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Cronaca

Festival vulcani Etna, a Trecastagni al via la seconda edizione

È stata presentata a Trecastagni, alle falde dell’Etna, la seconda edizione del Festival Vulcani Etna, l’unico in Italia completamente dedicato al mondo, affascinante e inquietante allo stesso tempo, dei vulcani della Terra. La manifestazione è stata lanciata con un concerto dedicato alle vibranti sonate di Beethoven, eseguite dal pianista Oliver Kern, accompagnate da immagini “esplosive” […]

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È stata presentata a Trecastagni, alle falde dell’Etna, la seconda edizione del Festival Vulcani Etna, l’unico in Italia completamente dedicato al mondo, affascinante e inquietante allo stesso tempo, dei vulcani della Terra.

La manifestazione è stata lanciata con un concerto dedicato alle vibranti sonate di Beethoven, eseguite dal pianista Oliver Kern, accompagnate da immagini “esplosive” firmate dal video maker Giuseppe Distefano.
Un progetto voluto dalla Fondazione Trecastagni Patrimonio dell’Etna, guidata da Giovanni Barbagallo, e curato dal Direttore del Festival, Giuseppe Riggio.

“Il festival dei vulcani affronterà i grandi temi dell’attualità vulcanologica, con la presenza di docenti universitari, scienziati, autori di documentari e video, poeti, attori, guide ambientalistiche ed escursionisti”, ha sottolineato il Presidente della Fondazione, Giovanni Barbagallo che ha ringraziato in particolare, il direttore del Festival, Giuseppe Riggio, “per la sua infinita passione per l’Etna”.

Ad anticipare alcune chicche del programma ci pensa lo stesso Giuseppe Riggio:
“Il progetto è nato nel momento in cui ci siamo convinti che crateri, colate e le vite degli uomini collegate a questi ambienti fuori dal comune meritassero una manifestazione a loro completamente dedicata. E ovviamente non c’è posto migliore, in Italia e in Europa, dell’Etna per trattare questi argomenti. Ecco perché abbiamo deciso, con la Fondazione Trecastagni patrimonio dell’Etna di scommettere su questa manifestazione, che si svolgerà per il secondo anno nel centro storico di Trecastagni, dal 21 al 23 giugno”.
I territori vulcanici sono l’oggetto esclusivo della manifestazione, ma non solo per quanto riguarda gli aspetti strettamente vulcanologici (che pure saranno presenti con la garanzia del patrocinio conferito dall’INGV e la presenza di docenti dell’Università di Catania), ma anche in riferimento al variegato mondo delle attività che si svolgono in territori apparentemente ostili.

Sabato 22 giugno, sarà presente a Trecastagni, Mauro Di Vito, ospite d’eccezione del Festival, direttore dell’Osservatorio Vesuviano INGV, lo scienziato che in questi mesi viene continuamente interrogato sulla possibilità di prevedere per tempo possibili risvegli dei temuti, e sempre più tellurici, Campi Flegrei.
Ma anche l’Etna, dove il vulcano attraversa una fase di relativa calma, non mancano certo temi “caldi” su cui interrogarsi, a partire dai cambiamenti significativi che stanno avvenendo nella professione di guida. Una nutrita schiera di giovani sta entrando in questa professione che un tempo forniva ai suoi pochi praticanti fama internazionale. Giuseppe Distefano, bravissimo e acuto video maker, fornirà un suo contributo su questo delicato tema, e questo mini-documentario inedito sarà al centro della serata di venerdì 21. Ma la comunità internazionale che segue le turbolenze dei vulcani del nostro pianeta è attratta da mesi anche dalla sequenza delle eruzioni in Islanda. Una cittadina è stata recentemente parzialmente raggiunta dalle colate e una lunga fenditura si è più volte riattivata a pochi chilometri dalla famosa Laguna Blu.

Anche di questo si parlerà al Festival Vulcani Etna 2024 grazie a Marco Di Marco, giornalista e guida catanese che da anni risiede a Reykjavik e che manderà un video appositamente realizzato sul campo lavico, cui seguirà un recital dedicato invece agli “Innamorati dell’Etna”: i viaggiatori che ne hanno descritto il fascino speciale.

Ma c’è molto altro ancora nel contenitore del Festival, che da quest’anno guarda anche all’enologia con un seminario dedicato alle terre vulcaniche e degustazioni comparate fra Etna e Campi Flegrei curato da ONAV e Tenute Nicosia, ma anche al modo in cui il cinema ha raccontato i vulcani siciliani.
Partner della manifestazione sono INGV, Presidenza Assemblea Regionale Siciliana, Regione Siciliana Assessorato Turismo, Comune di Trecastagni, Tenute Nicosia, Federescursionismo Sicilia, Associazione Etnaviva.

(www.teleone.it)

Cronaca

Tragico schianto a Palermo: muore un uomo di 32 anni

Incidente nella notte in viale Regione Siciliana, da chiarire la dinamica

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Un incidente mortale è avvenuto poco prima di mezzanotte in viale Regione Siciliana, all’altezza del sottopasso di corso Calatafimi, in direzione Trapani.

Un uomo di 32 anni ha perso la vita mentre viaggiava a bordo di un’Alfa Romeo 159.

Sul luogo del drammatico incidente sono intervenuti i vigili del fuoco per estrarre la vittima dalle lamiere, il personale sanitario del 118 e la polizia, che ha gestito i rilievi. Per consentire i soccorsi e la messa in sicurezza dell’area, il tratto di strada è stato temporaneamente chiuso al traffico, causando rallentamenti nella circolazione.

La dinamica del sinistro è ancora da ricostruire, ma secondo le prime informazioni non sembrano essere coinvolti altri veicoli. L’Alfa Romeo 159, completamente distrutta.

