L’influenza stagionale del 2025 continua a diffondersi rapidamente in Italia, con un aumento dei casi previsto nelle prossime settimane.
L’infettivologo Matteo Bassetti, direttore della clinica Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, avverte: “È probabile che si superino i 2 milioni di casi a settimana. Attualmente siamo intorno ai 700 mila contagi, ma il picco non è ancora stato raggiunto”.
I sintomi tipici includono febbre alta, raffreddore persistente, mal di testa, dolori articolari e profonda stanchezza. “Quest’anno la febbre dura più a lungo, anche fino a una settimana, con temperature che superano spesso i 38,5°C”, spiega Bassetti.
“Quest’anno la differenza – ha sottolineato – rispetto all’anno scorso che è più lunga, cioè dura più a lungo. Sembra rimanere sempre molto alta, soprattutto la febbre: 38, 38 e mezzo, 39 per tre, quattro, anche cinque giorni. Normalmente il corso di influenza durava cinque giorni, adesso arriviamo anche a una settimana”.
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Per curarsi, il consiglio è di restare a casa, assumere antipiretici come il paracetamolo solo in caso di febbre elevata e usare antinfiammatori per alleviare l’infiammazione delle vie respiratorie.
“Gli antibiotici non sono utili contro l’influenza e il loro abuso contribuisce all’aumento delle resistenze batteriche”, sottolinea l’esperto.
In alcuni casi, il virus può causare complicanze gravi, come polmoniti simili a quelle da Covid, encefaliti e interessamenti cardiaci. Tra i virus in circolazione figurano H1N1, H3N2 e due lineaggi dell’influenza B. Bassetti ribadisce l’importanza della vaccinazione per proteggere gli ospedali e prevenire le forme più severe della malattia.
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