Sicilia
In un libro parole e foto sull’impegno di Biagio Conte per gli ultimi
Un racconto per immagini e ricostruzioni giornalistiche non solo per commemorare, ma anche per sottolineare ancora una volta cosa sia stato Biagio Conte per Palermo e cosa Palermo sia stata per lui. Sarà disponibile martedì 28 febbraio con La Repubblica, gratuitamente, il libro “L’angelo degli ultimi”, che in 143 pagine propone frammenti di vita del […]
Un racconto per immagini e ricostruzioni giornalistiche non solo per commemorare, ma anche per sottolineare ancora una volta cosa sia stato Biagio Conte per Palermo e cosa Palermo sia stata per lui. Sarà disponibile martedì 28 febbraio con La Repubblica, gratuitamente, il libro “L’angelo degli ultimi”, che in 143 pagine propone frammenti di vita del missionario laico scomparso il 12 gennaio a 59 anni. A realizzare gli scatti i fotografi Igor Petyx e Mike Palazzotto.
L’opera è stata presentata alla Missione Speranza e Carità di via Decollati, fortemente voluta da fratel Biagio per aiutare quelle persone, palermitane e non, che necessitavano di un punto di riferimento spirituale ancor prima che economico. Presenti il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, il sindaco Roberto Lagalla, l’arcivescovo Corrado Lorefice e il prefetto Maria Teresa Cucinotta, oltre alla redazione palermitana de La Repubblica.
Accanto alle fotografie gli articoli che accompagnano la vita di Biagio Conte e l’esperienza della Missione, seguendo uno schema a ritroso che va dagli ultimi momenti della vita del missionario, raccolti negli articoli di Claudia Brunetto, alle prime esperienze in mezzo ai bisognosi intervistando non solo lui, ma anche quanti gli sono stati vicino. “Biagio Conte è la speranza di Palermo per un futuro migliore, nonostante le sofferenze che ci circondano – sottolinea Brunetto, – Come lui ha saputo dare un’altra possibilità anche questa città la merita. Ricordarlo significa volerne il riscatto”.
I lavori sono stati presieduti dal caporedattore di Repubblica Palermo Marco Patucchi, che per l’occasione ha organizzato una riunione di redazione all’interno della missione per fare sentire la vicinanza del giornale a una realtà che ha da poco perso il suo massimo riferimento. “Fratel Biagio non se ne andrà mai: abbiamo fortemente voluto questo libro e voluto presentarlo insieme a tutte le anime istituzionali di questa città proprio per far capire che la Missione deve andare avanti e che tutti gli attori di Palermo sono pronti a darle una mano”, sottolinea Patucchi.
Schifani è una di quelle figure che con il missionario ha consolidato un legame sempre più stretto nel corso degli anni, perdurato fino a quel drammatico 12 gennaio: “Tra noi c’era un rapporto di fortissima umanità, nelle sue ultime parole mi ha raccomandato i poveri – racconta il governatore ed ex presidente del Senato -. Questo libro ci aiuterà a tenerlo vivo nelle coscienze, ma anche nella realtà sociale. Il mio governo guarda moltissimo al disagio della cittadinanza, come attestano i dieci milioni stanziati per enti di beneficenza e realtà come la Missione”.
Schifani annuncia poi l’intenzione di intitolare una fondazione a Biagio Conte: “Credo che dedicare a lui una realtà in grado di occuparsi non solo di sociale, ma anche di cultura e giornalismo, sia doveroso per fare in modo che il nome di Biagio possa essere veicolato in tutta l’opinione pubblica e che sia non più ancorato alla realtà siciliana ma stabilizzato nel dibattito culturale alto”.
Anche Lagalla evidenzia il legame con il missionario, diventato ancora più forte negli ultimi mesi: “Quando è stato male io sono andato a trovarlo da medico ancor prima che da sindaco ed è stato bellissimo pregare insieme per il futuro della città – spiega -, Palermo vive da sempre di stereotipi e diffidenze, realtà come la Missione si sono fatte precursori per sconfiggere ciò che per tanto tempo ci ha spaventato. Il Comune, nonostante i problemi ormai noti, non smetterà mai di sostenere gli ultimi: è fondamentale creare un circuito con le altre istituzioni, senza alcuna retorica ma con programmi concreti”.
