Cronaca
Lotta alla leucemia, la barca a vela dell’Ail arriva a Palermo
Iniziativa nata nel 2006 sul Lago di Garda, volta alla riabilitazione psicologica e al miglioramento della qualità della vita dei malati
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Torna “Sognando Itaca”. Dal 31 maggio al 14 giugno la barca a vela dell’Ail viaggia per 1000 miglia lungo la costa tirrenica facendo tappa in 8 città italiane. E fa tappa anche a Palermo, nella sede della Lega Navale al Molo trapezoidale, il 9 giugno, a partire dalle 10,30, con la partecipazione del sindaco Roberto Lagalla, del presidente Ail Pino Toro, del presidente del Circolo Canottieri alla Cala Edoardo Traina e del presidente della Lega Navale Nicola Vitello. A raccontare il senso del viaggio Giuseppe Navoni, presidente Ail Brescia, Aurelio Angelini, docente di Sociologia dell’Ambiente, Franco Andaloro, coordinatore Sicilia cluster tecnologico nazionale Blue Italian Growth.
Saranno presenti i medici dei reparti di Oncoematologia cittadini, gli psicologi e i volontari di Ail Palermo-Trapani, che compie trent’anni. Seguirà un’uscita in barca a vela, momento clou dell’Itaca Day, una giornata durante la quale l’equipaggio formato da malati, medici, infermieri, psicologi e skipper professionisti vivono insieme un’esperienza unica, lontani dai luoghi di cura e in un contesto di assoluta reciprocità.
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In occasione della Giornata Nazionale per la lotta contro leucemie, linfomi e mieloma che si celebra il 21 giugno, Ail promuove “Sognando Itaca”, iniziativa nata nel 2006 sul Lago di Garda, volta alla riabilitazione psicologica e al miglioramento della qualità della vita dei malati con tumore del sangue. Pensata da un giovane paziente amante della vela, e grazie a una collaborazione tra la Sezione AIL di Brescia, l’Oncologia Medica e l’Ematologia degli Spedali Civili di Brescia, la Fraglia Vela di Desenzano e il Circolo Vela Gargnano. Denominato Progetto Itaca perchè, come Ulisse, i pazienti onco-ematologici si trovano ad affrontare un mare aperto, sconosciuto e pieno di insidie. Durante il viaggio scoprono, però, nuovi territori, relazioni, solidarietà, vicinanze e risorse.
Dal 2009 il progetto ha raggiunto il mare ed è diventato una delle iniziative principali legate alla Giornata Nazionale contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma, una barca a vela con skipper professionisti, pazienti in fase riabilitativa, medici, infermieri e psicologi, naviga lungo una costa italiana, mar Adriatico o mar Tirreno, ad anni alterni, facendo tappa nelle città in cui è presente una divisione di Ematologia in stretta collaborazione con AIL con l’obiettivo di diffondere tra le Sezioni territoriali dell’Associazione la velaterapia quale metodo terapeutico volto alla riabilitazione psicologica e al miglioramento della qualità della vita dei malati onco-ematologici. In ogni porto di attracco, le Sezioni Ail coinvolte organizzano una giornata, l’Itaca Day, durante la quale i pazienti dei diversi Centri di Ematologia, accompagnati dai medici e dagli infermieri, hanno la possibilità di imbarcarsi per vivere un’esperienza a bordo della durata di circa tre ore. Inoltre, in collaborazione con gli yacht club locali, vengono organizzati incontri stampa, con le autorità, e con gli ospiti della veleggiata.
La barca Ail di Sognando Itaca, partita il 31 maggio da Genova, arriverà a Napoli il 14 giugno. In ogni porto toccato dal tour si svolgerà l’Itaca Day: un gruppo di pazienti, accompagnati da una èquipe medica multispecialistica, si imbarcherà per provare l’esperienza di vita in mare aperto, all’insegna della condivisione e dello spirito di squadra.
