Sicilia
La campanella s’avvicina: scuola, la Sicilia riparte di lunedì, il calendario completo
Vacanze di Natale in linea di massima in tutta Italia fra il 23 dicembre ed il 6 gennaio compresi: lo schema
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Ferragosto ha già “salutato” da cinque giorni: manca sempre meno, per l’inizio del nuovo anno scolastico. Non ne saranno totalmente entusiasti studenti, maestre e prof, ma ormai i calendari delle Regioni, per i rientri in classe, sono definiti.
Per primi, saranno gli studenti di Piemonte, Trentino e Valle d’Aosta a sentire il suono della campanella: avverrà il prossimo lunedì 11 settembre. I primi a tornare in classe, ben 6 giorni prima (5 settembre) saranno in realtà quelli di Bolzano.
Il 12 settembre sarà la volta degli alunni della Lombardia, mentre il giorno dopo, mercoledì 13, scatta il “via” per gli studenti siciliani. Insieme a loro, quelli di Abruzzo, Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Veneto.
Subito dopo, giovedì 14, tocca ai ragazzi della Calabria, Liguria, Molise, Puglia e Sardegna, mentre venerdì 15 chiuderanno la settimana, con il primo giorno di scuola, gli alunni dell’Emilia Romagna, della Toscana e del Lazio.
Per ciò che riguarda le vacanze di Natale, queste saranno in linea di massima in tutta Italia fra il 23 dicembre ed il 6 gennaio compresi; la Pasqua dal 28 marzo al 2 aprile. Per la chiusura dell’anno scolastico, nella maggior parte delle regioni bisognerà attendere l’8 giugno. Emilia Romagna, Marche e Valle d’Aosta chiuderanno invece il 6 giugno; Puglia e Toscana il 7 giugno ed il Trentino giorno 11.
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I singoli istituti, nella loro autonomia, possono decidere di adattare “il calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali su proposta del collegio dei docenti” fermo restante il limite di 200 giorni di lezioni al fine di assicurare la validità dell’anno scolastico.
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Cronaca
Bellolampo, Palermo, e area industriale di Catania: nuovo Piano rifiuti per l’ok ai termovalorizzatori
Tra gli obiettivi del piano ci sono: il recupero del 65% dei rifiuti urbani, l’eliminazione dei trasferimenti dei rifiuti fuori Regione
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Due termovalorizzatori, uno a Palermo e uno a Catania, 31 impianti di compostaggio (14 nuovi, di cui 6 pubblici), 24 biodigestori (20 nuovi, di cui 11 pubblici), 16 piattaforme tutte pubbliche di selezione del recupero per la raffinazione (di cui 11 nuove) che sostituiranno e miglioreranno i vecchi impianti Tmb.
Lo prevede il nuovo Piano di gestione dei rifiuti discusso nel corso della seduta di giunta, convocata per oggi, 21 novembre, dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.
Tra gli obiettivi del piano ci sono: il recupero del 65% dei rifiuti urbani, l’eliminazione dei trasferimenti dei rifiuti fuori Regione, la riduzione del 40% dei costi di trattamento rispetto a quelli attuali con un risparmio di circa 150 milioni annui, e la riduzione del conferimento in discarica depositando non oltre il 10% di tutti i rifiuti prodotti, rispettando così gli obblighi previsti dalla normativa europea.
“L’approvazione del nuovo Piano rifiuti – dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – costituisce finalmente il punto di partenza concreto per la realizzazione dei termovalorizzatori in quanto condizione indispensabile. Adesso passeremo alla fase della progettazione e al successivo appalto dei lavori e della gestione entro il 2025 e non oltre i primi mesi del 2026. Andremo avanti spediti, nell’interesse dei siciliani, senza indugiare mai su un pilastro portante del mio programma di governo. Archiviamo così definitivamente la stagione del conferimento in discarica sempre più gravosa per l’ambiente. Offriamo dunque una risposta integrata alla difficile situazione dei rifiuti in Sicilia che troppi oneri scarica sui cittadini e sui bilanci pubblici”.
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Il Piano approvato dal presidente Schifani, in qualità di Commissario, consente di modificare immediatamente i 18 Piani d’Ambito e di far partire il percorso per la realizzazione degli impianti di riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti e l’eliminazione dei trasferimenti fuori Regione, con la drastica riduzione dei costi a carico dei cittadini siciliani, degli enti locali e della stessa Regione in relazione alla progressiva attuazione degli obiettivi di riciclaggio e recupero.
In particolare, i termovalorizzatori, le cui aree di realizzazione sono state già individuate nel sito di Bellolampo a Palermo e nell’area industriale di Catania dopo alcune conferenze di servizio con i principali enti coinvolti, saranno interamente pubblici e realizzati dalla Regione con i fondi già stanziati all’interno dell’Accordo di coesione siglato a maggio con la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
I due impianti avranno una capacità complessiva di 600 mila tonnellate annue e produrranno insieme una potenza energetica di 50 Megawatt. Il nuovo Piano arriva al culmine di un complesso procedimento che ha visto coinvolti l’Assemblea regionale siciliana, le autonomie locali, gli operatori d’ambito e ha ottenuto le valutazioni ambientali strategiche dopo lo svolgimento di tutti gli adempimenti istruttori.
