Cronaca
Mimmo Cuticchio porta in scena a Palermo la storia di Santa Rosalia
Storia di Santa Rosalia è realizzato con 105 pupi e con le musiche tradizionali del piano a cilindro: tezza replica a settembre
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Continua con il grande Maestro Mimmo Cuticchio, protagonista della tradizione dei pupari e cuntisti siciliani, Rosalia400, il progetto culturale della Fondazione Sicilia dedicato alla ricorrenza giubilare dei 400 anni della Santa Patrona di Palermo.
Per l’occasione, il Maestro Cuticchio ricostruisce e rimette in scena la storia della vita di Santa Rosalia sull’antica sceneggiatura dell’opera del teatro dei pupi del padre Giacomo. Lo spettacolo, Storia di Santa Rosalia è realizzato con 105 pupi e con le musiche tradizionali del piano a cilindro, e sarà presentato per la prima volta al pubblico domani, venerdì 12, e sabato 13 luglio alle ore 18.30, presso il Teatro dei Pupi, Via Bara all’OIivella, – ingresso gratuito solo su prenotazione 091-323400 – fino ad esaurimento posti.
Nel giorno di Santa Rosalia, il 4 settembre, è in programma la terza replica, come ulteriore omaggio alla Santa e al suo culto.
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“Ancora una volta – afferma la presidente della Fondazione Sicilia, Maria Concetta Di Natale – l’arte preziosa del maestro Mimmo Cuticchio si intreccia con le attività della Fondazione Sicilia. In questo anniversario importante, il racconto ruoterà attorno alla storia della Patrona di Palermo e alla devozione che si tramanda nei secoli. Il cunto, una delle forme più antiche di narrazione popolare, con tutta la magia dei pupi e delle scenografie, saprà amalgamare arte e tradizione in uno spettacolo indimenticabile, che la Fondazione è lieta di sostenere nell’ambito del progetto Rosalia 400”.
L’iniziativa rientra nelle attività di disseminazione previste dal progetto europeo CHANGES: Cultural Heritage Active Innovation for Next-Gen Sustainable Society PNRR (2023-2025), che sostiene Rosalia400 con la Direzione artistica di Laura Barreca, e promuove la valorizzazione del patrimonio culturale, materiale e immateriale della Città di Palermo e della Fondazione Sicilia con iniziative partecipative e inclusive, strategie di turismo sostenibile e di valorizzazione del patrimonio culturale. A Ruggero il Normanno appare in sogno la Madonna che gli ricorda che la Sicilia è dominata dagli Arabi. Ruggero arma il suo esercito e parte per liberare l’isola.
Lo segue il fratello, Roberto il Guiscardo, signore di Puglia e di Calabria. Dopo anni di duelli e battaglie gli Arabi vengono scacciati e Ruggero viene eletto primo Re di Sicilia. Nel frattempo, la sorella Maria sposa un nobile siciliano, il conte Sinibaldi, e i due hanno una figlia che chiamano Rosalia. Quando anni dopo il giovane Baldovino, durante una tenuta di caccia, salva Re Ruggero da un terribile serpente, riceve la promessa che potrà sposare la nipote Rosalia.
Ma lei, essendo molto devota a Gesù, non si sente pronta per il matrimonio. Rosalia fugge e si ritira in eremitaggio. Sarà proclamata Santa quattrocento anni dopo, quando l’apparizione della sua immagine e il ritrovamento delle sue ossa salveranno la città di Palermo dalla peste.
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Cronaca
Brutale rissa nel canile municipale di Palermo, cagnolina sbranata e uccisa: denuncia degli animalisti
“Consegnati audio e video per stabilire le responsabilità e gli errori commessi all’interno del canile municipale di Palermo”
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Drammatico episodio nel canile municipale di Palermo, dove una cagnolina è stata attaccata ed uccisa, al culmine di una brutale rissa, dagli altri animali presenti nella struttura. La denuncia arriva dalle associazioni animaliste palermitane. “Nel tardo pomeriggio di ieri, 20 Novembre, si è verificato un fatto gravissimo all’interno del canile municipale di Palermo. Un fatto – si legge nella nota delle associazioni – che potrebbe evidenziare gravi responsabilità da parte degli operatori del canile poiché avvisati da condomini delle liti accentuate all’interno del box”.
“Noi associazioni protezionistiche animaliste locali – si specifica – siamo state contattate da cittadini residenti nei condomini circostanti alla struttura comunale, che ci hanno prontamente riferito di una rissa in gabbia, il tutto correlato da video. Immediatamente abbiamo allertato l’amministrazione comunale e l’assessore Ferrandelli che in pochi minuti ha fatto arrivare al canile municipale il responsabile amministrativo e lo staff. Il personale comunale, il veterinario e gli addetti al servizio di cura degli animali hanno effettivamente constatato l’aggressione al cane in questione e soccorso l’animale”.
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“Abbiamo però, da Associazioni, ritenuto opportuno trasferire il cane in una clinica privata per cercare di stabilizzare l’animale sotto shock e tentare di salvarla. Purtroppo la cagnolina, Marika, l’avevamo così chiamata, è deceduta stamattina alle ore 6.15 am. Abbiamo già sporto denuncia alla sezione PG della polizia municipale, fornito audio e video in nostro possesso, per stabilire le responsabilità e gli errori commessi da tutti gli attori coinvolti nel lavoro all’interno del canile municipale di Palermo”.