L’iniziativa si inserisce tra le attività che Ail e le sue 83 sezioni provinciali organizzano in occasione della Giornata Nazionale per la lotta contro leucemie, linfomi e mieloma del 21 giugno. La Giornata, posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e istituita permanentemente dal Consiglio dei Ministri, è dedicata all’informazione sulle ultime novità scientifiche nella cura dei tumori del sangue e sui progetti per il miglioramento della qualità della vita dei pazienti.
UniCredit è Partner Istituzionale Ail per il biennio 2023-24, sostenendo gli eventi che l’Associazione promuove a livello nazionale e locale e contribuendo a sviluppare i servizi di assistenza presso le Case alloggio Ail e il supporto psicologico per pazienti e familiari.
Sognando Itaca si avvale, tra gli altri, del patrocinio del Coni, della Marina Militare, della Federazione Italiana Vela, della Lega Navale, di Sport e Salute. Sognando Itaca è realizzata con il contributo incondizionato di Cotton Sound, Cbill, GSK, Otsuka.
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Cronaca
Brutale rissa nel canile municipale di Palermo, cagnolina sbranata e uccisa: denuncia degli animalisti
“Consegnati audio e video per stabilire le responsabilità e gli errori commessi all’interno del canile municipale di Palermo”
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Drammatico episodio nel canile municipale di Palermo, dove una cagnolina è stata attaccata ed uccisa, al culmine di una brutale rissa, dagli altri animali presenti nella struttura. La denuncia arriva dalle associazioni animaliste palermitane. “Nel tardo pomeriggio di ieri, 20 Novembre, si è verificato un fatto gravissimo all’interno del canile municipale di Palermo. Un fatto – si legge nella nota delle associazioni – che potrebbe evidenziare gravi responsabilità da parte degli operatori del canile poiché avvisati da condomini delle liti accentuate all’interno del box”.
“Noi associazioni protezionistiche animaliste locali – si specifica – siamo state contattate da cittadini residenti nei condomini circostanti alla struttura comunale, che ci hanno prontamente riferito di una rissa in gabbia, il tutto correlato da video. Immediatamente abbiamo allertato l’amministrazione comunale e l’assessore Ferrandelli che in pochi minuti ha fatto arrivare al canile municipale il responsabile amministrativo e lo staff. Il personale comunale, il veterinario e gli addetti al servizio di cura degli animali hanno effettivamente constatato l’aggressione al cane in questione e soccorso l’animale”.
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“Abbiamo però, da Associazioni, ritenuto opportuno trasferire il cane in una clinica privata per cercare di stabilizzare l’animale sotto shock e tentare di salvarla. Purtroppo la cagnolina, Marika, l’avevamo così chiamata, è deceduta stamattina alle ore 6.15 am. Abbiamo già sporto denuncia alla sezione PG della polizia municipale, fornito audio e video in nostro possesso, per stabilire le responsabilità e gli errori commessi da tutti gli attori coinvolti nel lavoro all’interno del canile municipale di Palermo”.
“Stiamo fornendo il materiale ai nostri avvocati – proseguono gli animalisti – per una denuncia congiunta, evitando di esporre i particolari accaduti, poiché in qualche modo, si potrebbero inquinare le prove che attestano ne responsabilità del personale in servizio in quei momenti. Chiariremo quanto di nostra acquisita proprietà nelle sedi opportune, affinché non accada più quanto avvenuto e chiederemo vengano presi opportuni provvedimenti accertati i fatti”.
La nota è firmata dalle associazioni Ada Palermo, Lida Palermo, Enpa Palermo, Anima legale, Felici nella coda Onlus, Ridai la vita a un Rott odv, Sos primo soccorso Onlus, I canuzzi di Marzia e Maria Onlus, Balzoo Palermo, Rifugio lo scodinzolo, Leal sezione Palermo – Lav Palermo.
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Cronaca
“Larimar è stata uccisa: sappiamo da chi, abbiamo fatto i nomi”: colpo di scena, le parole dellla mamma
La tragedia di Piazza Armerina: il mistero della morte della ragazzina e i sospetti dei familiari: “Sappiamo chi è stato”
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Un nuovo colpo di scena sul caso di Larimar Annaloro, la studentessa quindicenne trovata impiccata nel giardino della sua casa a Piazza Armerina. La madre, distrutta dal dolore, è convinta che non si tratti di un suicidio e afferma di sapere chi è il colpevole.
