Sport
Milan, si cambia: ufficiale l’arrivo di Conceicao come nuovo allenatore
Sergio Conceicao è il nuovo allenatore del Milan. Lo ha annunciato il club rossonero in una nota. L’allenatore portoghese ex Porto, che prende il posto dell’esonerato Paulo Fonseca, ha firmato un contratto di un anno e mezzo, fino al 30 giugno 2026. “Il Milan rivolge un caloroso benvenuto a Sergio e al suo staff, augurando […]
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Sergio Conceicao è il nuovo allenatore del Milan. Lo ha annunciato il club rossonero in una nota. L’allenatore portoghese ex Porto, che prende il posto dell’esonerato Paulo Fonseca, ha firmato un contratto di un anno e mezzo, fino al 30 giugno 2026.
“Il Milan rivolge un caloroso benvenuto a Sergio e al suo staff, augurando un’esperienza ricca di successi e soddisfazioni”, aggiunge la società lombarda nel comunicato. L’ex ala della Lazio, classe 1974, debutterà sulla panchina del Diavolo venerdì 3 gennaio a Riad, nella semifinale di Supercoppa Italiana contro la Juventus, squadra in cui milita il figlio Francisco, di proprietà del Porto. In campionato, Conceicao avrà il compito di tirar su il morale di un Milan che, reduce ieri dal pareggio a San Siro con la Roma, occupa l’ottava posizione in classifica con 27 punti raccolti in 17 gare disputate.
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“Sono orgoglioso di questa avventura ma l’emozione è momentanea perchè dobbiamo lavorare – le sue prime parole ai canali ufficiali rossoneri – Dobbiamo avere il cuore caldo e la testa fresca per lavorare al massimo e riuscire a vincere le partite. Rappresentiamo un grandissimo club a livello mondiale e dobbiamo esserne all’altezza”. Conceicao sa che “non abbiamo molto tempo ma non è una scusa, col tempo che ho a disposizione dovrò lavorare al massimo perchè i giocatori capiscano cosa fare a livello individuale per essere una squadra forte in ogni partita. Non ci sono altre strade, c’è tanto da lavorare, da fare ma con organizzazione e qualità possiamo fare belle cose quest’anno”.
Da Conceicao niente promesse perchè “le parole sono parole e io devo dimostrare coi fatti e coi risultati. Dietro ci deve essere un grande lavoro da parte di tutti, non solo dei giocatori ma anche degli staff. Siamo qui per lavorare tanto ed essere una squadra vincente, essere all’altezza di questo grande club”.
Intanto Fonseca saluta via social: “È arrivato il momento di dire addio. Sono orgoglioso di aver lavorato per il Milan e ho sempre dato il mio cuore e la mia anima per onorare la storia e la tradizione di questo grande club. Vorrei ringraziare il mio staff, i giocatori, i tifosi e tutti coloro che mi hanno sostenuto durante la mia permanenza a Milano. Auguro al club il meglio per il futuro” (Foto Ipa Agency-Italpress)
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Palermo, ufficiale: esonerati il ds De Sanctis e Migliaccio, arriva Osti
La rivoluzione in casa rosanero inizia da un cambio nella “squadra” dirigenziale. Dopo una chiusura di 2024 segnata da 4 sconfitte nelle ultime 5 gare e la pesante contestazione dei tifosi, il Palermo ha deciso di esonerare il direttore sportivo Morgan De Sanctis ed il suo collaboratore ed ex centrocampista rosanero Giulio Migliaccio. Il club […]
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La rivoluzione in casa rosanero inizia da un cambio nella “squadra” dirigenziale.
Dopo una chiusura di 2024 segnata da 4 sconfitte nelle ultime 5 gare e la pesante contestazione dei tifosi, il Palermo ha deciso di esonerare il direttore sportivo Morgan De Sanctis ed il suo collaboratore ed ex centrocampista rosanero Giulio Migliaccio.
Il club di viale del Fante ha ufficializzato che il nuovo direttore sportivo è Carlo Osti, che sarà presentato nei prossimi giorni.
Al momento il tecnico Alessio Dionisi rimane alla guida della formazione.
“Palermo FC – è la nota del club – comunica di aver sollevato dall’incarico il Direttore Sportivo Morgan De Sanctis e l’International Scout Giulio Migliaccio.
A De Sanctis e Migliaccio un ringraziamento per il lavoro svolto e il miglior “in bocca al lupo” per il prosieguo della carriera sportiva da parte del City Football Group, del presidente Mirri e di tutta la famiglia rosanero”.
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Dumfries è super: l’Inter mette ko l’Atalanta e va in finale di Supercoppa
E’ l’Inter la prima finalista della Supercoppa italiana, grazie al successo per 2-0 sull’Atalanta che vale agli uomini di Simone Inzaghi la possibilità di difendere per la terza volta un titolo che conquista ininterrottamente dal 2021. La doppietta di Dumfries a firmare la vittoria interista, con l’Atalanta a secco nonostante un gol annullato e svariate […]
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E’ l’Inter la prima finalista della Supercoppa italiana, grazie al successo per 2-0 sull’Atalanta che vale agli uomini di Simone Inzaghi la possibilità di difendere per la terza volta un titolo che conquista ininterrottamente dal 2021.
