“Un gesto supremo di carità, non dovuto al caso”. Parla così, Francesco Lomanto, arcivescovo di Siracusa, nel giorno dell’ultimo saluto a Vito Bugliarello. Chiesa di Santa Lucia oggi gremita all’inverosimile. In tanti sono rimasti fuori. Volevano salutare l’Eroe di Floridia. Il ragazzo che sabato ha sfidato il mare pur di salvare due ragazzini in grave pericolo, nonostante non fosse nemmeno in grado di nuotare. Il destino è stato crudele, con lui, ma l’insegnamento che ha lasciato ha un valore estremo. Un gesto che rappresenta un vero “atto d’amore”, come lo ha definito l’arcivescovo.
Il sindaco di Floridia, Marco Carianni, ha proclamato il lutto cittadino. La procura di Procura di Siracusa ha invece aperto un’inchiesta per ricostruire quei minuti drammatici. (continua sotto)
Nella cittadina siracusana c’erano proprio tutti. La famiglia, gli amici, ma anche tantissime persone che non conoscevano il giovane. Quante lacrime, oggi. “Viviamo la sua tragica morte – ha detto l’arcivescovo – come un passaggio doloroso ma carico di senso”.
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“Vediamo questo estremo atto di amore verso Vito e verso Dio a cui lui sta andando incontro e a cui tutti noi andiamo incontro. Per compiere questo atto di amore – le parole di Lomanto – è necessario che ci lasciamo guidare dalla parola di Dio, che porta a compimento il suo piano di salvezza venendoci incontro, non abbandonandoci ma vivendo con noi il mistero della morte e della resurrezione”.
“Il generoso e supremo atto di Vito – ha aggiunto – che ha permesso di salvare la vita dei due giovani, in balia delle onde del mare, non viene certamente dal caso ma si fonda sulla sua maturità umana e cristiana, con cui è cresciuto nella sua famiglia”.
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