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Cronaca

Migranti, caos su sentenza Catania, la giudice: “Non diventi vicenda personale”

Il Governo impugnerà la decisione: l’annuncio del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e le polemiche

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Il Governo impugnerà la sentenza della giudice di Catania. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi al termine del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica a Imperia.

“Siamo convinti, io personalmente, dalla lettura dell’atto e dalla decisione del giudice, che ci siano gli estremi e le condizioni per impugnarlo, e questo lo dichiaro in maniera del tutto serena – ha aggiunto Piantedosi -. Siamo convinti che abbiamo ragioni da sostenere in un grado di giudizio successivo”.

La sentenza, comunque, “non frena la nostra iniziativa – ha aggiunto il ministro -. Si tratta di persone che cercheremo di rimpatriare attraverso le leggi nazionali ed europee, il trattenimento è solo uno degli strumenti in più per gestire questo tipo di procedure, quindi andremo sicuramente avanti”. 

Alle parole di Giorgia Meloni, in cui si era detta “basita” per la decisione del giudice (LEGGI) ha replicato la sezione di Catania dell’Associazione nazionale magistrati. “L’Anm di Catania esprime una posizione ferma e rigorosa a tutela della collega Iolanda Apostolico, persona perbene – fa sapere il presidente Alessandro Rizzo – che ha lavorato nel rispetto delle leggi, e respinge con sdegno le accuse a lei rivolte. Il rapporto tra potere esecutivo e giudiziario andrebbe improntato a ben altre modalità“.

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E intanto, anche una raccolta di firme per l’apertura di una pratica a tutela della giudice è in corso al Csm. Per ora sono una decina i consiglieri che l’hanno sottoscritta. Nel documento si parla di “autentici attacchi all’autonomia della magistratura” venuti da esponenti della maggioranza e “persino” dalla presidente del Consiglio. Nel documento, inoltre, si censura la “grave delegittimazione professionale” di cui è stata oggetto la magistrata.

“Non voglio entrare nella polemica, né nel merito della vicenda. Il mio provvedimento è impugnabile con ricorso per Cassazione, non devo stare a difenderlo. Non rientra nei miei compiti. E poi non si deve trasformare una questione giuridica in una vicenda personale“. Così ha detto il giudice Iolanda Apostolico a proposito delle polemiche sorte per la decisione di non convalidare il trattenimento di tre tunisini.

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Cronaca

“Mafia 2.0”: quel pizzino di Messina Denaro a Provenzano: “Qui arrestano pure le sedie…”

Durante un convegno sulla criminalità organizzata, Marzia Giustolisi riflette sull’evoluzione della mafia e l’adattamento al contesto sociale

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Nel corso di un convegno a Torino dedicato al contrasto alla criminalità organizzata, Marzia Giustolisi, capo della squadra mobile della questura di Torino e con anni di esperienza a Caltanissetta e Catania, ha ricordato uno dei momenti emblematici della lotta alla mafia.

Durante il suo intervento, Giustolisi ha letto un pizzino del 2004, inviato da Matteo Messina Denaro a Bernardo Provenzano, in cui il giovane boss esprimeva la sua frustrazione per non poter svolgere un incarico a causa delle continue “batoste” inflitte dalle forze dell’ordine.

Il testo del pizzino, esaminato durante le indagini, rivelava come Messina Denaro si scusasse con Provenzano, spiegando che “sono tutti dentro, pure i rimpiazzi e i rimpiazzi dei rimpiazzi“, aggiungendo ironicamente che “alla fine arresteranno pure le sedie“.

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Secondo Giustolisi, queste parole sono la prova di quanto i boss di Cosa Nostra si sentissero braccati e patissero la pressione degli investigatori.

L’intervento di Giustolisi ha anche evidenziato la trasformazione della mafia sotto la guida di Provenzano, che adottò la strategia della “sommersione”, dando vita alla cosiddetta “Mafia 2.0”. Questo approccio, molto diverso dalla violenza sanguinaria di Totò Riina, segnò un cambio di rotta nella gestione delle attività mafiose, più attenta a rimanere invisibile e a infiltrarsi nel tessuto sociale senza attirare troppa attenzione.

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Cronaca

Fatture false, imprese “apri e chiudi”: frode e sequestro milionario a Gela, indagati e società nei guai

La Guardia di Finanza scopre un sistema di sovrafatturazione e indebita compensazione di crediti inesistenti per oltre 4 milioni di euro

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La Guardia di finanza ha eseguito a Gela, nel Nisseno, un sequestro di oltre 4 milioni di euro nei confronti di sei persone, indagate per dichiarazione fraudolenta mediante l’uso di fatture per operazioni inesistenti e indebita compensazione di crediti fiscali.

Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela, su richiesta della Procura della Repubblica locale.

Le indagini hanno portato alla luce un complesso schema societario composto da nove imprese, create appositamente per sovrafatturare prestazioni di manodopera a favore di una società per azioni con sede a Roma, attiva nel settore della meccanica generale.

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Le “imprese apri e chiudi” erano operative per circa due anni e consentivano la rotazione del personale, permettendo alla capofila di ridurre il carico fiscale e generare fondi che venivano successivamente trasferiti ai soggetti coinvolti.

Le verifiche delle Fiamme Gialle hanno rivelato che le società coinvolte compensavano contributi previdenziali e assistenziali con crediti d’imposta inesistenti, per un totale di oltre un milione di euro, di cui circa 300 mila provenienti dai fondi del Pnrr. La società principale, tra il 2019 e il 2022, si sarebbe avvalsa di fatture gonfiate per un totale di 6,7 milioni di euro, con importi dichiarati superiori a quelli effettivamente corrisposti.

Al termine delle indagini, il giudice ha disposto il sequestro preventivo per un valore pari alle imposte evase e ai crediti inesistenti compensati. Le indagini sono ancora in corso, mentre per gli indagati resta valida la presunzione di innocenza fino a eventuale condanna definitiva.

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Cronaca

No, l’estate non molla affatto: caldo anomalo, in arrivo temperature fino a 30 gradi

Un ritorno di caldo anomalo porterà temperature estive nelle prossime giornate, con punte fino a 30°C soprattutto al Sud e sulle Isole maggiori

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Chi aveva già riposto giacche e maglioni potrebbe doverci ripensare, almeno per la prossima settimana. Le correnti occidentali stanno già favorendo un aumento delle temperature che, in diverse aree del Paese, risultano ben sopra la media stagionale.

Secondo le previsioni di 3BMeteo, in molte regioni saranno ancora necessari abbigliamento leggero e pantaloncini.

Quest’oggi, domenica, si registreranno valori sopra la media al Nord, con punte di 26-27°C al Sud. Lunedì il caldo continuerà a farsi sentire soprattutto sull’Adriatico centro-settentrionale e nel Nord-Est, mentre il resto della Penisola si manterrà in linea con le medie stagionali.

A partire da martedì, il Sud vedrà un ulteriore aumento delle temperature, con punte fino a 28°C, soprattutto in Sicilia orientale. Anche Emilia Romagna, Marche e Abruzzo si manterranno sopra media, mentre le altre regioni resteranno stabili.

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Mercoledì sarà il giorno più caldo della settimana, con temperature che raggiungeranno i 29-30°C in Sicilia e nelle Isole maggiori, confermando un ritorno estivo in pieno autunno.

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Cronaca

Schillaci, dal vergognoso coro dei tifosi del Napoli al toccante ricordo del Real Madrid – VIDEO

La commozione ha coinvolto anche Antonio Conte, ex compagno di Schillaci alla Juventus e attuale tecnico del Napoli

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Il minuto di silenzio in memoria di Totò Schillaci, eroe di Italia ’90, prima del match tra Juventus e Napoli all’Allianz Stadium, ha suscitato una reazione mista tra commozione e disappunto. Il tributo era iniziato con applausi scroscianti e l’esposizione di uno striscione che recitava: “Nelle Notti Magiche brilla una stella. Ciao Totò”.

La commozione ha coinvolto anche Antonio Conte, ex compagno di Schillaci alla Juventus e attuale tecnico del Napoli, visibilmente toccato dal ricordo.

Tuttavia, verso la fine del minuto di raccoglimento, alcuni tifosi del Napoli hanno rovinato il momento iniziando a urlare alcune frasi incomprensibili, causando una reazione immediata dagli spalti. Così come rivelato dal giornalista di Tuttojuve, Mirko Di Natale, i supporter avrebbero anche urlato “monnezza”.

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I tifosi juventini hanno coperto il disturbo con una bordata di fischi, trasformando quello che doveva essere un omaggio silenzioso in un momento di tensione. (continua sotto la foto)

E intanto, anche il Real Madrid di Carletto Ancelotti si è confermata società “galattica” con l’omaggio (foto sopra) prima della gara con l’Espanyol. Tutto il “Santiago Bernabeu” ha reso omaggio a Totò con un commovente minuto di silenzio, mentre sui maxi schermi appariva una foto di Schillaci sulle note di Morricone. IL VIDEO:

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