News e Focus
Martina, 21enne accoltellata nel negozio dall’ex fidanzato: il drammatico racconto del padre
“Era un bravo ragazzo, non potevo immaginare che arrivasse a tanto”: ecco quanto ha raccontato il papà della studentessa
L’articolo Martina, 21enne accoltellata nel negozio dall’ex fidanzato: il drammatico racconto del padre proviene da TeleOne.
“Non potevo crederci quando mi hanno detto che l’aggressore era il suo ex fidanzato. Quel bravissimo ragazzo che avevo conosciuto, non poteva essere arrivato a tanto“.
Sono state queste le parole di Carlo Voce, 58 anni, padre di Martina, la giovane italiana di 21 anni accoltellata in un negozio di Oslo dall’ex fidanzato, un 20enne norvegese di origini indiane.
Martina, in gravi condizioni, ha superato un collasso causato da emorragie, ma resta sedata e in prognosi riservata. Ha già subito due interventi e ne sono previsti altri, tra cui uno per le lesioni alle mani e alla testa. “Per fortuna, gli organi vitali non sono stati colpiti, ma il rischio maggiore ora sono le infezioni”, ha spiegato il padre.
💪 SIAMO ANCHE SU GOOGLE NEWS! Seguici cliccando QUI! 🖋
Il dramma si è consumato nel negozio dove Martina lavorava. Il 20enne è entrato all’improvviso e l’ha aggredita violentemente, colpendola più volte con un coltello. Due colleghi della ragazza, intervenuti per fermarlo, hanno evitato il peggio. L’aggressore è stato a sua volta ferito e ora si trova in coma.
Martina si era trasferita a Oslo nel 2022 e aveva iniziato una relazione con il giovane, un informatico.
“Era serio e gentile, forse un po’ possessivo, ma mai avrei immaginato una cosa del genere”, ha raccontato Carlo Voce. Dopo la fine della relazione, il ragazzo aveva mostrato segnali preoccupanti, come messaggi ossessivi inviati tramite email sconosciute.
Il padre aveva consigliato a Martina di denunciarlo, ma lei aveva preferito evitare, temendo di “rovinarlo”. “Mi diceva che avrebbe gestito la situazione, e in effetti non si era mai presentato sul posto di lavoro prima di quel giorno”, ha aggiunto il genitore.
“Con tutto il bene che gli abbiamo dato, non capisco perché ci abbia voluto fare così del male. Nulla può giustificare una violenza simile”, spiega Voce, incredulo.
🖋 CONTINUA A LEGGERE su Teleone.it
🟢 LA “CARICA” DEI 500MILA: seguici su FACEBOOK! 📲
🎥 GUARDA TUTTI I VIDEO! – CLICCA QUI 📲
(www.teleone.it)
News e Focus
Stuprata dal branco, poi minacciata anche dalla famiglia: “Stai zitta, perché non t’ammazzi?”
Violenza, intimidazioni familiari e ’ndrangheta: una lotta solitaria per ottenere giustizia: le terribili scoperte degli inquirenti
L’articolo Stuprata dal branco, poi minacciata anche dalla famiglia: “Stai zitta, perché non t’ammazzi?” proviene da TeleOne.
E’ accaduto tutto a Seminara, piccolo centro in provincia di Reggio Calabria. Due ragazze hanno subito uno dei peggiori orrori: violentate e umiliate da un branco di 16 persone, tra cui tre rampolli di ’ndrangheta, il figlio di un politico locale e il fidanzato di una delle vittime.
Gli abusi, filmati come trofei, hanno portato a numerosi arresti, inclusi quelli di tre minorenni.
Il caso ha scosso un po’ tutti, proprio per quanto è stato scoperto: la Procura di Palmi e quella per i minorenni, guidate da Roberto Di Palma, hanno chiesto l’arresto per tutti i responsabili. Il giudice per le indagini preliminari ha accolto le richieste, sottolineando la pericolosità di tre giovani che agivano “sganciati dalle regole del vivere civile“.
💪 SIAMO ANCHE SU GOOGLE NEWS! Seguici cliccando QUI! 🖋
Le indagini sono partite oltre un anno fa, quando gli investigatori, seguendo una pista legata alla ’ndrangheta, intercettarono via chat l’organizzazione degli stupri.
Da lì, un incubo senza fine: le vittime iniziarono a raccontare il loro dramma, ma una di loro ha dovuto affrontare un ulteriore calvario. I familiari cercarono di farla tacere, accusandola di aver “rovinato tutti”. “Devi stare muta”, le urlavano, arrivando a dirle “perché non ti ammazzi?”.
