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Cronaca

Metro Catania, Salvini inaugura la nuova fermata “Nesima-Monte Po”

La lunghezza totale della metropolitana etnea passa da 8,8 km e 10 stazioni a 10,5 km e 12 stazioni

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È stata inaugurata la tratta metropolitana “Nesima-Monte Po” a Catania. È lunga 1,7 km, comprende due nuove stazioni: “Fontana” e “Monte Po”. Il costo complessivo dell’intervento è stato di 93 milioni di euro, con un totale per km di 54,7 milioni di euro. Il costo della singola opera, cioè della galleria continua che collega le due destinazioni, di 1,5 miliardi di euro.

Con questa estensione, la lunghezza totale della metropolitana etnea passa da 8,8 km e 10 stazioni a 10,5 km e 12 stazioni. Le principali opere realizzate includono una galleria di linea lunga 1,7 km, realizzata con scavo meccanizzato, e sei aperture equilibratrici dotate di impianti di aerazione per la ventilazione della galleria.

La stazione Fontana offre un accesso diretto all’Ospedale Garibaldi, diventando così l’unica metro in grado di collegare direttamente ad un ospedale. “E’ una cosa molto bella – ha dichiarato a riguardo il Direttore Generale della Fce Salvatore Fiore – immaginate per l’utenza debole, le persone anziane, i portatori di handicap quanto sia importante la possibilità di accedere in maniera più facile al presidio ospedaliero”.

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Il programma di sviluppo della metropolitana di Catania prevede altri quattro interventi chiave. Il completamento fino a “Misterbianco Centro” con un’estensione di 2,2 km e due nuove stazioni, collegando l’attuale tratta a quella “Misterbianco-Paternò”, recentemente avviata e finanziata dal Pnrr. Il lotto “Stesicoro-Palestro”, attualmente in fase di esecuzione, prevede la costruzione di una galleria lunga 2,2 km. Infine, il lotto di completamento fino all’Aeroporto Fontanarossa di Catania permetterà la messa in esercizio della tratta metropolitana da Stesicoro all’Aeroporto, lunga 6,8 km con otto stazioni.

Su quest’ultima tratta si è espresso ancora Salvatore Fiore, precisando: “Riprenderemo a breve lo scavo sotto via Castromarino e riteniamo possibile ipotizzare che prima della fine dell’anno apriremo il cantiere per l’Aeroporto”. A riguardo una nuova notizia su questa tratta è arrivata da Palazzo d’Orleans. «Un’altra buona notizia – comunicato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – è appena arrivata da Bruxelles. La Commissione europea ha infatti approvato un finanziamento del Po Fesr 2014/2020 di 68 milioni di euro per la tratta metropolitana della Circumetnea ‘Stesicoro-Aeroporto’, portando così l’investimento totale della Regione per questa infrastruttura a oltre 360 milioni di euro di sole risorse comunitarie”
Con la realizzazione di questi interventi, la Metropolitana di Catania raggiungerà una lunghezza complessiva di circa 30 km, con 27 stazioni, e una capacità di trasporto stimata a regime di circa 60 milioni di viaggiatori all’anno. Questo rappresenta un passo fondamentale per migliorare la mobilità urbana e la qualità della vita dei cittadini catanesi, promuovendo uno sviluppo urbano sostenibile e inclusivo.

Ad inaugurare la nuova tratta è stato il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini. Accompagnato dal sindaco di Catania, Enrico Trantino, con al seguito il senatore ed ex sindaco di Catania Salvo Pogliese e nello stesso gruppo in cui oggi, si è rivisto per la prima volta ad una cerimonia ufficiale l’ex vicepresidente della Regione e assessore dell’Agricoltura Luca Sammartino, Matteo Salvini ha dichiarato di puntare alla realizzazione di “una delle reti metropolitane più estese d’Italia”.

