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Cronaca

Giornata di incidenti sull’Etna, un 17enne in fin di vita: al Cannizzaro anche ragazza di 16 anni

Condizioni estreme sul vulcano innevato: interventi di soccorso per cadute da crepacci e sentieri ghiacciati

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Giornata drammatica sull’Etna, dove una serie di incidenti ha richiesto molteplici interventi di soccorso. L’episodio più grave si è verificato poco dopo mezzogiorno nella zona della Valle del Bove, lungo il sentiero noto come “Schiena dell’Asino”, nel territorio di Zafferana Etnea.

Tre escursionisti sono precipitati in un crepaccio per oltre 100 metri, probabilmente a causa di un tratto innevato particolarmente insidioso.

Uno dei tre, un ragazzo di 17 anni, è stato trasportato d’urgenza in codice rosso all’ospedale Cannizzaro di Catania dall’elicottero Drago dei vigili del fuoco. Il giovane, che ha riportato un grave politrauma, è stato rianimato ma versa in condizioni disperate.

Nella stessa giornata, un altro incidente si è verificato sul versante nord del vulcano, nei pressi del Rifugio Citelli. Anche in questo caso è stato necessario l’intervento dell’elicottero della Guardia di Finanza per recuperare un ferito in gravi condizioni.

Il ghiaccio e la neve presenti sul vulcano in questi giorni stanno causando numerose situazioni di pericolo. Sempre al Cannizzaro è stata ricoverata una sedicenne di Messina, caduta mentre scivolava sulla neve con lo slittino. La giovane è stata portata in codice rosso con diverse fratture.

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Cronaca

Altavilla Milicia piange Loreto Pecoraro, scomparso improvvisamente: il ricordo

“Era un ragazzo forte. Garbato e laborioso. Innamorato dei figli. Innamorato della vita. Disponibile ed autentico”

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Una scomparsa improvvisa e dolorosa: se ne è andato Loreto Pecoraro, volto conosciuto all’interno dell’amministrazione comunale di Altavilla Milicia.

La notizia è stata resa nota dal profilo social istituzionale del Comune del Palermitano; Loreto era innamorato dei suoi figli, ha sempre messo al primo posto la famiglia dedicando a ciascuno di loro il suo amore incondizionato. La cittadina si stringe attorno alla sua memoria. Il sindaco, la presidente del Consiglio, la giunta i consiglieri e i dipendenti comunali tutti piangono la perdita di un uomo che ha rappresentato un prezioso collaboratore e un generoso collega.

“Loreto era un ragazzo forte. Garbato e laborioso. Innamorato dei figli. Innamorato della vita. Disponibile ed autentico, ha saputo arricchire il suo tempo di affetti genuini. Di legami profondi. Con i pochi, buoni amici. Con i numerosi parenti. Con l’adorato fratello. Con cui ha condiviso fiumi di lacrime. Di dolore. E di gioia. Il Sindaco – si legge nel profilo istituzionale del Comune di Altavilla Milicia -, la Presidente del Consiglio, la Giunta, i Consiglieri ed i Dipendenti comunali, commossi ed increduli, lo piangono insieme a tutti loro. Custodendo, nel cuore, il ricordo di un prezioso collaboratore. Di un generoso collega”.

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Cronaca

Giornata della Memoria, Liliana Segre: “Il rischio è che la Shoah venga dimenticata, come in Orwell”

La senatrice a vita riflette e denuncia il pericolo della riscrittura della storia, mentre continuano gli attacchi antisemiti

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“Un giorno la Shoah potrebbe essere ridotta a una frase nei libri di storia“. Con queste parole, Liliana Segre, senatrice a vita e sopravvissuta ad Auschwitz, ha lanciato un monito prima della Giornata della Memoria.

Durante un’intervista con Marco Vigevani, presidente del comitato eventi del Memoriale della Shoah, Segre ha espresso la sua preoccupazione: “Come in 1984 di George Orwell, i libri potrebbero essere riscritti, lasciando alle generazioni future solo ciò che il potere vuole che sappiano“.

Segre, che ha sempre sottolineato il valore della memoria come antidoto contro l’indifferenza, teme che con il passare del tempo, e con la scomparsa dei superstiti e delle generazioni successive, il ricordo della Shoah possa sbiadire. “Ho visto come tante vicende storiche siano state dimenticate o ridotte a una riga nei programmi scolastici”, aggiunge, ricordando l’importanza di studiare la storia per comprendere il presente.

