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Sport

Equitazione, a Palermo al via gli Internazionali di Sicilia, poi la “Coppa degli assi”

Gli “Internazionali” saranno seguiti la prossima settimana, da giovedì 26 a domenica 27, dalla 39^ edizione della “Coppa degli Assi”

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Con la cerimonia dell’alzabandiera si è ufficialmente aperta al campo ostacoli “La Favorita” di Palermo, la 60^ edizione degli “Internazionali di Sicilia”, dove sino a domani, domenica 22, sarà in gara una qualificata e numerosa partecipazione di amazzoni e cavalieri provenienti da nove diversi Paesi.

Gli “Internazionali” saranno seguiti la prossima settimana – da giovedì 26 a domenica 27 – dalla 39^ edizione della “Coppa degli Assi”. Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, l’Assessore alle Attività produttive della Regione siciliana, Edy Tamajo, e l’assessore comunale all’Ambiente, Pietro Alongi. “L’anno scorso abbiamo riportato a Palermo, dopo 12 anni di assenza, questa grandissima competizione internazionale e oggi prende il via una seconda edizione ancora più rafforzata – ha detto il governatore – . La Regione, attraverso le sue strutture, ha contribuito sia finanziariamente che operativamente per far crescere questa iniziativa e, ovviamente, ringrazio anche l’amministrazione comunale. Il mio auspicio, come certamente quello del Comune, è di potere utilizzare questo polmone verde ben attrezzato anche per altre manifestazioni e non soltanto una volta l’anno. Ci impegneremo affinchè diventi un punto di ritrovo per i palermitani e per i siciliani”, ha aggiunto. (continua dopo la foto)

“Si tratta di una vetrina importante – ha sottolineato Tamajo -, uno spazio recuperato totalmente grazie al Comune di Palermo che si è prodigata per riqualificare uno spazio importante per questa città. La sinergia tra le varie istituzioni quando è autentica porta risultati importanti. Essere qui per la seconda edizione per noi è un momento importante perchè abbiamo sostenuto e finanziato questo evento e abbiamo cercato di intercettare questo mondo e portarlo qui a Palermo. Insieme all’assessore Alongi abbiamo dato la possibilità a tanti appassionati di questo sport di poter partecipare a questa tre giorni in questo spazio totalmente recuperato”.

Oggi, dopo quelle di ieri, sono in programma nove gare e altre otto domenica. Quella centrale del primo dei due weekend sarà il Grand Prix FEI Longines Ranking C con montepremi di 56.800 euro.

“Si tratta di un polmone verde riqualificato e ristrutturato, una struttura all’altezza del compito che dovrà svolgere perché qui parteciperanno centinaia per la nuova edizione della Coppa degli Assi – ha evidenziato Alongi -. Il Comune in sinergia con la Regione ha fatto un lavoro straordinario. Questo spazio è un polmone verde nel cuore dalla città di Palermo e noi riteniamo che non possa essere utilizzato soltanto in occasione di questi eventi, ma va vissuto e riutilizzato meglio facendolo fruire ai cittadini palermitani, perché riteniamo che questo sia la vera forza di questo luogo. Lavoreremo insieme con la regione affinché si sviluppi questa collaborazione per utilizzare al meglio questa struttura tutti l’anno”, ha concluso.

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Sport

Il Palermo riceve il Cesena: si insegue il successo da dedicare a Totò Schillaci

I rosanero puntano alla vittoria al “Barbera”, ma devono fare i conti con diversi infortuni. Out Blin, Di Francesco e Lund

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Il Palermo di Dionisi torna in campo per affrontare il Cesena, con l’obiettivo di dare seguito alla vittoria contro la Juve Stabia e dedicare il successo a Totò Schillaci, alla fine di una settimana particolarmente sentita da tutti gli appassionati.

Il tecnico rosanero conferma il modulo 4-3-3, ma deve fronteggiare diverse assenze importanti a causa di infortuni. Uno dei ritorni più attesi è quello di Brunori, che potrebbe partire titolare, mentre Federico Di Francesco e Kristoffer Lund saranno indisponibili.