“E’ solo l’inizio di un lungo percorso – ha dichiarato Salvini – è uno dei tanti lavori che sto seguendo da ministro che comprende per quasi cento milioni tra strade, autostrade e ferrovie, tra Sicilia e Calabria, e di questo sono contento perché stiamo recuperando anni e anni di dimenticante. Il Ponte sullo Stretto – ha aggiunto Salvini da Catania – porterà ad una grande rete metropolitana che unirà la Sicilia e la Calabria con delle nuove fermate anche a Messina. Stiamo correndo per restituire a siciliana e calabresi quel diritto al lavoro che negli anni passati non sempre hanno avuto”. Sulla presenza del Ministro dei Trasporti Matteo Salvini è intervenuto il Direttore Generale Salvatore Fiore: “Dipendiamo direttamente dal Ministero delle Infrastrutture – ha ricordato Fiore – per cui la presenza del ministro è fondamentale e non penso che sarebbe mancato ad un’occasione come questa”.

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Cronaca

Brutale rissa nel canile municipale di Palermo, cagnolina sbranata e uccisa: denuncia degli animalisti

“Consegnati audio e video per stabilire le responsabilità e gli errori commessi all’interno del canile municipale di Palermo”

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Drammatico episodio nel canile municipale di Palermo, dove una cagnolina è stata attaccata ed uccisa, al culmine di una brutale rissa, dagli altri animali presenti nella struttura. La denuncia arriva dalle associazioni animaliste palermitane. “Nel tardo pomeriggio di ieri, 20 Novembre, si è verificato un fatto gravissimo all’interno del canile municipale di Palermo. Un fatto – si legge nella nota delle associazioni – che potrebbe evidenziare gravi responsabilità da parte degli operatori del canile poiché avvisati da condomini delle liti accentuate all’interno del box”.

“Noi associazioni protezionistiche animaliste locali – si specifica – siamo state contattate da cittadini residenti nei condomini circostanti alla struttura comunale, che ci hanno prontamente riferito di una rissa in gabbia, il tutto correlato da video. Immediatamente abbiamo allertato l’amministrazione comunale e l’assessore Ferrandelli che in pochi minuti ha fatto arrivare al canile municipale il responsabile amministrativo e lo staff. Il personale comunale, il veterinario e gli addetti al servizio di cura degli animali hanno effettivamente constatato l’aggressione al cane in questione e soccorso l’animale”.

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“Abbiamo però, da Associazioni, ritenuto opportuno trasferire il cane in una clinica privata per cercare di stabilizzare l’animale sotto shock e tentare di salvarla. Purtroppo la cagnolina, Marika, l’avevamo così chiamata, è deceduta stamattina alle ore 6.15 am. Abbiamo già sporto denuncia alla sezione PG della polizia municipale, fornito audio e video in nostro possesso, per stabilire le responsabilità e gli errori commessi da tutti gli attori coinvolti nel lavoro all’interno del canile municipale di Palermo”.

“Stiamo fornendo il materiale ai nostri avvocati – proseguono gli animalisti – per una denuncia congiunta, evitando di esporre i particolari accaduti, poiché in qualche modo, si potrebbero inquinare le prove che attestano ne responsabilità del personale in servizio in quei momenti. Chiariremo quanto di nostra acquisita proprietà nelle sedi opportune, affinché non accada più quanto avvenuto e chiederemo vengano presi opportuni provvedimenti accertati i fatti”.

La nota è firmata dalle associazioni Ada Palermo, Lida Palermo, Enpa Palermo, Anima legale, Felici nella coda Onlus, Ridai la vita a un Rott odv, Sos primo soccorso Onlus, I canuzzi di Marzia e Maria Onlus, Balzoo Palermo, Rifugio lo scodinzolo, Leal sezione Palermo – Lav Palermo.

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Cronaca

“Larimar è stata uccisa: sappiamo da chi, abbiamo fatto i nomi”: colpo di scena, le parole dellla mamma

La tragedia di Piazza Armerina: il mistero della morte della ragazzina e i sospetti dei familiari: “Sappiamo chi è stato”

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Un nuovo colpo di scena sul caso di Larimar Annaloro, la studentessa quindicenne trovata impiccata nel giardino della sua casa a Piazza Armerina. La madre, distrutta dal dolore, è convinta che non si tratti di un suicidio e afferma di sapere chi è il colpevole.

