La tragedia del veliero Bayesian, affondato al largo di Porticello poco dopo le 4 di notte di lunedì 19 agosto, è stata causata da un evento meteorologico improvviso e devastante.
Così come è emerso dalla conferenza stampa organizzata dalla procura di Termini Imerese, il veliero è stato investito da un “downburst”, una raffica discendente che ha colpito con forza inaudita, facendo capovolgere l’imbarcazione.
“Si è trattato di un evento repentino e improvviso”, ha dichiarato il pm Raffaele Cammarano, confermando che non c’era alcuna allerta burrasca per quella sera. Il downburst è un fenomeno caratterizzato da forti raffiche di vento discensionali che si spostano orizzontalmente dopo aver colpito il suolo. Queste raffiche possono raggiungere velocità superiori ai 100 chilometri orari, come spiegato durante la conferenza stampa dal comandante della Capitaneria di porto di Palermo, Raffaele Macauda.
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Le due imbarcazioni coinvolte, incluso un’imbarcazione olandese che ha soccorso i naufraghi, si trovavano in una zona considerata sicura, ma il downburst ha colpito inaspettatamente.
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Questo fenomeno, definito anche raffica discendente, è stato descritto per la prima volta dal meteorologo Tetsuya Theodore Fujita. A differenza dei tornado, i downburst possono colpire un’area molto più vasta e sono accompagnati da forti precipitazioni e fulmini. Possono durare fino a 30 minuti in caso di fenomeni particolarmente intensi.
Le indagini continuano per capire se ci siano stati errori umani o mancanze (LEGGI) nelle procedure di sicurezza, ma finora la causa principale dell’affondamento del Bayesian sembra essere proprio l’evento meteorologico imprevedibile e violento, che ha colto di sorpresa l’equipaggio e i passeggeri del veliero.
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