La notizia è stata diffusa qualche ora dopo l’accaduto: nel pomeriggio di due giorni fa un aereo dell’Intelligence militare statunitense è andato a schiantarsi nell’oceano Pacifico.
L’incidente è avvenuto nella baia delle Hawaii, dopo aver oltrepassato la pista di atterraggio. Alla fine, i passeggeri sarebbero sopravvissuti tutti nuotando fino a riva. Fino a questo momento, infatti, non sarebbero state registrate vittime.
Tutto è accaduto intorno alle 14, quando il Boeing P-8A Poseidon della Marina americana, è precipitato nell’oceano al largo di Oahu. Le nove persone che si trovavano a bordo si sono salvate autonomamente, nuotando fino a raggiungere la costa. Secondo quel che è emerso, l’aereo era diretto verso una base dei Corpi della Marina Miltare statunitense, a dieci miglia da Honolulu.
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Avrebbe, però superato la pista di atterraggio, “sbagliando” il punto d’arrivo. In quel momento, il pilota avrebbe dunque perso il controllo dell’aereo, che è poi andato a crollare nell’oceano. Secondo quanto trapelato successivamente, il pilota “non ha fatto atterrare l’aereo esattamente dove voleva sulla pista. Tutti i passeggeri, nonostante il drammatico schianto, sarebbero rimasti illesi.
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