Il vulcano Stromboli ha regalato immagini spettacolari con un’improvvisa eruzione avvenuta poco dopo le 19. La colata lavica, accompagnata da sabbia e cenere, ha sollevato una densa nube nera che ha coperto l’isola, creando apprensione tra gli abitanti. Fortunatamente, non si registrano feriti.

Grazie al vento favorevole, la lava si è diretta verso una zona disabitata, evitando danni significativi alle persone. Questa esplosione è avvenuta esattamente cinque anni dopo quella del 3 luglio 2019, una delle più potenti mai registrate dal 1985, anno di inizio del monitoraggio sistematico del vulcano.

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L’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha rilevato una rapida intensificazione dell’attività di spattering nell’area craterica nord, che ha generato un flusso di materiale incandescente lungo la Sciara del Fuoco e fino al mare. Il segnale sismico ha mostrato un graduale e continuo incremento, passando da un livello medio-alto a molto alto, segnalando l’intensità dell’eruzione.

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Giuseppe Aliseo, 66 anni, non è sopravvissuto alle ferite riportate nell’incidente avvenuto lo scorso 22 giugno sulla strada provinciale 51 a Torretta Granitola, nel territorio di Campobello di Mazara. Alla guida del suo motocarro a tre ruote carico di angurie, Aliseo si era scontrato con un camion.

Trasportato d’urgenza all’ospedale Civico di Palermo, è deceduto dopo giorni di agonia. Nello stesso incidente aveva perso la vita anche sua moglie, Francesca Zaccaria, 59 anni, che si trovava con lui al momento dell’impatto.

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La polizia municipale di Campobello di Mazara sta indagando per chiarire la dinamica dello scontro e accertare eventuali responsabilità.

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Gioacchino Natoli, ex pubblico ministero del pool Antimafia di Palermo, quello di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, è indagato dalla Procura di Caltanissetta per i reati di favoreggiamento alla mafia e calunnia e ha ricevuto un invito a comparire per essere interrogato.

Il 77enne ex magistrato palermitano, da qualche anno in pensione, è indagato in relazione ad un filone dell’inchiesta mafia-appalti, quella condotta a Palermo agli inizi degli anni ’90 e che potrebbe essere il reale movente dietro i due attentati costati la vita a Paolo Borsellino e Giovanni Falcone.

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A Natoli i pm di Caltanissetta, coordinati dal procuratore capo Salvatore De Luca, contestano di aver insabbiato l’indagine avviata dalla procura di Massa Carrara e confluita nel procedimento mafia-appalti per favorire esponenti mafiosi come l’imprenditore palermitano Antonino Bonura.

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Al via la XIV edizione della Sagra “La Ciliegia Gioiello dell’Etna” a Sant’Alfio in provincia di Catania dal 5 al 7 luglio 2024. Promozione della Ciliegia DOP dell’Etna e dei prodotti tipici locali. Stand gastronomci, prodotti tipici. All’interno della manifestazione l’Infiorata con la mostra mercato dei prodotti tipici locali dell’agricoltura, dell’artigianato e della gastronomia.

L’iniziativa ha ottenuto, nelle edizioni precedenti, un notevole successo con la presenza di circa 25 mila visitatori. Paese famoso in tutto il mondo grazie al maestoso Castagno dei Cento Cavalli autentico monumento naturale che l’UNESCO il 18 maggio 2008 riconosce quale “Monumento Messaggero di Pace nel Mondo ”, motivo per cui l’intera località di Sant’Alfio, a ragione, può fregiarsi del titolo “Sant’Alfio: fonte di pace”. (continua sotto la foto)

I produttori esporranno e faranno conoscere i propri prodotti in una vetrina di prestigio all’interno del suggestivo centro storico con la sua imponente Chiesa Madre caratterizzata dalla facciata in pietra lavica e la Piazza Duomo, da cui si gode uno splendido panorama, dove verranno montati gli stand.

La manifestazione prevede un ricco e variegato programma:

• Area espositiva con prodotti tipici locali, artigianato, gastronomia ecc. che rappresenta ormai un punto di riferimento per gli operatori turistici e le Aziende agricole
• Realizzazione dell’Infiorata
• Degustazione del Risotto alla ciliegia DOP dell’Etna
• Spettacoli musicali e mostre
• Ogni sera area street food

La Ciliegia dell’Etna: uno dei prodotti d’eccellenza dell’agricoltura catanese a marchio Dop. Il frutto, che arriva a riprodursi dalla costa fino a 1600 metri d’altitudine, viene prodotto in gran parte dei comuni che circondano il Vulcano. A fregiarsi del marchio Dop sono le varietà Napoleone, Maiolina e Mastrantoni. Quest’ultima è la più rinomata, ma in generale, la «ciliegia dell’Etna», color rosso brillante e di pezzatura medio-grossa, è considerata un prodotto di qualità elevatissima per il sapore e le proprietà organolettiche, si presenta croccante all’esterno, con una polpa molto compatta e peduncolo lungo. Il frutto è dolce, ma non stucchevole, la bassa acidità conferisce un sapore gradevole al palato. Il primo cittadino Alfio La Spina afferma: “ Questa Sagra rappresenta e dimostra la valorizzazione e la peculiarità del nostro territorio in cui nasce e cresce la ciliegia dop, unica in Italia. Dopo il successo dell’anno scorso, siamo pronti ad offrire al pubblico tre giorni di attività ricreative, folclore, degustazioni con la protagonista indiscussa la ciliegia gioiello Dell’Etna .“ L’assessore al Turismo Fabio Salanitri :
“La Sagra della Ciliegia non è solo una festa del gusto, ma anche un’occasione per promuovere il turismo sostenibile e valorizzare le eccellenze del nostro territorio.”

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