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Cronaca

In Sicilia il sole torna presto… e poi potrebbe cambiare tutto: “Caldo africano”

Ancora qualche pioggia all’orizzonte, ma la primavera sta per tornare con un weekend soleggiato

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Ancora qualche pioggia all’orizzonte, ma la primavera sta per tornare con un weekend soleggiato e temperature anche oltre la media del periodo. Un cambiamento che tuttavia, almeno al Nord, potrebbe essere breve. Il clima potrebbe infatti spezzare l’Italia in due all’inizio della prossima settimana tra abbondanti precipitazioni nel Settentrione e, a Sud, una prima ondata di caldo africano. Questo il quadro meteo delineato dagli esperti per la giornata di oggi, giovedì 9 maggio, e per i giorni a venire.

Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it, conferma la rimonta dell’alta pressione, seppur disturbata ancora fino a venerdì 10 maggio da un ciclone al Sud.
Nelle prossime ore il Ciclone sceso dalla Normandia, e per questo definito Normanno, si allontanerà verso Creta, poi Mar Egeo, Turchia e Russia, ma riuscirà ancora a portare piogge diffuse sul nostro meridione.

Locali precipitazioni sono previste anche su Appennino Centrale e Alpi ma saranno isolate e a prevalente carattere di piovasco. Le temperature aumenteranno sensibilmente al Centro-Nord con 23-25°C diffusi, anche in Pianura Padana: tornerà la mite Primavera.

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Venerdì 10 maggio, come detto, avremo ancora gli scampoli del Ciclone Normanno con instabilità al Sud: sono previste precipitazioni diffuse in Calabria e a carattere sparso su tutto il Basso Tirreno specie a ridosso dei rilievi mentre sul resto della Penisola il tempo sarà bello e via via più caldo.

Entriamo, infine, nel weekend di maggio che come da tradizione (attiva dal 2000 per adeguarsi alla tradizione anglosassone) vede la seconda domenica del mese festeggiare la Mamma. Il sole illuminerà tutto il Paese e le temperature raggiungeranno 30°C ad Oristano, 29°C a Foggia, 28°C a Forlì, 27°C a Bologna, Bolzano, Ferrara, Firenze, Rovigo, Siracusa e Terni, 25-26°C su buona parte della Pianura Padana con valori che saliranno leggermente sopra la media del periodo.

In sintesi, dopo un periodo instabile e a tratti molto perturbato a causa del Ciclone Normanno, tornerà il bel tempo anche se durerà poco. Da lunedì nuove perturbazioni atlantiche si avvicineranno all’Italia dalla Francia: lunedì qualche pioggia bagnerà il Nord-Ovest mentre da martedì 14 a giovedì 16 potrebbe aprirsi una fase anomala.

L’Italia da martedì risulterà spezzata in due: al Nord avremo abbondanti precipitazioni, mentre al Sud potrebbe arrivare la prima ondata di caldo africano.

Ovviamente è una tendenza da confermare, intanto godiamoci il weekend soleggiato e sopra media, dopo aver tenuto aperti gli ombrelli anche per troppi giorni.

Giovedì 9. Al nord: soleggiato. Al centro: soleggiato salvo locali addensamenti in montagna. Al sud: molto instabile con frequenti rovesci.

Venerdì 10. Al nord: sole e caldo. Al centro: bel tempo prevalente, più nubi sui rilievi. Al sud: instabile con ultime piogge e temporali specie in Calabria.

Sabato 11. Al nord: bel tempo. Al centro: bel tempo e più caldo. Al sud: soleggiato, locali rovesci sull’appennino calabrese.

Tendenza: domenica soleggiata e con clima a tratti caldo. Da lunedì pomeriggio nuovo peggioramento atlantico verso il Centro-Nord.