Nonostante le pressioni, le due ragazze hanno mostrato grande coraggio; una di loro, in particolare, ha resistito con fermezza. “È stata determinata e coerente nel suo racconto”, hanno dichiarato gli inquirenti. Le autorità, dopo, hanno garantito protezione costante alle vittime. Offrendo proprio quel supporto che, invece, in casa, a loro era mancato. O era stato letteralmente negato.
🖋 CONTINUA A LEGGERE su Teleone.it
🟢 LA “CARICA” DEI 500MILA: seguici su FACEBOOK! 📲
🎥 GUARDA TUTTI I VIDEO! – CLICCA QUI 📲
(www.teleone.it)
News e Focus
La famiglia sterminata da monossido: verifiche su manutenzione della caldaia a Firenze
Sono morte tre persone, ed è in gravi condizioni anche una bimba: si indaga sulla manutenzione dell’impianto
L’articolo La famiglia sterminata da monossido: verifiche su manutenzione della caldaia a Firenze proviene da TeleOne.
Nuovi dettagli emergono sulla tragedia di San Felice a Ema, Firenze, dove il 49enne Matteo Racheli, il figlio Elio di 11 anni e la compagna Margarida Alcione, 46enne di origine sudamericana, hanno perso la vita a causa di un’intossicazione da monossido di carbonio. La figlia più piccola, di appena 6 anni, lotta ancora in condizioni gravissime.
Le prime analisi indicano che la causa del decesso potrebbe essere legata alla caldaia dell’abitazione, installata nel 2019 nei locali della lavanderia.
Tuttavia, durante le verifiche, i vigili del fuoco non hanno trovato documenti che attestino le revisioni obbligatorie, pur rinvenendo la dichiarazione di conformità dell’impianto.
💪 SIAMO ANCHE SU GOOGLE NEWS! Seguici cliccando QUI! 🖋
Le indagini, coordinate dalla Procura di Firenze sotto la guida del pm Silvia Zannini, mirano a capire se la caldaia abbia subito malfunzionamenti o se ci siano state occlusioni nel sistema di aerazione. La canna fumaria è stata ispezionata per verificare eventuali problemi, poiché al momento dell’arrivo dei soccorsi la concentrazione di monossido era altissima.
Il prossimo passo sarà l’autopsia sulle salme per confermare le cause del decesso. Intanto, gli investigatori hanno sequestrato tutta la documentazione tecnica relativa alla caldaia per ricostruire se la manutenzione sia stata effettuata secondo le norme di legge.
🖋 CONTINUA A LEGGERE su Teleone.it
🟢 LA “CARICA” DEI 500MILA: seguici su FACEBOOK! 📲
🎥 GUARDA TUTTI I VIDEO! – CLICCA QUI 📲
(www.teleone.it)
News e Focus
Città in lacrime per Francesca: malore improvviso, vita spezzata dopo essere uscita di strada
Sassuolo ha dato l’addio alla quarantenne Francesca Orienti: ultimo gesto d’amore, la donazione degli organi
L’articolo Città in lacrime per Francesca: malore improvviso, vita spezzata dopo essere uscita di strada proviene da TeleOne.
Francesca Orienti aveva 43 anni. Se ne è andata in seguito ad un malore improvviso, proprio mentre si trovava alla guida.
E’ accaduto tutto tre giorni fa, sulla tangenziale tra Modena e Sassuolo, dove la donna ha perso il controllo dell’auto finendo fuori strada. Portata d’urgenza all’ospedale di Baggiovara, le sue condizioni erano apparse subito gravissime, non per le conseguenze dell’incidente ma per il malore che ne era stata la causa. Dopo due giorni in coma, ieri è stata dichiarata la morte cerebrale.
Francesca lascia un figlio adolescente, la madre Giuseppina, la sorella Angela, e il padre Eugenio, co-fondatore dello Studio Commercialisti Modena.
💪 SIAMO ANCHE SU GOOGLE NEWS! Seguici cliccando QUI! 🖋
Era una figura conosciutissima a Sassuolo, dove è cresciuta, e a Modena, dove lavorava. Anche il nonno Mario Orienti era stato un volto noto nella comunità, dopo avere ricoperto per anni ruoli dirigenziali alla Marazzi.
Grande sportiva, Francesca era un’assidua frequentatrice dello Sporting Club Sassuolo. Dopo una lunga passione per il tennis, si era dedicata al padel, sport in cui aveva anche ottenuto importanti risultati.
