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Isee 2025, come presentarlo per ottenere subito bonus, assegni unici e agevolazioni
Nuovo anno, nuovo Isee: perché è importante presentare subito l’indicatore economico
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Con l’inizio del 2025, scade automaticamente la certificazione Isee dell’anno precedente. È dunque necessario rinnovare l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente per continuare a beneficiare di agevolazioni e bonus sociali.
Il documento è indispensabile per accedere a prestazioni come l’Assegno unico, l’Assegno di inclusione e la social card, oppure per determinarne l’importo mensile o annuo.
Come negli anni passati, non esiste una scadenza fissa per presentare l’Isee, ma farlo il prima possibile è una scelta strategica. Chi tarda a rinnovare rischia di perdere temporaneamente l’accesso ai benefici statali, finché non sarà completata la nuova attestazione.
La procedura per richiedere l’Isee resta invariata: è possibile rivolgersi a un Centro di Assistenza Fiscale (CAF), utilizzare il servizio online sul portale INPS, oppure avvalersi di un commercialista. Servono documenti aggiornati sulla composizione del nucleo familiare, redditi e patrimonio, inclusi giacenze medie dei conti correnti.
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Per ottenere il nuovo Isee è necessario compilare la Dsu (la Dichiarazione sostitutiva unica), dove sono inserite tutte le informazioni di un nucleo familiare, da quelle anagrafiche a quelle reddituali. Per compilare la Dsu servono alcuni documenti: il codice fiscale e la carta d’identità del dichiarante, il codice fiscale di tutti gli altri componenti del nucleo familiare del dichiarante, ma anche il contratto di affitto registrato in caso di residenza in locazione al momento della sottoscrizione della Dsu e così via.
Serve poi comunicare i redditi percepiti nel secondo anno che precede la domanda (per il 2025 si tratta di quelli fino al 31 dicembre 2023). Per la Dsu serve avere il modello 730 e/o il modello Redditi 2024 e per i dipendenti o pensionati i modelli Cu 2024, che sono appunto riferiti ai redditi del 2023. I passaggi sono complicati: servono le certificazioni relative a redditi esenti da imposta o assoggettati a imposta sostitutiva o ritenuta a titolo di imposta, ma anche i documenti relativi a indennità, trattamenti previdenziali e assistenziali, redditi esenti ai fini Irpef, redditi prodotti all’estero, eventuali borse e/o assegni di studio e assegni di mantenimento per coniuge e figli.
Per chiedere il nuovo Isee, come detto, non c’è una scadenza, ma conviene far presto. Per esempio, infatti, per poter ricevere l’importo dell’Assegno unico, l’Isee 2025 va presentato entro il prossimo 28 febbraio. In caso contrario le prime due mensilità vengono calcolate sull’Isee 2024 e dal mese di marzo si riceve soltanto il minimo previsto dalla legge. Va detto tuttavia che la legge dà comunque la possibilità di rimediare entro il 30 giugno e di procedere poi con il corrospettivo conguaglio. Oltre quella data ci si dovrà accontentare del minimo per tutto il resto dell’anno.
Per una Dsu valida sono quindi necessari gli estratti conto e la giacenza media annuale (fino al 31 dicembre 2023), le eventuali azioni o quote di azioni detenute, gli atti notarili di successione, i certificati catastali, le targhe dei veicoli di proprietà.
Per formare l’Isee serve anche il quadro patrimoniale, mobiliare e immobiliare. Si parla di depositi bancari o postali, obbligazioni, libretti di deposito, azioni, titoli di Stato, Bot, Cct, buoni fruttiferi, fondi di investimento, forme assicurative di risparmio e altre forme di gestione del patrimonio mobiliare anche detenuto all’estero.
Proprio su titoli di Stato e simili c’è la grande novità del 2025 in tema di Isee: Btp, Bot, buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio postale non vengono considerati ai fini dell’Isee fino a un limite di 50mila euro. Lo aveva già previsto la Legge di Bilancio 2024, ma l’applicazione della norma era poi slittata.