“Stiamo fornendo il materiale ai nostri avvocati – proseguono gli animalisti – per una denuncia congiunta, evitando di esporre i particolari accaduti, poiché in qualche modo, si potrebbero inquinare le prove che attestano ne responsabilità del personale in servizio in quei momenti. Chiariremo quanto di nostra acquisita proprietà nelle sedi opportune, affinché non accada più quanto avvenuto e chiederemo vengano presi opportuni provvedimenti accertati i fatti”.
La nota è firmata dalle associazioni Ada Palermo, Lida Palermo, Enpa Palermo, Anima legale, Felici nella coda Onlus, Ridai la vita a un Rott odv, Sos primo soccorso Onlus, I canuzzi di Marzia e Maria Onlus, Balzoo Palermo, Rifugio lo scodinzolo, Leal sezione Palermo – Lav Palermo.
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Cronaca
“Larimar è stata uccisa: sappiamo da chi, abbiamo fatto i nomi”: colpo di scena, le parole dellla mamma
La tragedia di Piazza Armerina: il mistero della morte della ragazzina e i sospetti dei familiari: “Sappiamo chi è stato”
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Un nuovo colpo di scena sul caso di Larimar Annaloro, la studentessa quindicenne trovata impiccata nel giardino della sua casa a Piazza Armerina. La madre, distrutta dal dolore, è convinta che non si tratti di un suicidio e afferma di sapere chi è il colpevole.
Durante un’intervista alla trasmissione Mattino 4, la donna ha rivelato dettagli inquietanti: “Mia figlia era stata minacciata di morte a scuola. Non posso fare nomi pubblicamente, ma abbiamo parlato con gli inquirenti e indicato i sospetti. Abbiamo fatto nomi e cognomi“. Secondo la madre, le modalità del ritrovamento sono incompatibili con un gesto volontario.
LEGGI ANCHE: Larimar, mistero che si infittisce: le “anomalie” prima della morte della 15enne
Ci sono anomalie che sollevano dubbi: le scarpe di Larimar erano pulite, nonostante il terreno; la stanza della giovane era a soqquadro, con indumenti sparsi ovunque. Inoltre, la madre ha denunciato la presenza di segni sospetti sul corpo: “Larimar è stata trovata in ginocchio, con i solchi sotto le ginocchia. Era già svenuta o morta prima di essere messa lì”.
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Non si esclude il coinvolgimento di adulti in una presunta rete di complicità. “Abbiamo buchi nella recinzione del giardino, è facile entrare. Non siamo qui da molto e stavamo sistemando la casa. Qualcuno ha approfittato della situazione”, ha detto.
La madre accusa anche la scuola: “Se qualcuno mi avesse avvisato delle minacce, non l’avrei mai lasciata sola. La scuola ha tanta colpa nella morte di mia figlia”.
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Cronaca
Macabra scoperta: uomo trovato morto in casa con ferite alla testa
Indagini in corso nell’abitazione di via Lunetta, a Caltanissetta: nessuna pista è stata esclusa dagli inquirenti
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UNa tragedia, nella periferia est di Caltanissetta: in via Lunetta all’alba di questa mattina è stato trovato il cadavere di un uomo di 70 anni con profonde ferite alla testa, all’interno del suo appartamento.
L’abitazione, condivisa dall’anziano con alcuni familiari, è diventata il teatro di un’indagine complessa. Gli investigatori della squadra mobile sono giunti immediatamente sul posto per raccogliere elementi utili per ricostruire la dinamica dei fatti.
Sul luogo del ritrovamento sono intervenuti un’ambulanza del 118, la polizia e il medico legale. La polizia scientifica impegnata nei rilievi per cercare indizi che possano chiarire quanto accaduto.
Gli inquirenti, al momento, non escludono alcuna ipotesi: dall’incidente al gesto estremo, fino ad altre eventualità.
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Cronaca
“Prigioniera in casa”: arrestato a Palermo un uomo per violenze e minacce alla compagna
La vittima, segregata per mesi, ha trovato il coraggio di denunciare il suo aguzzino: le indagini e le rivelazioni
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Un uomo di 30 anni è stato arerstato a Palermo con l’accusa di aver segregato e maltrattato la compagna, una 29enne connazionale.
La donna, arrivata clandestinamente in Italia, sarebbe stata privata della libertà di movimento, dei contatti con l’esterno e persino del cellulare, vivendo mesi di paura e isolamento.
L’indagine è scaturita dalla denuncia presentata dalla vittima nel dicembre 2023, quando, approfittando di un momento di distrazione dell’uomo, la donna stessa è riuscita a chiedere aiuto in strada. Durante i due mesi di prigionia, la donna avrebbe subito violenze fisiche, abusi psicologici e ripetute minacce di morte, accompagnate dal timore costante di essere rimpatriata.
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Ogni tentativo di fuga era stato finora bloccato: l’uomo, ossessivo e possessivo, la ritrovava e la riportava a casa. Nemmeno l’allontanamento della donna in una struttura protetta aveva fermato le sue persecuzioni.
Il 30enne avrebbe cercato più volte di contattarla, promettendole una relazione felice in cambio del ritiro della denuncia. Di fronte ai rifiuti della vittima, l’uomo avrebbe reagito con una nuova aggressione fisica, che ha portato al suo arresto e alla reclusione nel carcere di Pagliarelli.
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