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Cronaca

Messina Denaro, spunta un’altra prof amante: “Non sapevo fosse lui…”

Campobello di Mazara torna al centro delle indagini sulla rete di protezione di Matteo Messina Denaro. Una professoressa del luogo, indagata per favoreggiamento aggravato, ha dichiarato di aver avuto una relazione sentimentale con il boss, ignara della sua vera identità. La donna, interrogata in procura, si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Secondo quanto […]

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Campobello di Mazara torna al centro delle indagini sulla rete di protezione di Matteo Messina Denaro. Una professoressa del luogo, indagata per favoreggiamento aggravato, ha dichiarato di aver avuto una relazione sentimentale con il boss, ignara della sua vera identità.

La donna, interrogata in procura, si è avvalsa della facoltà di non rispondere.

Secondo quanto riportato da Repubblica Palermo, il 21 gennaio 2023, pochi giorni dopo l’arresto del superlatitante, la professoressa si presentò spontaneamente dai carabinieri affermando di aver conosciuto l’uomo sotto il falso nome di Francesco Salsi, un medico anestesista in pensione.

“Mai sospettato che fosse Matteo Messina Denaro, sono sotto choc”, dichiarò agli inquirenti.

L’incontro al supermercato

Il racconto della donna risale a due anni prima, quando conobbe “il dottor Salsi” in un supermercato vicino casa. Dopo uno scambio di numeri a settembre, il mese successivo l’uomo le diede appuntamento a Mazara del Vallo, conducendola poi nella sua abitazione di Campobello di Mazara. “Mi invitò altre volte – raccontò – ma ci sentivamo solo per telefono fino a pochi giorni prima del suo arresto”.

L’indagine ha rivelato che della relazione era a conoscenza Laura Bonafede, storica amante e complice del boss mafioso, recentemente condannata a 11 anni e 4 mesi di carcere per il suo ruolo nella rete di protezione del latitante.

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Cronaca

Maltempo in Sicilia, per sabato 18 gennaio rimane l’allerta gialla

L’avviso della protezione civile

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La giornata odierna, venerdì 17 gennaio, vede un livello di allerta per rischio meteo-idrogeologico e idraulico di colore rosso nel Messinese e Catanese mentre diventa arancione nel resto della Sicilia orientale e centrale. Giallo nel Palermitano, Agrigentino e Trapanese.

Lo si legge nell’avviso 25017 della protezione civile regionale siciliana. Tuttavia le condizioni Meteo, sempre instabili, dovrebbero comunque migliorare per sabato 18 gennaio.

Il livello di allerta per sabato, infatti, è giallo per rischio meteo-idrogeologico e verde per rischio idraulico (rimane giallo nel Messinese).

Nell’avviso si legge che “persistono precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, attività elettrica e forti raffiche di vento; venti dai quadranti orientali da forti a burrasca, con rinforzi fino a burrasca forte. Mareggiate lungo le coste esposte”.

Mari e venti

Mari: agitati o molto agitati lo Ionio, lo Stretto di Sicilia, il Tirreno meridionale.

Venti: da forti a burrasca sud-orientali sui settori occidentali; inizialmente forti dai quadranti orientali con raffiche di burrasca sul resto dell’Isola, in decisa attenuazione nel corso della giornata.

(www.teleone.it)

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Cronaca

Maltempo in Sicilia, crolla parte del porticciolo di San Giovanni Li Cuti a Catania

La zona è stata transennata e sul posto ci sono gli uomini della capitaneria di porto, vigili del fuoco e forze dell’ordine

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Il lungomare di Catania è stato colpito da una violenta mareggiata ed ha distrutto la mantellata, la parte in cemento calpestabile, del porticciolo di San Giovanni Li Cuti, borgata ad est del capoluogo etneo.

Si tratta di un’area del lungomare solitamente frequentata anche d’inverno. La zona è stata transennata e sul posto ci sono gli uomini della capitaneria di porto, vigili del fuoco e forze dell’ordine.