La vitalità ed il suo entusiasmo rendono ancora più inspiegabile, per amici e conoscenti, quanto accaduto. Con un ultimo gesto d’amore, Francesca ha scelto di donare i suoi organi, salvando altre vite. Una decisione che rispecchia quella che era stata la propria personalità.
“Era la quintessenza della vita e della gioia di vivere“, ha detto Antonio Orienti, zio della vittima ed ex assessore a Sassuolo. Anche gli amici dello Sporting Club e il Lions Club Sassuolo hanno espresso profondo cordoglio alla famiglia. In tanti hanno partecipato ai funerali, per rendere omaggio a Francesca.
🖋 CONTINUA A LEGGERE su Teleone.it
🟢 LA “CARICA” DEI 500MILA: seguici su FACEBOOK! 📲
🎥 GUARDA TUTTI I VIDEO! – CLICCA QUI 📲
(www.teleone.it)
News e Focus
Strage al mercatino di Natale: ci sono due morti, fra cui un bimbo piccolo, e decine di feriti
La tragedia in Germania, con un’auto che si abbatte sulla folla: attentatore saudita arrestato, indagini sono attualmente in corso
L’articolo Strage al mercatino di Natale: ci sono due morti, fra cui un bimbo piccolo, e decine di feriti proviene da TeleOne.
E’ ancora shock in Germania, a Magdeburgo, nella Sassonia-Anhalt, dove un’auto lanciata a tutta velocità ha travolto i visitatori del mercatino di Natale sull’Alter Markt.
Il bilancio ufficiale, fornito dal sindaco della città, è di due morti e 68 feriti, 15 dei quali in gravi condizioni. Tra le vittime c’è anche un bambino piccolo, come confermato dal ministro-presidente del Land, Reiner Haseloff.
Secondo testimoni oculari, una Bmw scura ha percorso oltre 400 metri tra la folla, trasformando una serata festiva in un incubo. Le urla, il suono delle ambulanze e il caos hanno trasformato il mercatino in un campo di battaglia. La polizia ha arrestato il presunto attentatore, identificato come Tabel Jawad Hussein Al Abdulmohsen, un cittadino saudita nato nel 1974, arrivato in Germania nel 2006 e con permesso di soggiorno permanente.
💪 SIAMO ANCHE SU GOOGLE NEWS! Seguici cliccando QUI! 🖋
Le autorità stanno indagando sull’accaduto, trattandolo come un atto terroristico. Secondo indiscrezioni, l’uomo avrebbe noleggiato l’auto poco prima dell’attacco, e all’interno del veicolo è stato trovato un bagaglio sospetto.
La zona è stata chiusa per permettere ulteriori verifiche e assicurarsi che non ci siano esplosivi.
Il portavoce del governo regionale, Matthias Schuppe, ha confermato che i primi indizi suggeriscono un attentato, ipotesi ribadita anche dal sindaco di Magdeburgo. Nonostante fosse un medico impiegato in un ospedale della città, il sospetto non era noto alle autorità tedesche come islamista. Secondo le autorità, l’uomo agiva da “lupo solitario”.
🖋 CONTINUA A LEGGERE su Teleone.it
🟢 LA “CARICA” DEI 500MILA: seguici su FACEBOOK! 📲
🎥 GUARDA TUTTI I VIDEO! – CLICCA QUI 📲
(www.teleone.it)
-
Cronaca1 settimana ago
Turista accoltellato alla Vucciria: ancora violenza in centro a Palermo
-
Sport1 settimana ago
Palermo, con il Catanzaro scocca l’ora di Brunori? Dopo Carrara, Dionisi cambia
-
News e Focus2 settimane ago
Champions league, il guardalinee Giallatini in lacrime alla fine del match: era la sua ultima partita
-
News e Focus2 settimane ago
“Aereo colpito da un fulmine”: terrore sul volo Napoli-Palermo, atterraggio d’emergenza a Catania
-
Cronaca1 settimana ago
Palermo, 29enne accoltellato più volte alla Vucciria: arrestato un turista americano
-
Cronaca4 giorni ago
“Qui non atterrate”: la Tunisia cancella il volo da Catania, 200 passeggeri “bloccati”
-
Sport1 settimana ago
Mondiali 2026, sorteggio gironi di qualificazione: le avversarie dell’Italia
-
News e Focus5 giorni ago
Gioca a calcetto, malore improvviso e si accascia: lacrime per Domenico, aveva 35 anni