L’indifferenza, una parola che Segre ha voluto incisa all’ingresso del Memoriale della Shoah a Milano, è il filo conduttore del suo pensiero: “Ci sono interessi che spingono a dimenticare, a smettere di parlarne, fino a quando non resterà nulla”. La senatrice insiste sull’importanza di adottare opere come 1984 nelle scuole, per educare i giovani ai pericoli della manipolazione della memoria storica.

L’amara riflessione arriva in un momento difficile per Segre, presa di mira da una valanga di attacchi sui social. Da quando è stato annunciato il docu-film “Liliana”, diretto da Ruggero Gabbai e dedicato alla sua vita, i commenti antisemiti e le offese si sono moltiplicati.

Episodi come le scritte “Ebrei bugiardi” sui manifesti per la Giornata della Memoria a Pordenone o i post d’odio sotto l’annuncio della proiezione del film mostrano come l’antisemitismo sia ancora tristemente presente. La proiezione del documentario, pensata per favorire la riflessione, ha invece scatenato polemiche legate anche al conflitto Israele-Palestina. Ma per Segre, il vero nemico resta l’indifferenza: “È questo che permette al tempo di cancellare tutto”.

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Cronaca

Lampedusa, altra straziante tragedia: madre perde tre figli dopo naufragio

Ci sono 15 superstiti e due dispersi, mentre la procura di Agrigento indaga sull’ennesimo dramma dell’immigrazione

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Ancora una volta, il Mediterraneo teatro di una straziante tragedia dell’immigrazione. Un’imbarcazione partita da Zuara, in Libia, è naufragata nell’area SAR maltese a 53 miglia a sud-sudovest di Lampedusa. Quindici i superstiti soccorsi, due i dispersi, e due bambini trovati morti a bordo. Un terzo minore, figlio della stessa madre superstite, è finito in mare.

“Un bambino è morto tra le mani del medico durante il massaggio cardiaco. È stato straziante,” ha raccontato Arturo Centore, comandante della nave ONG Sea Punks, che ha effettuato il salvataggio.

Il dramma si è consumato sotto gli occhi disperati della madre, che ha perso tutti i suoi tre figli.

Malta, contrariamente al passato, ha risposto all’emergenza inviando un elicottero per soccorrere una donna incinta e un uomo in gravi condizioni, trasportandoli a La Valletta. Gli altri 15 superstiti, 14 camerunensi e un nigeriano, sono stati trasbordati sulla vedetta della Guardia Costiera CP322 e trasferiti a Lampedusa. Durante il tragitto, la Guardia Costiera ha recuperato altri 38 migranti soccorsi da tre motopesca.

Intanto, nuovi sbarchi si sono verificati sull’isola: due gruppi sono arrivati autonomamente alla spiaggia della Guitgia, mentre altre 49 persone, salvate dalla marina militare a una ventina di miglia dalla costa, sono state trasferite a bordo del pattugliatore Cassiopea diretto in Albania.

All’hotspot di Lampedusa si trovano attualmente circa 200 migranti, ma la situazione rimane critica. (foto archivio)

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Cronaca

Paura al carcere Malaspina di Palermo: scoppia incendio, domato dal personale

Fiamme nella struttura, ancora ignote le cause. Precedenti episodi di tensione tra i detenuti

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Un incendio è scoppiato ieri sera, poco dopo le 20, all’interno dell’istituto penale minorile Malaspina di Palermo.

L’intervento dei vigili del fuoco si è rivelato superfluo, poiché le fiamme sono state prontamente domate dal personale della struttura. Le cause del rogo sono ancora in fase di accertamento.

L’episodio ricorda il clima di tensione che negli ultimi mesi si è respirato all’interno dell’istituto. A ottobre si era verificato un altro incendio, questa volta di natura dolosa, causato da un detenuto. Il giovane, dopo il rifiuto di essere trasferito in ospedale nonostante il parere contrario del medico, aveva dato fuoco a suppellettili, lenzuola e materassi, provocando non pochi disagi.

La direzione dell’istituto non esclude che anche l’incendio di ieri possa essere legato a un gesto di protesta o a un atto deliberato. Tuttavia, sono in corso indagini interne per chiarire se si tratti di una nuova azione dolosa o di un semplice incidente.

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