Il percorso intrapreso del 1990 ha reso Biagio, secondo Cucinotta che proprio in quel periodo l’ha conosciuto, “un santo in mezzo alle persone: in pochissimi farebbero le rinunce che ha fatto lui. Quando ci siamo conosciuti ci ho messo un pò per capire la sua figura, ma mi colpì l’insistenza con cui volle superare i problemi burocratici per dare vita alla Missione. In una realtà difficile ha anticipato quella coscienza civile che, in seguito alle stragi di Capaci e via d’Amelio, si sono risvegliate anche nella cittadinanza”. ‘L’angelo degli ultimì costituisce dunque un monito, spiega il prefetto, “a non sprecare il suo sacrificio: questa città ha vinto grandi battaglie, e l’arresto di Messina Denaro lo ha dimostrato, ma non ancora la guerra. Solo con l’ascolto e la distribuzione di cultura e consapevolezza terremo alta l’attenzione sul territorio”.
Per Lorefice il momento di incontro tra Biagio Conte e Papa Francesco vale più di mille commemorazioni: “Quando il Papa è venuto a Palermo non ha frequentato i palazzi della politica ma questo palazzo (la Missione, ndr), dove Biagio ci indica la strada verso cui guardare: il basso, i poveri, le vittime della storia”. (Italpress)
Cronaca
Meteo, weekend col ritorno dell’anticiclone sub-tropicale: svolta fra una settimana?
Dall’alta pressione al ritorno di venti freddi: previsioni e tendenza per i prossimi giorni: cambia qualcosa dal 28 novembre?
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L’Italia si prepara a vivere un fine settimana caratterizzato da un netto miglioramento delle condizioni meteo. Dopo il gelo mattutino che ha interessato il Nord e le zone interne del Centro con temperature inferiori allo zero, un promontorio dell’anticiclone sub-tropicale torna a dominare, garantendo cieli sereni e un graduale rialzo termico.
Per oggi, 23 novembre, le immagini satellitari confermano un miglioramento generale con cieli prevalentemente sereni o poco nuvolosi su gran parte del Paese.
Le temperature massime saliranno leggermente: tra 7 e 12°C al Nord, 10 e 14°C al Centro, e fino a 16-18°C al Sud e sulla Sicilia. Tuttavia, le notti resteranno rigide, con gelate diffuse al Centro-Nord.
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La giornata di domani, domenica 24 novembre, sarà ancora soleggiata, ma con venti meridionali che porteranno aria più mite, specialmente al Centro-Sud, dove le temperature massime toccheranno i 18-19°C.
Situazione diversa al Nord: la Liguria sarà interessata da piovaschi, mentre la Val Padana vedrà nuvolosità persistente e temperature massime comprese tra 6 e 10°C.
Guardando alla prossima settimana, gli esperti di 3BMeteo prevedono un ulteriore rinforzo dell’alta pressione, con clima stabile e temperature in aumento. Tuttavia, la seconda parte della settimana potrebbe segnare un cambio di scenario, con il ritorno di correnti fredde dal Nord Europa attese intorno al 28 novembre.
Sul fronte europeo, una tempesta extra-tropicale si abbatterà sulle isole britanniche nei prossimi giorni, portando venti fino a 140 km/h e condizioni di forte maltempo che colpiranno Regno Unito e Paesi vicini. Una dinamica che potrebbe influenzare anche l’Italia nel futuro prossimo.
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Cronaca
“Teniamo accesa la scintilla della speranza”: Piazza Armerina in marcia nel ricordo di Larimar
Un grido di speranza dopo la tragedia dell’Ennese. “Larimar, con la preghiera teniamo accesa la scintilla della speranza”, lo striscione
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Un grande striscione con la scritta “Larimar, con la preghiera teniamo accesa la scintilla della speranza” ha guidato il corteo a Piazza Armerina per ricordare Larimar, la quindicenne trovata morta nella pineta vicino casa lo scorso 5 novembre. La giovane, secondo le prime ipotesi, si sarebbe tolta la vita.