Se nel nucleo familiare sono presenti persone invalide, poi, serve anche presentare il certificato di invalidità, insieme alle eventuali spese pagate per il ricovero in strutture residenziali e/o per l’assistenza personale. Una volta inviata la Dsu all’Inps, solitamente ci vogliono circa 10 giorni per la ricezione dell’Isee completo.
Tutte queste regole valgono per l’Isee standard. Ci sono poi situazioni in cui vengono richiesti Isee speciali, dove – caso per caso – bisogna aggiungere ulteriori informazioni. Tra questi: Isee socio-sanitario, Isee università, Isee minorenni con genitori non coniugati tra loro e non conviventi. Sono diversi i modi attraverso cui si può ottenere l’Isee 2025. Tutti i contribuenti possono muoversi in autonomia, utilizzando i servizi Inps e compilando la Dsu online, oppure possono rivolgersi agli uffici Caf per ottenere assistenza. C’è poi anche l’Isee precompilato (da Inps e Agenzia delle Entrate), a cui è sufficiente aggiungere l’autodichiarazione con i dati mancanti.
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Fuga di ammoniaca in azienda nel Casertano, morto lavoratore di 19 anni
Patrizio Spasiano, un giovane operaio ha perso la vita mentre stava effettuando lavori di manutenzione
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Nuovo incidente mortale sul lavoro in Italia. Questa volta nel Casertano nella ditta Frigocaserta di Gricignano di Aversa. Patrizio Spasiano, un giovane operaio di 19 anni, ha perso la vita mentre stava effettuando lavori di manutenzione.
Il suo corpo è stato recuperato dai vigili del fuoco, intervenuti a seguito di una fuga di ammoniaca da uno dei serbatoi. Il ragazzo era riverso senza vita su un’impalcatura dentro la struttura. Con lui c’erano altri tre operai che sono riusciti a uscire in tempo e salvarsi. Stavano lavorando per una ditta esterna che si occupa di manutenzione.
Nella stessa azienda il 31 dicembre scorso morì schiacciato da un muletto il 39enne Pompeo Mezzacapo.
L’incidente e la nube tossica
La perdita è avvenuta in un serbatoio dove erano in corso lavori di manutenzione da parte di quattro operai, tre dei quali sono riusciti ad uscire, mentre Spasiano è rimasto all’interno.
Sul posto sono intervenute diverse squadre dei vigili del fuoco di Caserta, tra cui quelle del nucleo Nbcr (nucleare – biologico – chimico – radiologico), con il supporto di una squadra proveniente anche dal comando di Napoli. La perdita ha generato anche una nube tossica.
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Scontro tra camion a Forlì-Cesena, muore operaio di un cantiere sulla A14
Tragico incidente sulla A14. Un operaio che stava lavorando in un cantiere sulla strada in provincia di Forlì-Cesena è morto perché coinvolto nelle conseguenze di uno scontro tra due camion. Il sinistro si è verificato tra i caselli di Cesena e Valle del Rubicone. I soccorritori hanno estratto il conducente di uno dei mezzi pesanti, […]
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Tragico incidente sulla A14. Un operaio che stava lavorando in un cantiere sulla strada in provincia di Forlì-Cesena è morto perché coinvolto nelle conseguenze di uno scontro tra due camion.
Il sinistro si è verificato tra i caselli di Cesena e Valle del Rubicone. I soccorritori hanno estratto il conducente di uno dei mezzi pesanti, ferito alle gambe e portato in ospedale dal 118. Nulla da fare per l’operaio. Chiusa la carreggiata per le operazioni di soccorso.
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La Cei apre ai gay in seminario, “Ma la castità è essenziale”
Arrivano le nuove linee guida sulla formazione dei sacerdoti della Cei
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I gay in seminario, a patto di essere casti. Arrivano le nuove linee guida sulla formazione dei sacerdoti della Cei, ossia la Conferenza episcopale italiana. In esse viene ribadito che “la Chiesa, pur rispettando profondamente le persone in questione, non può ammettere al seminario e agli Ordini sacri coloro che praticano l’omosessualità”
Per essere ammessi in seminario, dunque, bisogna fin dall’inizio mostrare “l’orientamento alla vita celibataria”. In quest’ottica non ci sarà uno sbarramento agli omosessuali in quanto tali ma a “coloro che praticano”. Lo si legge nel nuovo documento della Cei sulla “formazione dei presbiteri nelle chiese in Italia. Orientamenti e norme per i seminari”.
