronisti de La Sicilia, raccontando di come l’aggressore, senza alcun motivo apparente, si sia scagliato su M. con violenza.

Dopo l’attacco, la vittima è stata trasportata in ospedale, ma ha deciso di tornare alla stazione, dove è stato trovato morto la mattina seguente. “L’hanno picchiato senza pietà, lui stava male, vomitava”, ha spiegato il testimone.

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Il racconto di R. parla di un uomo che, urlando per un cellulare scomparso, ha iniziato a colpire M. senza sosta, per poi allontanarsi. Spaventato e con ferite al volto, R. ha deciso di allontanarsi presto dalla città. La polizia ha presidiato la stazione, impedendo ai curiosi di avvicinarsi al luogo del delitto, dove è stato ritrovato il corpo senza vita di M.

Sul terribile accaduto la Procura di Siracusa ha aperto una indagine. Disposta l’autopsia e si stanno valutando le dichiarazioni del testimone oculare. Le telecamere di sicurezza potrebbero aver ripreso l’aggressione e gli ultimi momenti di vita della vittima, ma al momento quel che rimane è soltanto una certezza: l’assassino a piede libero, oltre alla morte violenta.

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Cronaca

Brutale rissa nel canile municipale di Palermo, cagnolina sbranata e uccisa: denuncia degli animalisti

“Consegnati audio e video per stabilire le responsabilità e gli errori commessi all’interno del canile municipale di Palermo”

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Drammatico episodio nel canile municipale di Palermo, dove una cagnolina è stata attaccata ed uccisa, al culmine di una brutale rissa, dagli altri animali presenti nella struttura. La denuncia arriva dalle associazioni animaliste palermitane. “Nel tardo pomeriggio di ieri, 20 Novembre, si è verificato un fatto gravissimo all’interno del canile municipale di Palermo. Un fatto – si legge nella nota delle associazioni – che potrebbe evidenziare gravi responsabilità da parte degli operatori del canile poiché avvisati da condomini delle liti accentuate all’interno del box”.

“Noi associazioni protezionistiche animaliste locali – si specifica – siamo state contattate da cittadini residenti nei condomini circostanti alla struttura comunale, che ci hanno prontamente riferito di una rissa in gabbia, il tutto correlato da video. Immediatamente abbiamo allertato l’amministrazione comunale e l’assessore Ferrandelli che in pochi minuti ha fatto arrivare al canile municipale il responsabile amministrativo e lo staff. Il personale comunale, il veterinario e gli addetti al servizio di cura degli animali hanno effettivamente constatato l’aggressione al cane in questione e soccorso l’animale”.

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“Abbiamo però, da Associazioni, ritenuto opportuno trasferire il cane in una clinica privata per cercare di stabilizzare l’animale sotto shock e tentare di salvarla. Purtroppo la cagnolina, Marika, l’avevamo così chiamata, è deceduta stamattina alle ore 6.15 am. Abbiamo già sporto denuncia alla sezione PG della polizia municipale, fornito audio e video in nostro possesso, per stabilire le responsabilità e gli errori commessi da tutti gli attori coinvolti nel lavoro all’interno del canile municipale di Palermo”.

“Stiamo fornendo il materiale ai nostri avvocati – proseguono gli animalisti – per una denuncia congiunta, evitando di esporre i particolari accaduti, poiché in qualche modo, si potrebbero inquinare le prove che attestano ne responsabilità del personale in servizio in quei momenti. Chiariremo quanto di nostra acquisita proprietà nelle sedi opportune, affinché non accada più quanto avvenuto e chiederemo vengano presi opportuni provvedimenti accertati i fatti”.

La nota è firmata dalle associazioni Ada Palermo, Lida Palermo, Enpa Palermo, Anima legale, Felici nella coda Onlus, Ridai la vita a un Rott odv, Sos primo soccorso Onlus, I canuzzi di Marzia e Maria Onlus, Balzoo Palermo, Rifugio lo scodinzolo, Leal sezione Palermo – Lav Palermo.

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Cronaca

“Larimar è stata uccisa: sappiamo da chi, abbiamo fatto i nomi”: colpo di scena, le parole dellla mamma

La tragedia di Piazza Armerina: il mistero della morte della ragazzina e i sospetti dei familiari: “Sappiamo chi è stato”

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Un nuovo colpo di scena sul caso di Larimar Annaloro, la studentessa quindicenne trovata impiccata nel giardino della sua casa a Piazza Armerina. La madre, distrutta dal dolore, è convinta che non si tratti di un suicidio e afferma di sapere chi è il colpevole.