La doppietta di Dumfries a firmare la vittoria interista, con l’Atalanta a secco nonostante un gol annullato e svariate occasioni sotto porta. La prima chance della gara ce l’avrà l’Inter, al 10′, sul piazzato battuto da Calhanoglu e girato in porta da Lautaro che trova però la risposta reattiva di Carnesecchi.
Risponde la Dea, cinque minuti più tardi, sul rilancio aereo impreciso di Bastoni che regala un pallone pulito a Scalvini, non bravo di testa a dare la giusta forza al pallone bloccato poi da Sommer. Buon ritmo e occasioni che non stentano ad arrivare, con ancora l’Inter e Lautaro protagonisti nel duello aperto con Carnesecchi, costretto al doppio intervento in tuffo – prima sull’argentino e poi su Dimarco – per evitare lo svantaggio al termine di una buona azione in verticale dell’undici di Inzaghi. Primo tempo che si chiude dunque sullo 0-0, con qualche problema in casa Inter riguardo le condizioni di Thuram, rilevato all’intervallo da Taremi per via di un leggero affaticamento all’adduttore sinistro.
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Sostanziale equilibrio dei primi 45 minuti che viene però rotto al 4′ della ripresa: altro corner battuto bene dall’Inter e sfruttato al massimo da Dumfries, bravo nella mischia dell’area atalantina a girare in rovesciata trovando la rete dell’1-0. Serata di grazia per l’olandese, che al 62′ troverà addirittura la doppietta, grazie alla discesa mancina di Dimarco e al suo servizio proprio per il numero 2 interista che, di prima, scarica il destro potente sul quale Carnesecchi non può nulla dopo un primo tocco della traversa. Doppio vantaggio che sembra scaricare l’Atalanta, senza apparenti benefici dati dai subentri di Lookman e De Ketelaere tra gli altri.
Inter dominante e vicina anche al 3-0, ancora con Lautaro non lucido a tu per tu con Carnesecchi nel siglare la terza rete per i suoi. Un regalo all’Atalanta, che rientrerebbe in gara al 72′, con la rete di Ederson convalidata prima e annullata poi per una posizione di offside da parte di De Ketelaere. Ultimi assalti dei bergamaschi che si concludono in un nulla di fatto, consentendo all’Inter di staccare il pass per la finale del 6 gennaio, nella quale dovrà affrontare la vincente dell’altra semifinale, quella tra Juventus e Milan, in programma questa sera alle 20:00 ora italiana.
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News e Focus
L’Italia dà l’addio ad Aldo Agroppi: calciatore, allenatore e “voce” del calcio
Il mondo del calcio piange una figura storica, scomparsa a 80 anni nella sua Piombino
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Il calcio italiano perde una figura storica: Aldo Agroppi è morto a 80 anni (ne avrebbe compiuti 81 ad aprile). Ricoverato da qualche giorno in ospedale a Piombino, sua città natale, si è spento questa mattina, lasciando un vuoto nel mondo sportivo e in chi lo ha conosciuto.
La carriera di Agroppi è stata ricca di successi e “metamorfosi”. Dopo una brillante carriera da calciatore, è passato al ruolo di allenatore, distinguendosi per il suo carisma e le sue capacità tecniche. Memorabile la promozione alla guida del Pisa di Romeo Anconetani nella stagione 1981/82. Ha inoltre guidato prestigiose squadre come Fiorentina in Serie A, Perugia, Padova e Como.
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Conclusa l’attività in panchina, Agroppi ha saputo reinventarsi come commentatore, diventando una voce apprezzata dagli appassionati di calcio, anche negli studi della Rai.
La sua analisi sincera e la passione per il calcio hanno reso le sue parole un punto di riferimento per molti.
La salma di Aldo Agroppi sarà portata questa mattina presso la sala del commiato della Pubblica Assistenza di Piombino, dove amici, familiari e tifosi potranno rendergli l’ultimo saluto.
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Sport
Palermo, nuovo disastro esterno: altro ko in extremis contro il Cittadella
La squadra di Dionisi era a caccia del secondo successo consecutivo dopo l’1-0 al Bari
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Dopo il successo contro il Bari, il Palermo ripiomba nel baratro: sul campo del Cittadella i rosanero perdono per 2-1, con un altro gol subito oltre il 90esimo. La squadra di Dionisi saluta così un 2024 più ricco di ombre che di luci.
Partita combattuta anche quella valida per la prima di ritorno, che ha visto i padroni di casa andare avanti nel primo tempo grazie a Vita, lasciato colpevolmente solo in mezzo all’area.
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Il pareggio è arrivato nella ripresa, ed è stato messo a segno da Lund, su ribattuta dopo una potente punizione dal limite di Brunori (in campo dopo l’intervallo al posto di Insigne). Il gol del successo della squadra di casa è di Masciangelo, oltre il 90esimo, con una gran botta dal limite. E i fischi dei tifosi rosa al seguito sono proseguiti anche in quest’occasione
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