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Cronaca

Macabra scoperta: uomo trovato morto in casa con ferite alla testa

Indagini in corso nell’abitazione di via Lunetta, a Caltanissetta: nessuna pista è stata esclusa dagli inquirenti

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UNa tragedia, nella periferia est di Caltanissetta: in via Lunetta all’alba di questa mattina è stato trovato il cadavere di un uomo di 70 anni con profonde ferite alla testa, all’interno del suo appartamento.

L’abitazione, condivisa dall’anziano con alcuni familiari, è diventata il teatro di un’indagine complessa. Gli investigatori della squadra mobile sono giunti immediatamente sul posto per raccogliere elementi utili per ricostruire la dinamica dei fatti.

Sul luogo del ritrovamento sono intervenuti un’ambulanza del 118, la polizia e il medico legale. La polizia scientifica impegnata nei rilievi per cercare indizi che possano chiarire quanto accaduto.

Gli inquirenti, al momento, non escludono alcuna ipotesi: dall’incidente al gesto estremo, fino ad altre eventualità.

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Cronaca

“Prigioniera in casa”: arrestato a Palermo un uomo per violenze e minacce alla compagna

La vittima, segregata per mesi, ha trovato il coraggio di denunciare il suo aguzzino: le indagini e le rivelazioni

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Un uomo di 30 anni è stato arerstato a Palermo con l’accusa di aver segregato e maltrattato la compagna, una 29enne connazionale.

La donna, arrivata clandestinamente in Italia, sarebbe stata privata della libertà di movimento, dei contatti con l’esterno e persino del cellulare, vivendo mesi di paura e isolamento.

L’indagine è scaturita dalla denuncia presentata dalla vittima nel dicembre 2023, quando, approfittando di un momento di distrazione dell’uomo, la donna stessa è riuscita a chiedere aiuto in strada. Durante i due mesi di prigionia, la donna avrebbe subito violenze fisiche, abusi psicologici e ripetute minacce di morte, accompagnate dal timore costante di essere rimpatriata.

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Ogni tentativo di fuga era stato finora bloccato: l’uomo, ossessivo e possessivo, la ritrovava e la riportava a casa. Nemmeno l’allontanamento della donna in una struttura protetta aveva fermato le sue persecuzioni.

Il 30enne avrebbe cercato più volte di contattarla, promettendole una relazione felice in cambio del ritiro della denuncia. Di fronte ai rifiuti della vittima, l’uomo avrebbe reagito con una nuova aggressione fisica, che ha portato al suo arresto e alla reclusione nel carcere di Pagliarelli.

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Cronaca

Bellolampo, Palermo, e area industriale di Catania: nuovo Piano rifiuti per l’ok ai termovalorizzatori

Tra gli obiettivi del piano ci sono: il recupero del 65% dei rifiuti urbani, l’eliminazione dei trasferimenti dei rifiuti fuori Regione

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Due termovalorizzatori, uno a Palermo e uno a Catania, 31 impianti di compostaggio (14 nuovi, di cui 6 pubblici), 24 biodigestori (20 nuovi, di cui 11 pubblici), 16 piattaforme tutte pubbliche di selezione del recupero per la raffinazione (di cui 11 nuove) che sostituiranno e miglioreranno i vecchi impianti Tmb.

Lo prevede il nuovo Piano di gestione dei rifiuti discusso nel corso della seduta di giunta, convocata per oggi, 21 novembre, dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.

Tra gli obiettivi del piano ci sono: il recupero del 65% dei rifiuti urbani, l’eliminazione dei trasferimenti dei rifiuti fuori Regione, la riduzione del 40% dei costi di trattamento rispetto a quelli attuali con un risparmio di circa 150 milioni annui, e la riduzione del conferimento in discarica depositando non oltre il 10% di tutti i rifiuti prodotti, rispettando così gli obblighi previsti dalla normativa europea.