In difesa, il portiere sarà ancora Desplanches, con Diakité a destra e Pierozzi sulla sinistra. La coppia centrale dovrebbe essere formata da Ceccaroni e Nikolaou, vista l’indisponibilità di Lund per un sovraccarico muscolare.

A centrocampo, l’assenza di Alexis Blin: il giocatore sarà fuori per un intervento chirurgico al tendine del bicipite femorale. Dionisi punta su Gomes in regia, con Segre e Ranocchia a completare la mediana.

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In attacco, Brunori dovrebbe tornare dal primo minuto, mentre sulla fascia sinistra Di Mariano è pronto a sostituire Di Francesco. Il palermitano ha vissuto giorni difficili a causa del lutto familiare, ma potrebbe essere ugualmente schierato. Dionisi potrebbe optare per Le Douaron per completare il tridente offensivo.

I rosanero cercano dunque di superare le difficoltà legate agli infortuni per centrare la seconda vittoria consecutiva, dedicando un pensiero a Totò Schillaci, che ha scosso negli ultimi giorni tutto l’ambiente calcistico.

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Cronaca

Palermo dà l’ultimo saluto a Totò Schillaci: funerali in Cattedrale per il campione di Italia ’90

Una cerimonia sobria e riservata per ricordare il campione che ha fatto sognare milioni di italiani

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Si terranno oggi alle 11.30, nella Cattedrale di Palermo, i funerali di Totò Schillaci, il campione che ha segnato la storia del calcio italiano e fatto emozionare milioni di tifosi durante i Mondiali di Italia ’90.

A officiare il rito funebre sarà monsignor Luigi Sarullo, parroco della Cattedrale. Solo mille persone potranno accedere alla cerimonia, che sarà semplice e discreta, rispecchiando l’umiltà che Schillaci ha sempre dimostrato sia nella sua carriera che nella vita personale. (continua sotto la foto)

Il dispositivo di sicurezza predisposto cercherà di prevenire il sovraffollamento all’interno della chiesa, mentre all’esterno migliaia di persone sono attese per rendere omaggio al feretro del calciatore, stroncato da un tumore al colon.

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Il feretro sfilerà tra la folla poco prima dell’orario fissato per l’inizio della cerimonia, dando modo a tutti i presenti di salutare per l’ultima volta il loro beniamino. (continua sotto)

Schillaci, che ha indossato le maglie di Messina, Juventus e Inter, rimarrà per sempre nei cuori degli italiani per le sue imprese in campo, ma anche per il suo carattere semplice e modesto. I funerali saranno un’occasione per ricordare non solo il grande sportivo, ma anche l’uomo che, pur avendo fatto sognare l’Italia, è sempre rimasto con i piedi per terra.

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Sport

Totò, Zeman e i sei miliardi della Juve: la testata a Roberto Baggio e il rosanero mai vestito

Curiosità sulla carriera del mito Totò Schillaci: dall’exploit con Zeman e Scoglio all’avventura Mondiale

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(eb) Totò Schillaci lo ha sempre raccontato: giocava sull’asfalto con gli amici, nel quartiere Cep, fra i più popolari e complessi di Palermo. Famiglia modesta, e un papà che lo seguiva ovunque. Faceva il muratore, ed è stato il suo più grande sostenitore. Lui, Salvatore, ha fatto un po’ di tutto, prima di spiccare il volo. Il gommista, anche l’ambulante. Poi arrivò la chiamata del Messina. L’ascesa dell’eroe di Italia ’90 iniziò da lì.

La vita iniziò a sorridergli. Fra i peloritani se ne stava in panchina, fino a quando l’attaccante titolare venne espulso. Schillaci entrò in campo e prese la palla al balzo: il gol arrivò subito. Un battito di ciglia e divenne titolare, trascinando la squadra a vincere la Serie C2.

In C1 il mister era il grande Franco Scoglio, che Totò ha sempre descritto come un “secondo padre”. Veniva lasciato libero: a tutti l’allenatore dava compiti precisi, meno che a lui. “Totò può fare quel che vuole, basta che faccia gol”, diceva il tecnico. Poi fu la volta di Zdenek Zeman: con il boemo in panchina arrivarono 23 gol in B e la “telefonata” della Juventus. Sei miliardi di lire per l’acquisto, e fu la svolta.