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Cronaca

Brutale rissa nel canile municipale di Palermo, cagnolina sbranata e uccisa: denuncia degli animalisti

“Consegnati audio e video per stabilire le responsabilità e gli errori commessi all’interno del canile municipale di Palermo”

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Drammatico episodio nel canile municipale di Palermo, dove una cagnolina è stata attaccata ed uccisa, al culmine di una brutale rissa, dagli altri animali presenti nella struttura. La denuncia arriva dalle associazioni animaliste palermitane. “Nel tardo pomeriggio di ieri, 20 Novembre, si è verificato un fatto gravissimo all’interno del canile municipale di Palermo. Un fatto – si legge nella nota delle associazioni – che potrebbe evidenziare gravi responsabilità da parte degli operatori del canile poiché avvisati da condomini delle liti accentuate all’interno del box”.

“Noi associazioni protezionistiche animaliste locali – si specifica – siamo state contattate da cittadini residenti nei condomini circostanti alla struttura comunale, che ci hanno prontamente riferito di una rissa in gabbia, il tutto correlato da video. Immediatamente abbiamo allertato l’amministrazione comunale e l’assessore Ferrandelli che in pochi minuti ha fatto arrivare al canile municipale il responsabile amministrativo e lo staff. Il personale comunale, il veterinario e gli addetti al servizio di cura degli animali hanno effettivamente constatato l’aggressione al cane in questione e soccorso l’animale”.

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“Abbiamo però, da Associazioni, ritenuto opportuno trasferire il cane in una clinica privata per cercare di stabilizzare l’animale sotto shock e tentare di salvarla. Purtroppo la cagnolina, Marika, l’avevamo così chiamata, è deceduta stamattina alle ore 6.15 am. Abbiamo già sporto denuncia alla sezione PG della polizia municipale, fornito audio e video in nostro possesso, per stabilire le responsabilità e gli errori commessi da tutti gli attori coinvolti nel lavoro all’interno del canile municipale di Palermo”.

“Stiamo fornendo il materiale ai nostri avvocati – proseguono gli animalisti – per una denuncia congiunta, evitando di esporre i particolari accaduti, poiché in qualche modo, si potrebbero inquinare le prove che attestano ne responsabilità del personale in servizio in quei momenti. Chiariremo quanto di nostra acquisita proprietà nelle sedi opportune, affinché non accada più quanto avvenuto e chiederemo vengano presi opportuni provvedimenti accertati i fatti”.

La nota è firmata dalle associazioni Ada Palermo, Lida Palermo, Enpa Palermo, Anima legale, Felici nella coda Onlus, Ridai la vita a un Rott odv, Sos primo soccorso Onlus, I canuzzi di Marzia e Maria Onlus, Balzoo Palermo, Rifugio lo scodinzolo, Leal sezione Palermo – Lav Palermo.

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Cronaca

“Larimar è stata uccisa: sappiamo da chi, abbiamo fatto i nomi”: colpo di scena, le parole dellla mamma

La tragedia di Piazza Armerina: il mistero della morte della ragazzina e i sospetti dei familiari: “Sappiamo chi è stato”

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Un nuovo colpo di scena sul caso di Larimar Annaloro, la studentessa quindicenne trovata impiccata nel giardino della sua casa a Piazza Armerina. La madre, distrutta dal dolore, è convinta che non si tratti di un suicidio e afferma di sapere chi è il colpevole.

Durante un’intervista alla trasmissione Mattino 4, la donna ha rivelato dettagli inquietanti: “Mia figlia era stata minacciata di morte a scuola. Non posso fare nomi pubblicamente, ma abbiamo parlato con gli inquirenti e indicato i sospetti. Abbiamo fatto nomi e cognomi“. Secondo la madre, le modalità del ritrovamento sono incompatibili con un gesto volontario.

LEGGI ANCHE: Larimar, mistero che si infittisce: le “anomalie” prima della morte della 15enne

Ci sono anomalie che sollevano dubbi: le scarpe di Larimar erano pulite, nonostante il terreno; la stanza della giovane era a soqquadro, con indumenti sparsi ovunque. Inoltre, la madre ha denunciato la presenza di segni sospetti sul corpo: “Larimar è stata trovata in ginocchio, con i solchi sotto le ginocchia. Era già svenuta o morta prima di essere messa lì”.

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Non si esclude il coinvolgimento di adulti in una presunta rete di complicità. “Abbiamo buchi nella recinzione del giardino, è facile entrare. Non siamo qui da molto e stavamo sistemando la casa. Qualcuno ha approfittato della situazione”, ha detto.

La madre accusa anche la scuola: “Se qualcuno mi avesse avvisato delle minacce, non l’avrei mai lasciata sola. La scuola ha tanta colpa nella morte di mia figlia”.

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Cronaca

Macabra scoperta: uomo trovato morto in casa con ferite alla testa

Indagini in corso nell’abitazione di via Lunetta, a Caltanissetta: nessuna pista è stata esclusa dagli inquirenti

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UNa tragedia, nella periferia est di Caltanissetta: in via Lunetta all’alba di questa mattina è stato trovato il cadavere di un uomo di 70 anni con profonde ferite alla testa, all’interno del suo appartamento.

L’abitazione, condivisa dall’anziano con alcuni familiari, è diventata il teatro di un’indagine complessa. Gli investigatori della squadra mobile sono giunti immediatamente sul posto per raccogliere elementi utili per ricostruire la dinamica dei fatti.

Sul luogo del ritrovamento sono intervenuti un’ambulanza del 118, la polizia e il medico legale. La polizia scientifica impegnata nei rilievi per cercare indizi che possano chiarire quanto accaduto.

Gli inquirenti, al momento, non escludono alcuna ipotesi: dall’incidente al gesto estremo, fino ad altre eventualità.

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