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Esplosione ed incendio nell’impianto chimico: fumo tossico, paura ed evacuazione ad Atlanta

Esplosione e fumo tossico in Georgia: evacuate le aree vicine e chiuse le principali arterie stradali. Squadre di emergenza in azione

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Un grave incendio si è sviluppato presso l’impianto chimico Biolab di Conyers, in Georgia, causando una massiccia emissione di fumo denso e tossico visibile a chilometri di distanza.

Le autorità della contea di Rockdale, ad Atlanta, hanno emesso un ordine di evacuazione per i residenti nelle aree più vicine, spostandoli in una palestra, mentre strade sono state chiuse, in ogni direzione. È stato anche richiesto ai residenti a nord di Sigman Road di rifugiarsi in casa e tenere le finestre chiuse.

Le prime indagini indicano che la causa dell’incendio è un malfunzionamento di un irrigatore. L’acqua è entrata in contatto con una sostanza chimica reattiva, scatenando una reazione che ha causato l’incendio sul tetto dell’impianto. Le fiamme erano inizialmente state domate dai vigili del fuoco, ma il rogo si è riacceso poche ore dopo.

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Sul posto sono presenti la Divisione per la protezione dell’ambiente della Georgia e l’Agenzia federale per la protezione dell’ambiente, che stanno monitorando la qualità dell’aria per valutare i rischi per la popolazione.

Il direttore della gestione delle emergenze della contea, Sharon Webb, ha dichiarato che le squadre sono al lavoro per rimuovere la sostanza chimica dall’edificio, isolandola dalla fonte d’acqua. Una volta che il prodotto sarà messo in sicurezza, i funzionari valuteranno se è possibile consentire ai residenti di rientrare nelle loro abitazioni.

Non è la prima volta che il Biolab di Conyers è coinvolto in un incidente simile: nel settembre 2020, un “evento di decomposizione termica” aveva causato un grave incendio, innescato dall’ingresso dell’acqua piovana nel magazzino danneggiato durante l’uragano Laura. (fotogramma tg Usa)

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“Cinque euro in più a pacchetto di sigarette”: la tassa proposta per finanziare la Sanità

L’AIOM propone una misura deterrente contro il fumo: la vicepresidente del Senato Castellone si impegna a portare avanti l’iniziativa

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L’Aiom (Associazione italiana di oncologia medica) ha proposto una tassa “di scopo” sulle sigarette per la manovra finanziaria 2025, con l’obiettivo di raccogliere risorse da destinare al Sistema sanitario nazionale (SSN) e scoraggiare il consumo di tabacco.

Questa misura potrebbe aumentare il prezzo dei pacchetti di sigarette di 5 euro, portando il costo medio in Italia a circa 11 euro, in linea con quanto avviene in altri Paesi come la Francia e gli Stati Uniti.

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Secondo Domenica Castellone, vicepresidente del Senato e ricercatrice oncologica, questa proposta può contribuire a ridurre la diffusione del fumo e generare oltre 13 miliardi di euro per il finanziamento della sanità e di campagne di sensibilizzazione sui rischi del tabagismo, rivolte soprattutto ai giovani.

Castellone respinge anche le convinzioni diffuse secondo cui la tassa favorirebbe il commercio illegale o danneggerebbe l’industria del tabacco italiana, sottolineando che la coltivazione di tabacco in Italia rappresenta solo l’1% di quella globale ed è poco sostenibile e non redditizia.

I dati dell’Aiom evidenziano la gravità del problema: il fumo causa oltre 93mila morti ogni anno in Italia, con il 24,5% degli adulti ancora dipendenti da questa abitudine. Nove nuove diagnosi su dieci di tumore al polmone sono legate al fumo e la maggior parte di questi casi viene scoperta in uno stadio avanzato. I costi per il SSN legati al tabagismo sono stimati in circa 26 miliardi di euro.

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“Truffa aggravata”: chiusa l’indagine su Chiara Ferragni

La Procura di Milano accusa l’influencer e altri tre indagati di aver ingannato i consumatori su presunte iniziative benefiche legate a prodotti commerciali

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La Procura di Milano ha concluso le indagini preliminari nei confronti di Chiara Ferragni e altre tre persone, accusate di truffa aggravata per presunte operazioni di pubblicità ingannevole.

