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Cronaca

La morte dell’imprenditore Angelo Onorato a Palermo: è giallo, spunta una lettera

Secondo le prime ricostruzioni sembra che la vittima avesse un appuntamento con qualcuno

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Ci sono tutti i contorni del giallo. Il caso è quello riguardante Angelo Onorato, trovato morto all’interno della propria auto. Architetto, e titolare di un negozio di arredamenti, è stato ritrovato senza vita a Palermo, nel pomeriggio di ieri, lungo il viale della Regione Siciliana, nella zona di via Ugo La Malfa.

Quando è avvenuta la tragica scoperta, l’uomo aveva una fascetta di plastica stretta attorno al collo, a bordo del proprio mezzo. Gli investigatori non escludono alcuna ipotesi. Se si è trattato di un omicidio o di un suicidio lo stabiliranno gli agenti della squadra mobile, guidata da Marco Basile. Le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni.

Secondo le prime ricostruzioni sembra che la vittima avesse un appuntamento con qualcuno e quello fosse il luogo convenuto per l’incontro. Ma è ancora tutto da accertare. Anche se parenti e conoscenti scartano la possibilità di un suicidio.

Nella notte sarebbe emersa un’altra pista, di cui avrebbe parlato il legale amico della vittima, a proposito di una “confidenza” su “problemi economici” dell’imprenditore, per debiti e crediti che non riusciva a incassare. Fra gli elementi nuovi, anche l’esistenza di una lettera che potrebbe far maggiormente luce sul giallo, ma su questo si attendono ulteriori conferme degli inquirenti.

LEGGI ANCHE: Omicidio a Palermo: muore Angelo Onorato, marito dell’eurodeputata Donato

La moglie sembra che lo cercasse dalla mattina di ieri, con messaggi e chiamate. È stata proprio l’europarlamentare insieme alla figlia Carolina a trovare il corpo dell’imprenditore accasciato sul volante dell’auto. Le due donne sono state notate da un passante che ha lanciato l’allarme ed ha telefonato alla polizia.

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Sul posto sono intervenuti gli agenti della Squadra Mobile di Palermo. Subito dopo il pm di turno e due medici legali. Il corpo senza vita dell’uomo è stato trovato al posto di guida della sua auto, una Range Rover, posteggiata lungo la strada che scorre in parallelo all’autostrada Palermo-Mazara del Vallo, in direzione Trapani. Visibili delle tracce di sangue causate dallo strangolamento con la fascetta di plastica stretta attorno al collo.

L’eurodeputata della Dc Francesca Donato non si è mossa dal luogo del ritrovamento. Sul posto anche amici, parenti e conoscenti dell’imprenditore, che era molto conosciuto. Tra gli altri, anche l’assessore regionale Nuccia Albano e l’assessore comunale Giuliano Forzinetti, entrambi della Democrazia Cristiana.

Nata ad Ancona da famiglia veneta, Francesca Donato nel 1999 sposa l’imprenditore palermitano Angelo Onorato e così si trasferisce a Palermo. Dopo la nascita dei due figli Salvatore e Carolina, riprende l’esercizio della professione presso il foro di Palermo, nel settore civilistico, fino al 2012, operando in prevalenza nel ramo commerciale e aziendale. Il percorso in politica inizia nel 2013. Nel 2023 annuncia l’adesione alla Democrazia Cristiana di Totò Cuffaro. A fine maggio diventa vicepresidente nazionale del partito su nomina del presidente del partito, Renato Grassi, e del neo segretario nazionale, Totò Cuffaro. A novembre Cuffaro la nomina commissario del partito in Sardegna. E alle elezioni europee del 2024 non si è ricandidata.

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Cronaca

Tragico schianto a Palermo: muore un uomo di 32 anni

Incidente nella notte in viale Regione Siciliana, da chiarire la dinamica

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Un incidente mortale è avvenuto poco prima di mezzanotte in viale Regione Siciliana, all’altezza del sottopasso di corso Calatafimi, in direzione Trapani.

Un uomo di 32 anni ha perso la vita mentre viaggiava a bordo di un’Alfa Romeo 159.

Sul luogo del drammatico incidente sono intervenuti i vigili del fuoco per estrarre la vittima dalle lamiere, il personale sanitario del 118 e la polizia, che ha gestito i rilievi. Per consentire i soccorsi e la messa in sicurezza dell’area, il tratto di strada è stato temporaneamente chiuso al traffico, causando rallentamenti nella circolazione.

La dinamica del sinistro è ancora da ricostruire, ma secondo le prime informazioni non sembrano essere coinvolti altri veicoli. L’Alfa Romeo 159, completamente distrutta.

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Cronaca

Brutale rissa nel canile municipale di Palermo, cagnolina sbranata e uccisa: denuncia degli animalisti

“Consegnati audio e video per stabilire le responsabilità e gli errori commessi all’interno del canile municipale di Palermo”

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Drammatico episodio nel canile municipale di Palermo, dove una cagnolina è stata attaccata ed uccisa, al culmine di una brutale rissa, dagli altri animali presenti nella struttura. La denuncia arriva dalle associazioni animaliste palermitane. “Nel tardo pomeriggio di ieri, 20 Novembre, si è verificato un fatto gravissimo all’interno del canile municipale di Palermo. Un fatto – si legge nella nota delle associazioni – che potrebbe evidenziare gravi responsabilità da parte degli operatori del canile poiché avvisati da condomini delle liti accentuate all’interno del box”.

