Il Cremlino lo ammette: “Significative perdite di truppe, è tragedia per noi”

La Russia ha subito “significative perdite di truppe”. Questa volta l’ammissione arriva direttamente dal portavoce del presidente, Vladimir Putin.

A Dmitry Peskov è stato chiesto da Sky News se la guerra fosse stata una “umiliazione”, dato che la Russia si era ritirata dalla capitale, con migliaia di soldati, e che il presidente Volodymyr Zelensky era ancora al potere.

Ha detto che questa era una “comprensione sbagliata” di ciò che stava succedendo. Ma alla riguardante la Russia, che ha perso migliaia di soldati, ha detto: “Sì, abbiamo perdite significative di truppe ed è un’enorme tragedia per noi”.

Ha poi aggiunto che il ritiro dalla regione di Kiev e dalla città settentrionale di Chernihiv è stato un “atto di buona volontà” per “allentare la tensione” durante i colloqui di pace.

Nell’intervista, Peskov ha ripetuto le ragioni della Russia per quella che descrive come una “operazione militare speciale”, dicendo che l’Ucraina era diventata “anti-russa” e la Russia era “davvero nervosa” poiché la Nato aveva “iniziato a muoversi verso i nostri confini”.

La Russia ha precedentemente affermato che 1.351 soldati sono stati uccisi. L’intero bilancio delle vittime non è noto, ma un funzionario della Nato è stato citato dai media statunitensi dicendo tra 7.000 e 15.000 e ci sono stime simili negli Stati Uniti.

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