Boniperti gli disse “finalmente ti abbiamo preso, non devo più sentire Nicolò Napoli (altro palermitano doc della Juve, ndr) che mi ripete di comprarti”. E il sogno è realtà. Totò diventa amico di Tacconi e De Agostini.

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In un periodo particolarmente difficile, un giorno in ritiro, per il nervosismo dà una testata nientemeno che a Roberto Baggio. I due, poi, diventeranno grandissimi amici. Il Divin codino è fra gli ex compagni in arrivo oggi a Palermo.

Nel ’90, poi, le notti magiche, inseguendo un gol. Una fra le reti mai segnate e sempre rimpiante rimarrà quella legata ai rigori contro l’Argentina: Schillaci a Napoli s’era fatto male, e decise di non presentarsi dagli undici metri. A distanza di anni, se ne era amaramente pentito.

Fra i dolori più grandi, quello legato alla maglia rosanero. Mai Schillaci è riuscito a vestirla. La possibilità fu accarezzata soltanto all’inizio del 2000 (con il Palermo in Serie C), ma il sogno è rimasto tale, divenendo il più grande rimpianto della carriera.

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Multimedia

Roberto Floriano a Goal Inside: “Palermo in A? Sensazioni positive: su Insigne e Brunori…” – VIDEO

L’ex attaccante rosanero, oggi direttore sportivo, ai microfoni di Enzo Bonsangue, si rivolge ai tifosi rosanero

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Le sensazioni sono più che positive, al di là del cammino intrapreso dal Palermo in quest’inizio di campionato. Secondo l’ex rosanero Roberto Floriano, intervenuto nel corso di Goal Inside – format calcistico in onda ogni martedì alle 14.40 su Teleone – la terza stagione “targata” City Group potrebbe essere quella “buona” per il tanto agognato salto di categoria.

L’ex attaccante rosanero, “fresco” di abilitazione come direttore sportivo, si rivolge ai supporter: “Su alcune cose i tifosi possono stare tranquilli. Il City group – ha detto Floriano, ai microfoni di Enzo Bonsangue – è società importante, investe molto sul territorio, prova lampante la nascita del nuovo Centro sportivo, e vuole creare un grande Palermo. Lo sappiamo, che la piazza chiede subito i risultati, ma mi auguro che possa essere questa l’annata giusta per andare nella massima serie. Ai tifosi chiedo solo di sostenere la squadra il più possibile, e con l’idea che il risultato sarà piacevole. Questo è quel che mi auguro, conoscendo la tifoseria, i ragazzi ed il mister Dionisi”.

Insigne? Al momento starà forse facendo un po’ di fatica, ma ha delle qualità e giocate importanti, ritengo che debba ritrovare fiducia reale in sé stesso. Probabilmente anche solo due partite di fila portate a termine con ottime prestazioni potrebbero dargli la carica e farlo diventare trascinatore assoluto della squadra. Ma penso anche a Di Francesco o a Di Mariano: sono tutti giocatori di grande qualità, hanno grande dribbling, e faranno bene sulle fasce”.

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“Son dell’idea che Matteo Brunori per quel che ha dato ed ha ricevuto dal Palermo, quest’estate si son create anche fin troppe voci. Sono certo che Matteo abbia dentro una carica enorme dentro e vuole sempre continuare a dimostrare l’importanza che ha per lui Palermo. Sono contento per Henry, e per il primo gol a Castellammare. E’ un giocatore che arriva dalla A, è più “fisico” di Matteo, ma entrambi daranno ottime soluzioni a Dionisi”.

“Rammarico sull’esperienza a Palermo? Probabilmente sì, avessi giocato in rosanero dieci anni prima sarebbe stata un’altra storia, e sarebbe probabilmente diventato ‘amore eterno’. D’altronde della città sono innamorato, e non parlo soltanto della parte calcistica. Fossi arrivato prima, sarebbe stato un percorso più lungo e piacevole, ma sono comunque felice per la strada compiuta in Sicilia. E ripenso sempre ai momenti più belli vissuti con la maglia rosanero”.

Guarda l’intervista e la puntata completa, con gli interventi dei giornalisti Angelo Scuderi ed Edoardo Ullo –> https://youtu.be/Emyz8fQZZrw

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