“Noi associazioni protezionistiche animaliste locali – si specifica – siamo state contattate da cittadini residenti nei condomini circostanti alla struttura comunale, che ci hanno prontamente riferito di una rissa in gabbia, il tutto correlato da video. Immediatamente abbiamo allertato l’amministrazione comunale e l’assessore Ferrandelli che in pochi minuti ha fatto arrivare al canile municipale il responsabile amministrativo e lo staff. Il personale comunale, il veterinario e gli addetti al servizio di cura degli animali hanno effettivamente constatato l’aggressione al cane in questione e soccorso l’animale”.

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“Abbiamo però, da Associazioni, ritenuto opportuno trasferire il cane in una clinica privata per cercare di stabilizzare l’animale sotto shock e tentare di salvarla. Purtroppo la cagnolina, Marika, l’avevamo così chiamata, è deceduta stamattina alle ore 6.15 am. Abbiamo già sporto denuncia alla sezione PG della polizia municipale, fornito audio e video in nostro possesso, per stabilire le responsabilità e gli errori commessi da tutti gli attori coinvolti nel lavoro all’interno del canile municipale di Palermo”.

“Stiamo fornendo il materiale ai nostri avvocati – proseguono gli animalisti – per una denuncia congiunta, evitando di esporre i particolari accaduti, poiché in qualche modo, si potrebbero inquinare le prove che attestano ne responsabilità del personale in servizio in quei momenti. Chiariremo quanto di nostra acquisita proprietà nelle sedi opportune, affinché non accada più quanto avvenuto e chiederemo vengano presi opportuni provvedimenti accertati i fatti”.

La nota è firmata dalle associazioni Ada Palermo, Lida Palermo, Enpa Palermo, Anima legale, Felici nella coda Onlus, Ridai la vita a un Rott odv, Sos primo soccorso Onlus, I canuzzi di Marzia e Maria Onlus, Balzoo Palermo, Rifugio lo scodinzolo, Leal sezione Palermo – Lav Palermo.

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Cronaca

“Larimar è stata uccisa: sappiamo da chi, abbiamo fatto i nomi”: colpo di scena, le parole dellla mamma

La tragedia di Piazza Armerina: il mistero della morte della ragazzina e i sospetti dei familiari: “Sappiamo chi è stato”

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Un nuovo colpo di scena sul caso di Larimar Annaloro, la studentessa quindicenne trovata impiccata nel giardino della sua casa a Piazza Armerina. La madre, distrutta dal dolore, è convinta che non si tratti di un suicidio e afferma di sapere chi è il colpevole.

Durante un’intervista alla trasmissione Mattino 4, la donna ha rivelato dettagli inquietanti: “Mia figlia era stata minacciata di morte a scuola. Non posso fare nomi pubblicamente, ma abbiamo parlato con gli inquirenti e indicato i sospetti. Abbiamo fatto nomi e cognomi“. Secondo la madre, le modalità del ritrovamento sono incompatibili con un gesto volontario.

LEGGI ANCHE: Larimar, mistero che si infittisce: le “anomalie” prima della morte della 15enne

Ci sono anomalie che sollevano dubbi: le scarpe di Larimar erano pulite, nonostante il terreno; la stanza della giovane era a soqquadro, con indumenti sparsi ovunque. Inoltre, la madre ha denunciato la presenza di segni sospetti sul corpo: “Larimar è stata trovata in ginocchio, con i solchi sotto le ginocchia. Era già svenuta o morta prima di essere messa lì”.

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Non si esclude il coinvolgimento di adulti in una presunta rete di complicità. “Abbiamo buchi nella recinzione del giardino, è facile entrare. Non siamo qui da molto e stavamo sistemando la casa. Qualcuno ha approfittato della situazione”, ha detto.

La madre accusa anche la scuola: “Se qualcuno mi avesse avvisato delle minacce, non l’avrei mai lasciata sola. La scuola ha tanta colpa nella morte di mia figlia”.

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Cronaca

Macabra scoperta: uomo trovato morto in casa con ferite alla testa

Indagini in corso nell’abitazione di via Lunetta, a Caltanissetta: nessuna pista è stata esclusa dagli inquirenti

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UNa tragedia, nella periferia est di Caltanissetta: in via Lunetta all’alba di questa mattina è stato trovato il cadavere di un uomo di 70 anni con profonde ferite alla testa, all’interno del suo appartamento.

L’abitazione, condivisa dall’anziano con alcuni familiari, è diventata il teatro di un’indagine complessa. Gli investigatori della squadra mobile sono giunti immediatamente sul posto per raccogliere elementi utili per ricostruire la dinamica dei fatti.

Sul luogo del ritrovamento sono intervenuti un’ambulanza del 118, la polizia e il medico legale. La polizia scientifica impegnata nei rilievi per cercare indizi che possano chiarire quanto accaduto.

Gli inquirenti, al momento, non escludono alcuna ipotesi: dall’incidente al gesto estremo, fino ad altre eventualità.

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