Durante un’intervista alla trasmissione Mattino 4, la donna ha rivelato dettagli inquietanti: “Mia figlia era stata minacciata di morte a scuola. Non posso fare nomi pubblicamente, ma abbiamo parlato con gli inquirenti e indicato i sospetti. Abbiamo fatto nomi e cognomi“. Secondo la madre, le modalità del ritrovamento sono incompatibili con un gesto volontario.

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Ci sono anomalie che sollevano dubbi: le scarpe di Larimar erano pulite, nonostante il terreno; la stanza della giovane era a soqquadro, con indumenti sparsi ovunque. Inoltre, la madre ha denunciato la presenza di segni sospetti sul corpo: “Larimar è stata trovata in ginocchio, con i solchi sotto le ginocchia. Era già svenuta o morta prima di essere messa lì”.

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Non si esclude il coinvolgimento di adulti in una presunta rete di complicità. “Abbiamo buchi nella recinzione del giardino, è facile entrare. Non siamo qui da molto e stavamo sistemando la casa. Qualcuno ha approfittato della situazione”, ha detto.

La madre accusa anche la scuola: “Se qualcuno mi avesse avvisato delle minacce, non l’avrei mai lasciata sola. La scuola ha tanta colpa nella morte di mia figlia”.

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Cronaca

Bellolampo, Palermo, e area industriale di Catania: nuovo Piano rifiuti per l’ok ai termovalorizzatori

Tra gli obiettivi del piano ci sono: il recupero del 65% dei rifiuti urbani, l’eliminazione dei trasferimenti dei rifiuti fuori Regione

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Due termovalorizzatori, uno a Palermo e uno a Catania, 31 impianti di compostaggio (14 nuovi, di cui 6 pubblici), 24 biodigestori (20 nuovi, di cui 11 pubblici), 16 piattaforme tutte pubbliche di selezione del recupero per la raffinazione (di cui 11 nuove) che sostituiranno e miglioreranno i vecchi impianti Tmb.

Lo prevede il nuovo Piano di gestione dei rifiuti discusso nel corso della seduta di giunta, convocata per oggi, 21 novembre, dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.

Tra gli obiettivi del piano ci sono: il recupero del 65% dei rifiuti urbani, l’eliminazione dei trasferimenti dei rifiuti fuori Regione, la riduzione del 40% dei costi di trattamento rispetto a quelli attuali con un risparmio di circa 150 milioni annui, e la riduzione del conferimento in discarica depositando non oltre il 10% di tutti i rifiuti prodotti, rispettando così gli obblighi previsti dalla normativa europea.

L’approvazione del nuovo Piano rifiuti – dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – costituisce finalmente il punto di partenza concreto per la realizzazione dei termovalorizzatori in quanto condizione indispensabile. Adesso passeremo alla fase della progettazione e al successivo appalto dei lavori e della gestione entro il 2025 e non oltre i primi mesi del 2026. Andremo avanti spediti, nell’interesse dei siciliani, senza indugiare mai su un pilastro portante del mio programma di governo. Archiviamo così definitivamente la stagione del conferimento in discarica sempre più gravosa per l’ambiente. Offriamo dunque una risposta integrata alla difficile situazione dei rifiuti in Sicilia che troppi oneri scarica sui cittadini e sui bilanci pubblici”.

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Il Piano approvato dal presidente Schifani, in qualità di Commissario, consente di modificare immediatamente i 18 Piani d’Ambito e di far partire il percorso per la realizzazione degli impianti di riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti e l’eliminazione dei trasferimenti fuori Regione, con la drastica riduzione dei costi a carico dei cittadini siciliani, degli enti locali e della stessa Regione in relazione alla progressiva attuazione degli obiettivi di riciclaggio e recupero.

In particolare, i termovalorizzatori, le cui aree di realizzazione sono state già individuate nel sito di Bellolampo a Palermo e nell’area industriale di Catania dopo alcune conferenze di servizio con i principali enti coinvolti, saranno interamente pubblici e realizzati dalla Regione con i fondi già stanziati all’interno dell’Accordo di coesione siglato a maggio con la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

I due impianti avranno una capacità complessiva di 600 mila tonnellate annue e produrranno insieme una potenza energetica di 50 Megawatt. Il nuovo Piano arriva al culmine di un complesso procedimento che ha visto coinvolti l’Assemblea regionale siciliana, le autonomie locali, gli operatori d’ambito e ha ottenuto le valutazioni ambientali strategiche dopo lo svolgimento di tutti gli adempimenti istruttori.

In ultimo, qualche settimana fa il parere positivo del Cga sulla procedura da adottare che ha dato l’ok definitivo all’ordinanza per approvare il nuovo piano di gestione dei rifiuti.

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