Quasi novanta interventi dei vigili del fuoco a Catania

A causa del maltempo, che sta colpendo tutta la Sicilia ma in particolar modo la parte centro-orientale dell’isola, sono stati 87 gli interventi dei vigili del fuoco di Catania nei territori della provincia 18 dei quali per danni d’acqua, servizi di assistenza, dissesti statici e prosciugamenti e alberi pericolanti.

Ancora 104 invece gli interventi in attesa di essere espletati. I territori principalmente interessati sono i comuni di Catania, Randazzo, Belpasso, Adrano, Paternò, Acireale, Mascalucia.

Tromba d’aria a Noto

Nel primo pomeriggio, attorno alle 15, una tromba d’aria si è abbattuta nella zona sud di Avola, vicino alla provinciale per Noto, nel Siracusano. Colpite diverse abitazioni e danni nel giro di pochi minuti.

Tutto si è consumato nel giro di pochi minuti. La formazione metereologica si è dissolta in pochi minuti.

Mini ciclone nelle Eolie, onde alte 5 metri

Mini ciclone nel pomeriggio nelle Eolie. Onde alte anche 5 metri hanno investono tutte le coste delle isole a Lipari, a Marina Lunga, Marina Corta, Canneto, Acquacalda, Porto delle Genti, a Vulcano, Stromboli. Sui porti di Lipari, Vulcano e Stromboli si sono abbattute le mareggiate.

Il mare è arrivato fin nei negozi e nelle case. Strade chiuse al traffico a Lipari e Canneto per il mare che ha invaso le rotabili. Anche auto e moto investite dai marosi. Strade piene di ciottoli e sabbia. Dopo l’albero di Lipari centro, un altro si abbattuto in località Pirrera. Intervenuti i vigili del fuoco con la collaborazione dell’associazione Are.

A Vulcano transennata l’area portuale: il mare ha invaso le strade, travolgendo le automobili

(www.teleone.it)

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Cronaca

Il maltempo sferza la Sicilia: tromba d’aria tra Avola e Noto, mini ciclone sulle Eolie con onde alte 5 metri

Disagi ovunque, mareggiate e danni: è stato un venerdì 17 gennaio caratterizzato dalle avverse condizioni meteo

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Venerdì 17 gennaio nel segno del maltempo in Sicilia. Lo si era detto, con tanto di allerta rossa in sei province dell’isola della zona centro-orientale, e così è stato. Acquazzoni, venti forti, mareggiate ma anche trombe d’aria e mini-cicloni. L’isola sferzata dalle intemperie.

Nel primo pomeriggio, attorno alle 15, una tromba d’aria si è abbattuta nella zona sud di Avola, vicino alla provinciale per Noto, nel Siracusano. Colpite diverse abitazioni e danni nel giro di pochi minuti.

Tutto si è consumato nel giro di pochi minuti. La formazione metereologica si è dissolta in pochi minuti.

Sempre nella provincia aretusea sono stati segnalati finora 25 gli interventi di soccorso effettuati dai vigili del fuoco da stamattina per danni provocati dalle forti raffiche di vento. Intonaci pericolanti, pali o alberi pericolanti, rimozione di oggetti vari dalla sede stradale. Rispetto a quanto previsto ha iniziato a piovere dopo le 13.

Maltempo nel Catanese

Un forte temporale si è abbattuto nella notte sul Catanese. Le zone maggiormente colpite sono state il capoluogo etneo, Belpasso, Randazzo, Palagonia e Riposto. Dalla mezzanotte i vigili del fuoco del comando provinciale hanno eseguito una trentina di interventi per danni provocati dalla pioggia, alberi pericolanti, servizi di assistenza e dissesti statici.

A Misterbianco il guidatore di un’auto è rimasto bloccato all’interno della macchina a causa della strada allagata ed è stato soccorso utilizzando un canotto.