L’approvazione del nuovo Piano rifiuti – dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – costituisce finalmente il punto di partenza concreto per la realizzazione dei termovalorizzatori in quanto condizione indispensabile. Adesso passeremo alla fase della progettazione e al successivo appalto dei lavori e della gestione entro il 2025 e non oltre i primi mesi del 2026. Andremo avanti spediti, nell’interesse dei siciliani, senza indugiare mai su un pilastro portante del mio programma di governo. Archiviamo così definitivamente la stagione del conferimento in discarica sempre più gravosa per l’ambiente. Offriamo dunque una risposta integrata alla difficile situazione dei rifiuti in Sicilia che troppi oneri scarica sui cittadini e sui bilanci pubblici”.

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Il Piano approvato dal presidente Schifani, in qualità di Commissario, consente di modificare immediatamente i 18 Piani d’Ambito e di far partire il percorso per la realizzazione degli impianti di riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti e l’eliminazione dei trasferimenti fuori Regione, con la drastica riduzione dei costi a carico dei cittadini siciliani, degli enti locali e della stessa Regione in relazione alla progressiva attuazione degli obiettivi di riciclaggio e recupero.

In particolare, i termovalorizzatori, le cui aree di realizzazione sono state già individuate nel sito di Bellolampo a Palermo e nell’area industriale di Catania dopo alcune conferenze di servizio con i principali enti coinvolti, saranno interamente pubblici e realizzati dalla Regione con i fondi già stanziati all’interno dell’Accordo di coesione siglato a maggio con la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

I due impianti avranno una capacità complessiva di 600 mila tonnellate annue e produrranno insieme una potenza energetica di 50 Megawatt. Il nuovo Piano arriva al culmine di un complesso procedimento che ha visto coinvolti l’Assemblea regionale siciliana, le autonomie locali, gli operatori d’ambito e ha ottenuto le valutazioni ambientali strategiche dopo lo svolgimento di tutti gli adempimenti istruttori.

In ultimo, qualche settimana fa il parere positivo del Cga sulla procedura da adottare che ha dato l’ok definitivo all’ordinanza per approvare il nuovo piano di gestione dei rifiuti.

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Cronaca

Larimar, mistero che si infittisce: le “anomalie” prima della morte della 15enne

Gli indizi, le ipotesi e il dolore di una famiglia in cerca di verità, con le circostanze del decesso che lasciano perplessi gli inquirenti

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Nel giardino di casa il corpo di Larimar, la quindicenne morta a Piazza Armerina, è stato trovato impiccato a un albero. Ma le circostanze della sua morte lasciano perplessi, anche gli inquirenti: la ragazza aveva infatti la vertebra cervicale intatta, le mani libere e segni di corda attorno a collo, addome e piedi.

Dettagli, gli ultimi, che sollevano ancora una volta nuovi dubbi sull’ipotesi di suicidio.

La madre, che ha scoperto il corpo, racconta di averla trovata in ginocchio, con un doppio cappio al collo. “Sembrava dormisse”, ha dichiarato. L’autopsia ha confermato i segni delle corde, ma altri elementi alimentano il mistero: le scarpe di Larimar erano pulite, nonostante avesse attraversato il giardino per raggiungere l’albero. (continua sotto la foto)

Il giorno della tragedia, la giovane era molto scossa dopo un litigio a scuola. Una compagna l’aveva accusata di avere una relazione con il suo ex, accusa confermata dal ragazzo davanti ad altri studenti.

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“È successa una cosa brutta”, aveva confidato Larimar alla madre prima di tornare a casa. Poco dopo, la tragedia. La Procura dei Minori di Caltanissetta indaga per istigazione al suicidio e ha sequestrato i cellulari di otto amici della ragazza, cercando di capire se la diffusione di foto intime possa aver giocato un ruolo.

Intanto, il padre esclude l’ipotesi del suicidio: “Era solare, piena di vita. La sera prima parlava di un viaggio in famiglia”. La famiglia, tramite la loro avvocata Milena Ruffini, sta conducendo indagini difensive. La preside della scuola non ha ancora risposto alle richieste di chiarimenti.

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