Il drammatico incidente dello yacht Bayesian al largo di Palermo potrebbe essere stato provocato da un “downburst”, un fenomeno meteorologico estremamente violento. Il termine “downburst” descrive l’impatto devastante sulla superficie terrestre di una colonna d’aria discendente (o “downdraft”) che emerge dal fronte di un temporale, raggiungendo il suolo e irradiandosi a velocità potenzialmente molto elevate.
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A supporto di questa ipotesi, c’è la registrazione di un evento simile verificatosi nel luglio del 2008 nell’alto Adriatico, documentato dalla piattaforma oceanografica dell’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ismar), situata a 15 chilometri dalla costa veneziana.
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Lo studio, pubblicato nel 2012 sulla rivista Natural Hazards and Earth System Sciences, ha mostrato come durante un temporale il vento possa accelerare rapidamente, passando da 3 metri al secondo a 30 metri al secondo (circa 108 km/h) in pochi minuti.
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Le raffiche di vento in quell’occasione hanno superato per 15 minuti il limite massimo rilevabile di 40 metri al secondo (144 km/h), causando onde che sono aumentate drasticamente da 30 centimetri a oltre 3 metri di altezza e cambiando continuamente direzione.
Eventi così violenti e improvvisi potrebbero spiegare come lo yacht Bayesian sia stato sorpreso e affondato, mettendo in luce la potenza distruttiva dei downburst.
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