Quindici feriti nella rissa tra migranti all’hotspot di contrada Imbriacola. Alle 6:45 circa di stamattina, durante la preparazione dei gruppi di migranti da trasferire sul traghetto di linea diretto a Porto Empedocle è scoppiata una rissa all’hotspot di Lampedusa che ha coinvolto un centinaio di migranti.
Protagonisti della vicenda, circa 70 tunisini presumibilmente minorenni, o dichiaratamente tali, arrivati all’hotspot meno di 24 ore fa, si sono scagliati contro un gruppo di circa 30 sudanesi. I tunisini hanno cominciato a lanciare pietre e i lettini pieghevoli contro alcuni migranti e alcuni poliziotti. Quindici i feriti lievi prontamente medicati dall’infermeria interna all’hotspot, con contusioni e punti di sutura alla testa.
Nessuno dei poliziotti coinvolti ha riportato ferite. “Il momento di crisi è stato innescato da alcuni tunisini, con lo scopo probabilmente di fuggire. Tutto è tornato alla normalità in poco meno di cinque minuti grazie all’intervento dei nostri uomini e dei mediatori culturali” ha dichiarato il Questore di Agrigento Emanuele Ricifari continuando “il motivo per cui spesso i tunisini, marocchini e nigeriani creano questi episodi, è legato al fatto che sono tra quelle nazionalità che non hanno diritto al riconoscimento dello status di rifugiato e che verranno presto trasferiti nei loro rispettivi paesi con voli charter messi a disposizione del Ministero dell’Interno”.
Il Questore Ricifari sempre attento alle esigenze di Lampedusa ci tiene a sottolineare “nulla di quanto accaduto è stato percepito dalla popolazione lampedusana e dai turisti in vacanza, l’hotspot è attentamente sorvegliato dai militari e dalle forze di polizia e si trova in una località isolata dal resto dell’isola, l’hotspot per quanto pieno non è affatto al collasso”.
(www.teleone.it)