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Cronaca

Guasto all’elettropompa, acqua ridotta: i comuni coinvolti nel Catanese

Interventi in corso, completamento previsto entro il pomeriggio di oggi, 20 dicembre

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Un guasto tecnico al pozzo Ex-Rindone ha causato una significativa riduzione della produzione idrica nelle zone di San Giovanni La Punta e San Gregorio.

L’incidente, che si è verificato nel Catanese nella mattinata del 19 dicembre 2024, è stato attribuito al malfunzionamento di un’elettropompa, la cui sostituzione è già stata avviata dalle squadre di Acoset S.p.A.

I lavori per riparare il guasto sono in corso e dovrebbero essere completati entro le ore 16 di oggi, 20 dicembre, salvo imprevisti. Tuttavia, il completo ripristino del servizio richiederà ulteriore tempo per consentire il riempimento delle condotte e dei serbatoi.

Nell’attesa, Acoset invita i residenti a utilizzare l’acqua con parsimonia per limitare i disagi.

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La società assicura che gli impianti saranno riattivati non appena terminati gli interventi, garantendo così la graduale normalizzazione dell’approvvigionamento idrico.

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Cronaca

Corre con l’auto e travolge donna sulle strisce, poi scappa via: dramma a Giarre

Donna in codice rosso, l’appello della polizia. Appena pochi giorni fa, altro caso di incidente simile sempre nella cittadina del Catanese

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Grave incidente, quello avvenuto nella serata di ieri a Giarre, in viale Sturzo. Una donna di 54 anni, mentre attraversava sulle strisce pedonali, è stata travolta da un’auto che non si è fermata a prestare soccorso.

La vittima, soccorsa dal personale del 118 di Riposto, è stata trasportata in codice rosso all’ospedale Sant’Isidoro di Giarre, riportando seri traumi agli arti inferiori.

Nonostante le ferite, la donna è riuscita a fornire alla polizia locale di Giarre il numero di targa della vettura. Gli agenti stanno ora lavorando per identificare il responsabile e ricostruire tutto quanto accaduto, con precisione.

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Fondamentali potrebbero rivelarsi le telecamere di sorveglianza che sono installate nella zona dell’incidente. Il ulogo è poco distante dall’ufficio postale di Trepunti, da dove potrebbe essere stato ripreso il momento dell’impatto.

L’incidente è il secondo grave episodio avvenuto a Giarre nell’arco di pochi giorni. La settimana scorsa, un uomo di 46 anni è stato investito in via Trieste, alla periferia est della cittadina jonica, da una Panda. In quel caso, la conducente si è fermata a prestare soccorso. Tuttavia, le condizioni del pedone restano critiche: l’uomo è ricoverato in prognosi riservata al Garibaldi di Catania.

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Cronaca

Sicilia sotto la pioggia: scatta allerta gialla, temporali e neve a bassa quota

L’allerta della Protezione civile scatta in quasi tutta l’Isola: venti di burrasca, fulmini e mari agitati per i prossimi giorni

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Una perturbazione di bassa pressione sta interessando la Sicilia, portando instabilità diffusa e temporali in gran parte delle province. La Protezione Civile regionale ha diramato un’allerta gialla per rischio idrogeologico e venti forti, con possibilità di burrasche e attività elettrica, soprattutto sulla costa tirrenica da Palermo a Messina.

Sulla costa tirrenica si prevedono cieli molto nuvolosi o coperti, con deboli piogge che potrebbero persistere per l’intera giornata. Sul litorale ionico, invece, la situazione dovrebbe migliorare nel pomeriggio, così come nelle aree meridionali dell’Isola.

Le temperature sono in calo, complice l’arrivo di una perturbazione fredda che anticipa giornate rigide per il periodo natalizio.

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Sulle aree montane di Etna, Nebrodi, Madonie (foto), Erei e Sicani sono previste deboli nevicate, con accumuli a partire da quote comprese tra i 400 e gli 800 metri.

Anche i mari saranno particolarmente mossi o agitati, rendendo difficili le condizioni per la navigazione. Il maltempo, che ha già portato disagi in diverse aree, potrebbe attenuarsi solo parzialmente nelle prossime ore, con una graduale tregua nelle zone orientali e meridionali della rgione. (Piano Battaglia, foto facebook teleone.it)

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Cronaca

Morta in ospedale a Palermo, la denuncia della figlia: “Tenuta in barella per 8 giorni”

La direzione aziendale dell’Asp di Palermo ha avviato un’indagine interna al fine di verificare eventuali responsabilità

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Finisce in Procura il caso di una donna di 76 anni originaria di Menfi, nell’Agrigentino, morta all’ospedale Ingrassia di Palermo dopo essere stata tenuta su una barella del pronto soccorso per 8 giorni.

