Minacce al vescovo, a Barrafranca processione “con la scorta”

La minaccia era arrivata al vescovo di Piazza Armerina, Rosario Gisana, ed al prete della chiesa, Benedetto Mallia, per la gestione della processione del venerdì santo. E da quel momento, si è subito attivato il Comitato per l’ordine e la sicurezza, da parte della Prefettura di Enna.

Il messaggio era chiaro: “O la processione si fa come diciamo noi o non si fa“. E da ieri pomeriggio, dunque, al posto di quello che è il tradizionale “Trunu”, nella processione è andata in scena soltanto la croce, che è stata portata a braccio per tutto il percorso dal vescovo Gisana.

Intorno a lui, c’erano decine di poliziotti e carabinieri, mentre intorno alla chiesa, che era presidiata da un centinaio di poliziotti, si sono registrati momenti di nervosismo. Davanti alla chiesa Madre, in tanti hanno iniziato a gridare “vergogna”, per la situazione che si è presentata.

“Abbiamo predisposto un semplice servizio d’ordine come la situazione richiedeva e abbiamo ricevuto il plauso di molti cittadini”. Queste le parole del questore di Enna, Corrado Basile, mentre in tanti, sui social, hanno chiaramente parlato di “umiliazione senza fine”.

Questo giornale usa cookies!