In ultimo, qualche settimana fa il parere positivo del Cga sulla procedura da adottare che ha dato l’ok definitivo all’ordinanza per approvare il nuovo piano di gestione dei rifiuti.
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Cronaca
Larimar, mistero che si infittisce: le “anomalie” prima della morte della 15enne
Gli indizi, le ipotesi e il dolore di una famiglia in cerca di verità, con le circostanze del decesso che lasciano perplessi gli inquirenti
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Nel giardino di casa il corpo di Larimar, la quindicenne morta a Piazza Armerina, è stato trovato impiccato a un albero. Ma le circostanze della sua morte lasciano perplessi, anche gli inquirenti: la ragazza aveva infatti la vertebra cervicale intatta, le mani libere e segni di corda attorno a collo, addome e piedi.
Dettagli, gli ultimi, che sollevano ancora una volta nuovi dubbi sull’ipotesi di suicidio.
La madre, che ha scoperto il corpo, racconta di averla trovata in ginocchio, con un doppio cappio al collo. “Sembrava dormisse”, ha dichiarato. L’autopsia ha confermato i segni delle corde, ma altri elementi alimentano il mistero: le scarpe di Larimar erano pulite, nonostante avesse attraversato il giardino per raggiungere l’albero. (continua sotto la foto)
Il giorno della tragedia, la giovane era molto scossa dopo un litigio a scuola. Una compagna l’aveva accusata di avere una relazione con il suo ex, accusa confermata dal ragazzo davanti ad altri studenti.
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“È successa una cosa brutta”, aveva confidato Larimar alla madre prima di tornare a casa. Poco dopo, la tragedia. La Procura dei Minori di Caltanissetta indaga per istigazione al suicidio e ha sequestrato i cellulari di otto amici della ragazza, cercando di capire se la diffusione di foto intime possa aver giocato un ruolo.
Intanto, il padre esclude l’ipotesi del suicidio: “Era solare, piena di vita. La sera prima parlava di un viaggio in famiglia”. La famiglia, tramite la loro avvocata Milena Ruffini, sta conducendo indagini difensive. La preside della scuola non ha ancora risposto alle richieste di chiarimenti.
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Cronaca
Drammatico incidente a Messina: muore maestro di arti marziali
Perde la vita Eliseo Scarcella, 56 anni: diversi incidenti mortali in tre mesi nella città dello Stretto
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Ancora una tragedia sulle strade siciliane: nella serata di ieri, grave incidente quello avvenuto nella zona sud di Messina, sulla statale 114 al bivio di Santa Lucia sopra Contesse.
Lo scontro, violentissimo, ha coinvolto una moto e un’auto in via Giorgio La Pira, provocando la morte di Eliseo Scarcella, 56 anni, figura molto conosciuta nello sport messinese.
Scarcella, maestro di arti marziali e professore alla scuola “Pascoli Crispi”, è stato trasportato in ambulanza al Policlinico “Gaetano Martino”, dove è deceduto poco dopo l’arrivo.
Il conducente dell’auto è rimasto ferito in modo non grave ed è stato portato al Piemonte per le cure. La sezione infortunistica della polizia municipale sta indagando per chiarire le cause dello scontro.
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Questo dramma si inserisce in un tragico elenco di incidenti mortali a Messina, tre negli ultimi tre mesi.
Solo pochi giorni fa, il 18 novembre, Giuseppe Ingemi, 55 anni, è deceduto mentre guidava la sua Harley Davidson in via Garibaldi, nei pressi della fontana del Nettuno. La famiglia di Ingemi cerca ancora testimoni per fare luce sulla dinamica dell’incidente.
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Cronaca
Crolla ascensore “artigianale”, 5 feriti fra cui bambini: tragedia sfiorata a Palermo
Cinque feriti, tra cui tre piccoli, per il cedimento di un ascensore rudimentale in una palazzina in via Mura San Vito
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Un drammatico incidente si è verificato a Palermo, in via Mura San Vito.
Tutto è avvenuto nella tarda serata di ieri, sabato 16, dove in una palazzina a due piani, sprovvista di scale e ascensore, un montacarichi costruito artigianalmente è crollato mentre trasportava tre bambini e due donne al primo piano.
Il cedimento delle funi, probabilmente dovuto al sovraccarico, ha fatto precipitare il dispositivo a terra. I tre piccoli sono stati immediatamente soccorsi e trasportati al reparto di pediatria dell’ospedale Cervello. La madre, che ha riportato gravi fratture a entrambe le gambe, è stata sottoposta a un intervento d’urgenza all’ospedale Civico, mentre la nuora è stata ricoverata in codice giallo.
Sul luogo dell’incidente sono accorsi vigili del fuoco, ambulanze e la polizia, che sta conducendo le indagini per chiarire l’accaduto.
I pompieri hanno anche aiutato un altro familiare, rimasto bloccato al piano superiore, facendolo scendere con una scala dalla finestra.
Secondo quanto riferito, il montacarichi era stato realizzato dal capofamiglia, un fabbro, che ha ammesso di aver costruito il sistema sfruttando le sue competenze professionali.
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