Durante un’intervista alla trasmissione Mattino 4, la donna ha rivelato dettagli inquietanti: “Mia figlia era stata minacciata di morte a scuola. Non posso fare nomi pubblicamente, ma abbiamo parlato con gli inquirenti e indicato i sospetti. Abbiamo fatto nomi e cognomi“. Secondo la madre, le modalità del ritrovamento sono incompatibili con un gesto volontario.
LEGGI ANCHE: Larimar, mistero che si infittisce: le “anomalie” prima della morte della 15enne
Ci sono anomalie che sollevano dubbi: le scarpe di Larimar erano pulite, nonostante il terreno; la stanza della giovane era a soqquadro, con indumenti sparsi ovunque. Inoltre, la madre ha denunciato la presenza di segni sospetti sul corpo: “Larimar è stata trovata in ginocchio, con i solchi sotto le ginocchia. Era già svenuta o morta prima di essere messa lì”.
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Non si esclude il coinvolgimento di adulti in una presunta rete di complicità. “Abbiamo buchi nella recinzione del giardino, è facile entrare. Non siamo qui da molto e stavamo sistemando la casa. Qualcuno ha approfittato della situazione”, ha detto.
La madre accusa anche la scuola: “Se qualcuno mi avesse avvisato delle minacce, non l’avrei mai lasciata sola. La scuola ha tanta colpa nella morte di mia figlia”.
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Cronaca
Macabra scoperta: uomo trovato morto in casa con ferite alla testa
Indagini in corso nell’abitazione di via Lunetta, a Caltanissetta: nessuna pista è stata esclusa dagli inquirenti
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UNa tragedia, nella periferia est di Caltanissetta: in via Lunetta all’alba di questa mattina è stato trovato il cadavere di un uomo di 70 anni con profonde ferite alla testa, all’interno del suo appartamento.
L’abitazione, condivisa dall’anziano con alcuni familiari, è diventata il teatro di un’indagine complessa. Gli investigatori della squadra mobile sono giunti immediatamente sul posto per raccogliere elementi utili per ricostruire la dinamica dei fatti.
Sul luogo del ritrovamento sono intervenuti un’ambulanza del 118, la polizia e il medico legale. La polizia scientifica impegnata nei rilievi per cercare indizi che possano chiarire quanto accaduto.
Gli inquirenti, al momento, non escludono alcuna ipotesi: dall’incidente al gesto estremo, fino ad altre eventualità.
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Cronaca
“Prigioniera in casa”: arrestato a Palermo un uomo per violenze e minacce alla compagna
La vittima, segregata per mesi, ha trovato il coraggio di denunciare il suo aguzzino: le indagini e le rivelazioni
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Un uomo di 30 anni è stato arerstato a Palermo con l’accusa di aver segregato e maltrattato la compagna, una 29enne connazionale.
La donna, arrivata clandestinamente in Italia, sarebbe stata privata della libertà di movimento, dei contatti con l’esterno e persino del cellulare, vivendo mesi di paura e isolamento.
L’indagine è scaturita dalla denuncia presentata dalla vittima nel dicembre 2023, quando, approfittando di un momento di distrazione dell’uomo, la donna stessa è riuscita a chiedere aiuto in strada. Durante i due mesi di prigionia, la donna avrebbe subito violenze fisiche, abusi psicologici e ripetute minacce di morte, accompagnate dal timore costante di essere rimpatriata.
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Ogni tentativo di fuga era stato finora bloccato: l’uomo, ossessivo e possessivo, la ritrovava e la riportava a casa. Nemmeno l’allontanamento della donna in una struttura protetta aveva fermato le sue persecuzioni.
Il 30enne avrebbe cercato più volte di contattarla, promettendole una relazione felice in cambio del ritiro della denuncia. Di fronte ai rifiuti della vittima, l’uomo avrebbe reagito con una nuova aggressione fisica, che ha portato al suo arresto e alla reclusione nel carcere di Pagliarelli.
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