La donna era stata fatta uscire dalla nave Ong Sea eye 4, che si trovava davanti a Lampedusa. Poi era stata trasferita durgenza in ospedale, al Civico di Palermo. La donna, tuttavia, una migrante 30enne, ha perso il figlio che aveva ingrembo.
Secondo quanto trapelato, aveva ingerito acqua e benzina, e per questo era stata trasferita in gravi condizioni nel nosocomio palermitano.
La trentenne nigeriana era al sesto mese di gravidanza, e dopo l’emergenza a Lampedusa ed il traferimento al poliambulatorio, i medici non hanno potuto che accertare il decesso del feto.
Quando è stata soccorsa, la giovane era atata trovata con varie ustioni nel corpo e una crisi respiratoria per avere inalato acqua e benzina. Trovata già in condizioni critiche, era stata trasbordata sulla motovedetta Cp306 della guardia costiera e successivamente trasferita al Poliambulatorio.
(www.teleone.it)