“Vivere responsabilmente la castità nel celibato”
Il testo prosegue: “L’obiettivo della formazione del candidato al sacerdozio nell’ambito affettivo-sessuale è la capacità di accogliere come dono, di scegliere liberamente e vivere responsabilmente la castità nel celibato. Essa ‘non è un’indicazione meramente affettiva, ma la sintesi di un atteggiamento che esprime il contrario del possesso. La castità è la libertà dal possesso in tutti gli ambiti della vita. Solo quando un amore è casto, è veramente amore. L’amore che vuole possedere, alla fine diventa sempre pericoloso, imprigiona, soffoca, rende in felici. Dio stesso ha amato l’uomo con amore casto, lasciandolo libero anche di sbagliare e di mettersi contro di Lui’”.
Ed ancora: “Il celibato per il Regno dovrebbe essere inteso come un dono da riconoscere e verificare nella libertà, gioia, gratuità e umiltà, prima dell’ammissione agli ordini o della prima professione. Questo non significa solo controllare i propri impulsi sessuali, ma crescere in una qualità di relazioni evangeliche che superi le forme della possessività, che non si lasci sequestrare dalla competizione e dal confronto con gli altri e sappia custodire con rispetto i confini dell’intimità propria e altrui”.
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Il presidente e la pornostar, Trump condannato per il caso Stormy Daniels ma niente carcere: è stato rieletto
Lo ha deciso il giudice Juan Merchan, precisando che al presidente eletto non sarà comminata neanche una multa. Il Tycoon farà comunque ricorso
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Colpevole ma niente carcere né multa. Condannato Donald Trump. Per il caso dei pagamenti all’ex pornostar Stormy Daniels. Tuttavia, il tycoon non andrà in galera. Lo ha deciso il giudice Juan Merchan, precisando che al presidente eletto nell’ultima tornata elettorale negli Usa dello scorso mese di novembre non sarà comminata neanche una multa.
La condanna comunque macchia la fedina penale di Trump. La decisione di non comminare alcuna pena è stata determinata dal suo imminente ritorno alla Casa Bianca fissato al 20 gennaio col giuramento e l’inizio del suo secondo mandato.
A spiegarlo lo stesso giudice che ha sottolineato: “Sono stati i cittadini di questa nazione a decidere che lei debba godere di protezioni come la clausola di supremazia e l’immunità presidenziale”. Merchan, infine, ha augurato al presidente eletto “buona fortuna per il secondo mandato”.
Trump, “Una farsa spregevole, farò comunque appello”
“L’evento di oggi è stata una farsa spregevole e, ora che è finito, faremo appello contro questa bufala che non merito”. È stato il commento a caldo di Donald Trump, affidato al suo social Truth.
Una condanna “già scritta”
La scorsa settimana, in una sentenza di 18 pagine, il giudice Merchan aveva dichiarato di voler concedere a Trump una scarcerazione incondizionata, ritenendo che fosse “la soluzione più praticabile” per garantire la definitiva conclusione della vicenda processuale.
La prima condanna a maggio scorso
Il presidente eletto era stato condannato a maggio dello scorso anno per 34 capi di imputazione per la falsificazione di documenti aziendali per il pagamento in nero all’ex attrice porno Stormy Daniels, che alla vigilia delle elezioni 2016 minacciava di rivelare i dettagli di un loro passato incontro a sfondo sessuale.
La rielezione e il tentativo di fare ricorso prima della sentenza
Prima della sua rielezione, Trump rischiava la libertà vigilata o – addirittura – fino a quattro anni di carcere. L’ultimo tentativo del tycoon di bloccare la sentenza prima della sua inaugurazione del 20 gennaio si era consumato giovedì sera, con la bocciatura per 5 voti a 4 del suo ricorso da parte della Corte Suprema.
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