“Hanno lasciato mia madre su una barella dal 10 dicembre al 18 dicembre. Solo il 19 è stata trasferita a Medicina generale, quando stava già malissimo. Ma ormai era troppo tardi. Il 20 dicembre è morta. Potrebbe avere contratto un’infezione in ospedale”, racconta la figlia, Romina Gelardi, che ha presentato una denuncia per il decesso della paziente, Maria Ruggia.

Assistita dall’avvocato Andrea Dell’Aira ha chiesto alla Procura di Palermo di accertare se ci si trovi davanti a un caso di malasanità. É intervenuta, come riporta l’ansa, la polizia che ha sequestrato le cartelle cliniche e la salma che sarà portata all’istituto di medicina legale del Policlinico per l’autopsia.

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“Nel corso del ricovero non sono state considerate le condizioni cliniche di mia madre, cardiopatica, con cardiopatia ischemica, carcinoma mammario e diabete mellito di tipo II – aggiunge la figlia – E’ stata ricoverata con sintomi di protratta inappetenza e nausea persistente. E’ stata tenuta al pronto soccorso senza somministrarle adeguata terapia antibiotica preventiva dovuta dal momento che si trattava di paziente fragile, esponendola a un ambiente sanitario non idoneo”.

Secondo la donna i medici non avrebbero visto “i più che evidenti segni di sepsi, tra cui la protratta assenza di stimolo ad urinare”.

Non ci è stato consentito di assistere nostra madre. Ogni giorno telefonavamo e ci dicevano che attendevano che si liberasse un posto in reparto. Poi quando il posto è stato disponibile, una dottoressa – prosegue Romina Gelardi – ci ha detto che le sue condizioni erano molto gravi. Ventiquattrore dopo è arrivata la telefonata che era morta. Noi vogliamo giustizia. È bene che chi ha parenti ricoverati in ospedale sappia cosa succede. Per questo abbiamo presentato la denuncia”.

LEGGI: Palermo, sparatoria al cimitero dei Rotoli: ferito uomo di 43 anni dopo lite – TeleOne

“La direzione aziendale dell’Asp di Palermo ha avviato un’indagine interna al fine di verificare eventuali profili di responsabilità sulla gestione dell’assistenza e del ricovero della donna di 76 anni arrivata all’ospedale Ingrassia in gravi condizioni di salute e con un complesso quadro clinico”, ha reso noto l’Azienda sanitaria provinciale del capoluogo siciliano in una nota.

L’Asp verificherà “anche il rispetto delle procedure e dei protocolli al Pronto soccorso dell’Ingrassia che ha fatto registrare nei giorni scorsi uno straordinario afflusso di pazienti”. “L’Azienda assicura il massimo rigore nell’indagine che riguarda l’intero sistema dell’emergenza-urgenza. Le dichiarazione della figlia sullo stato di abbandono – conclude la nota -saranno, immediatamente, verificate analizzando e valutando proprio ciò che risulta nella cartella clinica”.

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Cronaca

Palermo, sparatoria al cimitero dei Rotoli: ferito uomo di 43 anni dopo lite

Sei bossoli trovati a terra, indaga la polizia sull’episodio avvenuto all’ingresso del camposanto di Palermo

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Momenti di grande paura questa mattina al cimitero dei Rotoli di Palermo, dove una lite è degenerata in una sparatoria.

Un uomo di 43 anni, Antonino Fragale, è rimasto gravemente ferito dopo essere stato colpito da alcuni proiettili al torace e all’addome. L’uomo è stato trasportato in ospedale, dove le sue condizioni sarebbero state definite critiche.

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La sparatoria è avvenuta nei pressi di uno dei fiorai situati all’ingresso del camposanto, una zona generalmente frequentata da visitatori e commercianti. Sul luogo del delitto, la polizia ha trovato sei bossoli sparsi sul terreno, segno dell’intensità dello scontro.

Gli agenti hanno transennato l’area per avviare i rilievi e raccogliere elementi utili all’indagine. La dinamica della lite e i motivi che hanno portato all’esplosione dei colpi restano ancora da chiarire, ma le autorità stanno già ascoltando i testimoni presenti al momento dell’incidente.

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