A Catania per precauzione molte attività del centro storico hanno sbarrato gli ingressi, specialmente in via Etnea, dove più volte a causa delle alluvioni si è creato un fiume d’acqua che ha allagato negozi e locali. A causa della forte pioggia di stanotte molte buche in città si sono allargate e altre si sono create perché l’asfalto si è sbriciolato per la violenza dell’acqua caduta, come in via IV aprile. 

Mini ciclone nelle Eolie, onde alte 5 metri

Mini ciclone nel pomeriggio nelle Eolie. Onde alte anche 5 metri hanno investono tutte le coste delle isole a Lipari, a Marina Lunga, Marina Corta, Canneto, Acquacalda, Porto delle Genti, a Vulcano, Stromboli. Sui porti di Lipari, Vulcano e Stromboli si sono abbattute le mareggiate.

Il mare è arrivato fin nei negozi e nelle case. Strade chiuse al traffico a Lipari e Canneto per il mare che ha invaso le rotabili. Anche auto e moto investite dai marosi. Strade piene di ciottoli e sabbia. Dopo l’albero di Lipari centro, un altro si abbattuto in località Pirrera. Intervenuti i vigili del fuoco con la collaborazione dell’associazione Are.

A Vulcano transennata l’area portuale: il mare ha invaso le strade, travolgendo le automobili

Disagi anche nel resto del Messinese

Precipitazioni significative a Linguaglossa, nel Messinese e nella zona del versante orientale della Sicilia. A Taormina la polizia locale ha chiuso la via Crocefisso, una delle principali strade utilizzate per raggiungere dalla costa il centro storico della cittadina: sono in corso i lavori per sgomberare la via.

A Giardini Naxos, vigili urbani e Protezione civile stanno monitorando il fiume Alcantara che è ingrossato a seguito delle precipitazioni. È stato fatto sgomberare per ragioni di sicurezza un uomo probabilmente accampato da mesi sull’argine sinistro del corso d’acqua.

Strade allagate a Palermo

Strade allagate a Palermo Pioggia battente a Palermo e diverse strade si trasformano in fiumi difficili da attraversare. Fiumi in strada segnalati anche nella zona di Mondello dove in via Castelforte si registrano difficoltà nella circolazione. Così anche viale Venere, molte delle strade interne e via Ludovico Bianchini allo Zen dove i tombini non reggono la pressione dell’acqua. Fiumi anche in via Lanza di Scalea.

(www.teleone.it)

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Cronaca

Palermo, sequestrati beni per 1,5 milioni a affiliato a clan di Santa Maria di Gesù

Tra i beni di Giuseppe Urso figurano attività commerciali, immobili e conti bancari. Condannato a oltre 19 anni per mafia

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Il Tribunale di Palermo ha disposto il sequestro di beni per un valore complessivo di un milione e mezzo di euro, riconducibili a Giuseppe Urso, già condannato due volte per associazione mafiosa.

Urso, attualmente in carcere, sta scontando una pena di 19 anni e sei mesi di reclusione per i reati accertati nel luglio 2003 e nel novembre 2022.

Secondo quanto emerso dalle sentenze di condanna, Urso sarebbe affiliato alla famiglia mafiosa di Santa Maria di Gesù. I suoi legami con il clan Vernengo sono consolidati anche sul piano familiare: Urso ha infatti sposato Rosa Vernengo, figlia di Pietro Vernengo, storico capomandamento.

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Il patrimonio sequestrato include una serie di attività e proprietà. Tra questi, una società di distribuzione di carburanti e una quota del 50% in una società di gestione di impianti sportivi.

Sono stati inoltre messi sotto sigilli due immobili, un box auto e tre appezzamenti di terreno a Palermo, di cui due comprendono fabbricati destinati a usi pubblici. Sequestrati anche un veicolo e sette rapporti bancari intestati o riconducibili all’uomo.

(www.teleone.it)

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