Durante un’intervista alla trasmissione Mattino 4, la donna ha rivelato dettagli inquietanti: “Mia figlia era stata minacciata di morte a scuola. Non posso fare nomi pubblicamente, ma abbiamo parlato con gli inquirenti e indicato i sospetti. Abbiamo fatto nomi e cognomi“. Secondo la madre, le modalità del ritrovamento sono incompatibili con un gesto volontario.

LEGGI ANCHE: Larimar, mistero che si infittisce: le “anomalie” prima della morte della 15enne

Ci sono anomalie che sollevano dubbi: le scarpe di Larimar erano pulite, nonostante il terreno; la stanza della giovane era a soqquadro, con indumenti sparsi ovunque. Inoltre, la madre ha denunciato la presenza di segni sospetti sul corpo: “Larimar è stata trovata in ginocchio, con i solchi sotto le ginocchia. Era già svenuta o morta prima di essere messa lì”.

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Non si esclude il coinvolgimento di adulti in una presunta rete di complicità. “Abbiamo buchi nella recinzione del giardino, è facile entrare. Non siamo qui da molto e stavamo sistemando la casa. Qualcuno ha approfittato della situazione”, ha detto.

La madre accusa anche la scuola: “Se qualcuno mi avesse avvisato delle minacce, non l’avrei mai lasciata sola. La scuola ha tanta colpa nella morte di mia figlia”.

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Cronaca

Macabra scoperta: uomo trovato morto in casa con ferite alla testa

Indagini in corso nell’abitazione di via Lunetta, a Caltanissetta: nessuna pista è stata esclusa dagli inquirenti

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UNa tragedia, nella periferia est di Caltanissetta: in via Lunetta all’alba di questa mattina è stato trovato il cadavere di un uomo di 70 anni con profonde ferite alla testa, all’interno del suo appartamento.

L’abitazione, condivisa dall’anziano con alcuni familiari, è diventata il teatro di un’indagine complessa. Gli investigatori della squadra mobile sono giunti immediatamente sul posto per raccogliere elementi utili per ricostruire la dinamica dei fatti.

Sul luogo del ritrovamento sono intervenuti un’ambulanza del 118, la polizia e il medico legale. La polizia scientifica impegnata nei rilievi per cercare indizi che possano chiarire quanto accaduto.

Gli inquirenti, al momento, non escludono alcuna ipotesi: dall’incidente al gesto estremo, fino ad altre eventualità.

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Cronaca

“Prigioniera in casa”: arrestato a Palermo un uomo per violenze e minacce alla compagna

La vittima, segregata per mesi, ha trovato il coraggio di denunciare il suo aguzzino: le indagini e le rivelazioni

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Un uomo di 30 anni è stato arerstato a Palermo con l’accusa di aver segregato e maltrattato la compagna, una 29enne connazionale.

La donna, arrivata clandestinamente in Italia, sarebbe stata privata della libertà di movimento, dei contatti con l’esterno e persino del cellulare, vivendo mesi di paura e isolamento.

L’indagine è scaturita dalla denuncia presentata dalla vittima nel dicembre 2023, quando, approfittando di un momento di distrazione dell’uomo, la donna stessa è riuscita a chiedere aiuto in strada. Durante i due mesi di prigionia, la donna avrebbe subito violenze fisiche, abusi psicologici e ripetute minacce di morte, accompagnate dal timore costante di essere rimpatriata.

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Ogni tentativo di fuga era stato finora bloccato: l’uomo, ossessivo e possessivo, la ritrovava e la riportava a casa. Nemmeno l’allontanamento della donna in una struttura protetta aveva fermato le sue persecuzioni.

Il 30enne avrebbe cercato più volte di contattarla, promettendole una relazione felice in cambio del ritiro della denuncia. Di fronte ai rifiuti della vittima, l’uomo avrebbe reagito con una nuova aggressione fisica, che ha portato al suo arresto e alla reclusione nel carcere di Pagliarelli.

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