L’inchiesta riguarda due iniziative commerciali: il pandoro “Pink Christmas” di Balocco, lanciato per Natale 2022, e le uova di Pasqua “Dolci Preziosi” del 2021 e 2022, entrambi promossi utilizzando l’immagine dell’influencer.

Secondo l’accusa, le campagne pubblicitarie avrebbero prospettato un legame con iniziative benefiche che, di fatto, non era veritiero o era fortemente limitato. L’ingiusto profitto contestato a Ferragni sarebbe di oltre 2,2 milioni di euro.

La Guardia di Finanza ha ricostruito il meccanismo: Chiara Ferragni promuoveva i prodotti sui suoi canali social, sottolineando il fine benefico dell’acquisto.

Tuttavia, le donazioni destinate all’ospedale Regina Margherita di Torino e all’associazione “I Bambini delle Fate” sarebbero state minime rispetto agli ingenti ricavi. Il pandoro, ad esempio, veniva venduto a circa 9,37 euro, con un prezzo triplicato rispetto alla versione standard, giustificato dalla “limited edition” e dalla promessa di sostenere la ricerca contro i tumori infantili.

E intanto, la difesa di Ferragni, affidata agli avvocati Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana, si dichiara serena e fiduciosa: “Riteniamo che questa vicenda non abbia alcuna rilevanza penale e che i profili controversi siano già stati affrontati e risolti in sede di Agcm”.

“Avvieremo – proseguono- al più presto un confronto con i Pubblici Ministeri e confidiamo in una conclusione positiva della vicenda. Chiara Ferragni ha fiducia nel lavoro della magistratura e che la sua innocenza venga acclarata quanto prima”.

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Paura per Nanni Moretti, colpito da infarto e poi dimesso

Il regista, ricoverato nei giorni scorsi, torna al Nuovo Sacher per presentare il film “Vittoria”

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Nanni Moretti è stato colpito da un infarto nei giorni scorsi, ma è stato prontamente ricoverato e dimesso dopo i controlli medici. Nonostante l’accaduto, il regista è già tornato in attività e nella serata di ieri era a Roma per presenziare alla proiezione del film “Vittoria”, diretto da Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman, di cui è co-produttore.

L’infarto ha costretto Moretti ad annullare la sua partecipazione all’evento dei giorni scorsi  a Napoli, dove avrebbe dovuto presentare il film.

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Al cinema Vittoria, nel quartiere del Vomero, era stato mostrato un video del regista che si scusava per l’assenza, invitando il pubblico alla discrezione sulla sua condizione. Nonostante ciò, la notizia si è rapidamente diffusa.

Durante l’evento napoletano, Lorenzo Cioffi, uno dei produttori, e i registi del film avevano rassicurato il pubblico sulla salute di Moretti, confermando che era stato dimesso dall’ospedale.

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Intervento al seno, Alessia muore a 21 anni: chirurgo sospeso per un anno

Sequestro della struttura sanitaria a Napoli dove la ragazza ha perso la vita dopo un intervento di mastoplastica additiva

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Il chirurgo estetico responsabile della clinica napoletana dove la 21enne Alessia Neboso ha effettuato un intervento di mastoplastica additiva è stato sospeso dalla professione medica per un anno. La struttura è stata inoltre posta sotto sequestro in seguito alla morte della giovane, avvenuta il 21 settembre 2023.

La VI sezione della Procura di Napoli contesta al medico reati di concorso in omicidio colposo, esercizio abusivo della professione medica e falso ideologico in atti pubblici.

Secondo gli investigatori, il chirurgo e il suo staff avrebbero causato la morte di Alessia a causa di una disinfezione inadeguata della sala operatoria e degli strumenti utilizzati durante l’intervento, eseguito l’11 settembre 2023.

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Inoltre, i controlli post-operatori non sarebbero stati eseguiti correttamente, e la giovane paziente sarebbe stata seguita da personale non abilitato alla professione sanitaria.

Il chirurgo sospeso, insieme a un altro medico, avrebbe inoltre falsamente dichiarato di aver partecipato all’intervento, che in realtà era stato condotto da un altro specialista. La misura cautelare è stata notificata dai carabinieri del Nas di Napoli, su richiesta del giudice e dell’ufficio inquirente partenopeo, coordinato dal procuratore Nicola Gratteri.

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