In Svezia continua a far scalpore il caso di Paulina Brandberg, ministra per l’Uguaglianza di genere e la vita lavorativa, che soffre di una rara e curiosa fobia, la “bananafobia”.
La donna non riesce a tollerare la presenza delle banane, tanto da non poter stare nella stessa stanza con il frutto giallo, né vederlo o toccarlo.
La vicenda è emersa quando il quotidiano Expressen ha rivelato email in cui lo staff della ministra richiedeva esplicitamente la rimozione di qualsiasi traccia di banana prima delle sue riunioni.
In un caso, per una conferenza tenutasi nel settembre 2024, una richiesta specificava: “Non ci devono essere banane nella stanza»”. La risposta dello staff del collega fu rassicurante: “Metteremo in sicurezza la conferenza”.
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Le rivelazioni hanno acceso un vivace ed dibattito nel Paese, con alcuni che hanno deriso la donna ed altri che hanno considerato i fatti come una “opportunità per riflettere sull’empatia verso le fobie“. La ministra stessa ha spiegato: “È una fobia seria per cui sto ricevendo aiuto professionale”, aggiungendo però con autoironia che si tratta di “una delle fobie più strane del mondo”.
Anche il premier svedese, Ulf Kristersson, è intervenuto in difesa della collega, affermando che il suo disturbo non ha mai ostacolato l’attività governativa: “Mi disturba che si riduca una ministra al suo problema e che ci si prenda gioco di lei. Dovremmo fare di meglio come società”.
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