A sfilare in testa, le compagne di pallavolo della Polisportiva Armerina, insieme ai genitori e alle sorelle di Larimar. Dietro di loro, centinaia di persone: compagni di scuola, insegnanti, rappresentanti della pastorale diocesana, promotrice dell’evento insieme al Comune.
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Nel corteo erano presenti anche il sindaco Nino Cammarata con la giunta comunale, figure politiche locali e Livia Di Gangi, preside del liceo frequentato da Larimar.
La marcia, che ha raccolto circa 500 partecipanti, ha attraversato le vie del paese, con una sosta davanti alla scuola della ragazza, dove un lungo squillo di campanella ha rotto il silenzio.
Canti e preghiere hanno scandito il percorso fino alla chiesa di Sant’Antonio. Qui, il vescovo Rosario Gisana ha accolto i manifestanti, condividendo parole di profonda riflessione: “Quello che abbiamo appena compiuto è un piccolo gesto per condividere il grande dolore della nostra comunità. Noi adulti cosa stiamo facendo per questi giovani?”.
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Cronaca
Grave incidente in via Roma a Palermo, donna travolta da un’auto mentre attraversa
La vittima è stata soccorsa e trasportata d’urgenza all’ospedale Civico, dove attualmente si trova in prognosi riservata
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Grave incidente nel cuore di Palermo, nel tardo pomeriggio di ieri: una donna di 60 anni è stata investita da una motocicletta mentre attraversava la strada in via Roma. L’impatto è avvenuto in prossimità delle strisce pedonali, secondo una prima ricostruzione.
La vittima, che portava con sé alcuni sacchetti della spesa, è stata immediatamente soccorsa e trasportata d’urgenza all’ospedale Civico, dove attualmente si trova in prognosi riservata.
Le indagini sono affidate alla polizia municipale, che è al lavoro per chiarire la dinamica e le cause dell’incidente. Non è ancora chiaro se il conducente della motocicletta abbia tentato una manovra per evitare l’impatto o se la velocità fosse un fattore determinante. (foto archivio: via Roma, a Palermo)
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Cronaca
Senzatetto sessantenne ucciso a calci e pugni alla stazione: dramma a Siracusa
Testimone racconta l’atroce aggressione subita da M., 61 anni, senzatetto, che ha portato al decesso: la polizia indaga sul caso
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Una aggressione violenta e brutale scuote la Sicilia: a Siracusa un senzatetto di 61 anni, M., è stato massacrato di pugni e calci da uno sconosciuto. La tragedia si è consumata nella notte tra mercoledì e giovedì, e a raccontarla è stato un altro senzatetto, R., che ha assistito al dramma.
Visibilmente scosso e con le mani tremanti, il testimone ha descritto l’accaduto ai cronisti de La Sicilia, raccontando di come l’aggressore, senza alcun motivo apparente, si sia scagliato su M. con violenza.
Dopo l’attacco, la vittima è stata trasportata in ospedale, ma ha deciso di tornare alla stazione, dove è stato trovato morto la mattina seguente. “L’hanno picchiato senza pietà, lui stava male, vomitava”, ha spiegato il testimone.
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Il racconto di R. parla di un uomo che, urlando per un cellulare scomparso, ha iniziato a colpire M. senza sosta, per poi allontanarsi. Spaventato e con ferite al volto, R. ha deciso di allontanarsi presto dalla città. La polizia ha presidiato la stazione, impedendo ai curiosi di avvicinarsi al luogo del delitto, dove è stato ritrovato il corpo senza vita di M.
Sul terribile accaduto la Procura di Siracusa ha aperto una indagine. Disposta l’autopsia e si stanno valutando le dichiarazioni del testimone oculare. Le telecamere di sicurezza potrebbero aver ripreso l’aggressione e gli ultimi momenti di vita della vittima, ma al momento quel che rimane è soltanto una certezza: l’assassino a piede libero, oltre alla morte violenta.
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